il temerario (1952)

Sino ad allora il miglior Ray si è visto con Bogart attore e sopratutto produttore che gli permise più libertà autoriale, con Hughes all'RKO fare il suo cinema era diventato un problema, cosicché dopo 'Il temerario' recise i legami con la casa di produzione. Il commiato risulta indolore, western crepuscolare di quelli che riuscivano bene a Peckinpah, cito ad esempio 'L'ultimo buscadero' stesso contesto sulla vita nel rodeo, fotografata con lucida dovizia nei particolari, un triangolo ispirato, Mitchum questi personaggi li ha tatuati sulla pelle, la Hayward si adatta bene anche se non può mostrare tutto il suo talento, Kennedy solito caratterista di spessore.