Un cavaliere torna dal campo di battaglia solo e trova ad attenderlo una terra devastata dalla peste, e la Morte che lo reclama. Riuscirā a prolungare la propria esistenza impegnando la Mietitrice in una lunga partita a scacchi che sa di non poter vincere.
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Non sono un filosofo e magari non colgo nel profondo tutti gli aspetti del messaggio di questo film, ma non esito a definirlo un capolavoro. Credo che i film, come la musica, possano e debbano trasmettere sensazioni, emozioni, che vanno al di là delle speculazioni teologiche e filosofiche. Il maestro Bergman ci ha regalato un'opera straordinaria che non può lasciare indifferenti. Da segnalare l'eccezionale presenza scenica di Bengt Ekerot, viene da pensare che l'espressione "physique du role" sia stata coniata apposta per lui! I dialoghi sono strepitosi nella versione italiana, ma consiglio anche la visione in lingua originale coi sottotitoli, è molto suggestiva.