il medico dei pazzi (1954)

Parte bene ma i "pazzi" dlela pensione non sono poi così interessanti e Totò non riesce a non far sentire un po di stanchezza.

A tratti divertente, questa commedia risente in maniera non troppo positiva, dell'influenza teatrale. Piacevole, ma non disarmante.

Simpatica commedia degli equivoci sorretta dal solito Toto' qui alle prese con degli ospiti di un albergo scambiati per ospiti di un manicomio.
La turbolenta nottata passata dal sindaco è forse troppo grottesca per i miei gusti quindi ho preferito la prima parte.
"Tranquilli, io i porci li tratti come le persone"

Un Totò tratto dall'omonima farsa di Eduardo Scarpetta, sempre divertente però un po' tirato, soprattutto nella seconda parte dove le gag coi (finti) matti alla lunga stancano.

SPOILER

Mi ha fatto sorridere per tutto il tempo.
Esilarante la scena della turbolenta nottata di Totò.
Consigliatissimo!!

forse il meno bello del ciclo scarpettiano di tòtò, ma comunque esilarante. da sottolineare il fatto che il film può dirsi riuscito anche grazie alle eccellenti interpretazioni dei co-protagonisti (su tutti giacomo furia e ugo d'alessio) perfettamente a loro agio nei ruoli ricoperti.

Buona commedia degli equivoci diretta da Mattoli, di chiara derivazione teatrale e con un Totò mattatore. Le spalle comiche sono sempre all'altezza e alcuni siparietti sono molto gustosi ( soprattutto con la vedova inconsolabile Pupella Maggio ).

Altro classico di totò-Scarpetta-Mattoli.Da non perdere

Solita commedia sugli equivoci come solo il grande principe sa fare, ottime gag e interpretazioni.

grande totò in questo primo film di lui che ho visto...
genialate e trovate comiche,improbabili ed assurde come fossero c*li femminili in un film di tinto brass.....

Il più grande di tutti i tempi!

Gustosa commedia degli equivoci con un Totò esilarante ed un manipolo di "pazzi" ben caratterizzati e convincenti.
Risate assicurate.

8 simbolico per il primo film di Totò che ho visto.
Infatti quando ero piccolo comprammo l'intera collana dei vhs di Totò e poichè non mi piaceva il bianco e nero, si guardava quasi sempre Il medico dei pazzi, uno dei pochi a colori.
Perciò è rimasto in me questo ricordo di film simpaticissimo, sebbene essenzialmente ridessi solo perchè ridevano gli altri.
L'ho rivisto qualche settimana fa, non uno dei migliori di certo, ma il suo valore affettivo non è indifferente.
Un altro adattamento di una commedia di Scarpetta (facilmente percepibile la suo origine teatrale) con di nuovo protagonista Felice Sciosciammocca in una Napoli ottocentesca, alle prese con problemi economici.
Rimangono le classiche situazioni alla Totò che spesso non capisce i termini un pò complicati per lo standard dell'uomo di paese e li storpia cercando di dare spiegazioni sul significato alla moglie.
Ci sono però anche ingegnose trovate che diventano esilaranti gag recitate dal conte.
Solo se l'avete nel cuore merita un 8.

Altra divertente commedia tratta da un’opera di E. Scarpetta.
Film che poggia sua una solida sceneggiatura (innegabilmente legata ad una impalcatura teatrale), con ottima costruzione degli ambienti (la pensione “Stella” ed il villino “De Rosa”) e dialoghi, ma che, soprattutto, ruota attorno alla variegata galleria di personaggi che si incontra durante la narrazione (la coppia di sposi con il marito geloso, la vedova inconsolabile, il musicista squattrinato che sogna di partire per una grande serie di concerti, il colonnello Pizzo Scevola continuamente bersagliato da stupidi scherzi, l’attore di teatro che si prepara alla prima, la madre che vuol a tutti i costi maritare la poco avvenente figlia) ..il vero fattore comico è dato dall’interazione del povero ed ignaro Felice Sciosciammocca (fortunata maschera creata dallo stesso Scarpetta) con una nutrita serie di abilissimi caratteristi, che supportano alla perfezione le geniali trovate di Totò.
La parte migliore della commedia può essere, senza ombra di dubbio, considerata dal momento in cui incominciano gli esilaranti duetti tra il povero sindaco di Roccasecca ed i pensionanti (considerati da quest’ultimo “pazzi”), tutto questo da quando l’ingenuo protagonista viene lasciato solo dal nipote fannullone Ciccillo ..memorabile la turbolenta nottata trascorsa all’interno della stessa pensione, con scene comiche da antologia ..estrapolate da un normale contesto, le manie, gli atteggiamenti, le bizzarie di persone comuni potrebbero essere tranquillamente scambiate per follia, ed è probabilmente questa la sottile morale che sottende l’opera, ovvero che in realtà siamo tutti in un po’ pazzi, ed è forse proprio questo che ci rende diversi e liberi.
Magistrale l’interpretazione di Totò e della nutrita rete di caratteristi che compaiono nel racconto, come Aldo Giuffrè, Mario Castellani, Giacomo Furia, solo per citarne alcuni (senza però dimenticare, se pur con un piccolo ruolo, la bravissima Pupella Maggio) ..apprezzabile, da un punto di vista tecnico, anche la regia di Mario Mattoli.
Una delle più divertenti e fortunate pellicole interpretate dal grande principe De Curtis ..imperdibile per chi ama il cinema comico!