il barone dell'arizona (1950)

L'ambizione umana che non conosce confini.
E' questo il tema principale nel film scritto e diretto da Samuel Fuller, ispirato da fatti reali, dove si può ammirare tutto il carisma e l'eleganza di un Vincent Price preciso e puntuale nella sua performance. Bene anche il resto del cast, in una storia dai risvolti drammatici che però lascia ampio spazio ai sentimenti e alla redenzione.
Un buon film, forse non propriamente fluido nel suo sviluppo ma ben argomentato e ben tratteggiato.

Tratto incredibilmente da una storia vera,questo secondo film di quel geniaccio di Sam Fuller mette in scena una specie di trattato sull'imbroglio e sulla perseveranza,che vede come protagonista assoluto un superbo e mistificatore Vincent Price (eccezionale soprattutto quando utilizza il suo sguardo allucinato e magnetico,tanto caro al cinema dell'orrore degli anni a venire).
Niente male anche il cast di contorno (il nano!),con una protagonista femminile molto avvenente e devota alla causa (dell'amore).
Sul piano formale,siamo ancora distanti dal miglior Fuller (d'altronde è a inizio carriera),ma qualche unghiata sopraffina già si vede (quel movimento di macchina al processo...) e il bel bianco e nero fa il resto,donando la giusta atmosfera ai polverosi paesaggi della frontiera americana e a quelli austeri e misteriosi della Spagna.Difficile da recuperare,ma sicuramente meritevole.