in the earth (2021)

Visivamente estasiante quanto fin troppo vago e proporzionalmente contorto a livello di trama. La singolarità dell'idea non segue pari passo la ricercatezza estetica. Un misto tra folklore e scienza che non tocca i livelli stilistici sui quali ambisce o quando lo fa ci riesce per la natura stessa della scena e non per il contenuto. Per il resto due pazzi eremiti che vivono nella foresta, sperando di colloquiare con essa attraverso idolatria di fede o tecnologia (in contrasto tra loro, talvolta sfiorando il mumbo jumbo). Risente molto del periodo pandemico di produzione e questo funziona solo in base a quella fase.

Visto per il riscontro avuto al Sundance e la particolarità di esser stato girato di nascosto durante la pandemia.
Mescola atmosfere fantasy, thriller, leggende popolari, con un pizzico di horror come è appunto, anche lo stile del DrWho.
Affascina e cattura subito, ci si trova proiettati dopo pochi minuti nei bellissimi boschi inglesi, i protagonisti se la cavano bene, lo sviluppo, nel complesso, è abbastanza standard, ha un paio di momenti un po' confusi ed allucinati (letteralmente, nel senso psichedelico del termine) nella parte centrale e verso il finale.
Non un film perfetto, ma lascia degli spunti di riflessione.

Molto interessante, eppure manca qualcosa.
Non si capisce bene dove voglia andare a parere o che direzione prendere, c'è un po' di horror, di fantascienza, di folk e di slasher però alla fine è incompleto sotto tutti i fronti.
L'ambientazione è meravigliosa e coinvolgente, tuttavia il film alterna momenti interessanti a pura noia.
Alla fine mi è piaciuto, però poteva essere molto molto più bello se il regista avesse avuto un visione meno psichedelica e più completa.

Horror? Fantascienza post apocalittica? Fantastico?. Il film di Ben Wheatley potrebbe essere tutto questo ed il suo esatto contrario. E' un film incatalogabile girato durante il lockdown e che inizia con una pandemia che ha emesso a tappeto l'umanità. fin dall'inizio notiamo quei piccoli gesti quotidiani (distanziamento, tamponi, mascherina) a cui purtroppo siamo stati abituati in questo periodo e l'avventura in mezzo ai boschi dei due protagonisti è un viaggio verso la scoperta di un qualcosa di indefinibile custodito ai piedi di un monolite all'interno del bosco. Wheatley attraversa i vsari generi dell'horror, dallo slasher fino a quello legato al folklore, elemento quest'ultimo che rappresenta la chiave per l'enigma. E' un film non perfetto in cui il tessuto narrativo va gradualmente e volutamente sfilacciandosi, ma senza dubbio ha una forte presa visiva e non manca di un certo misterioso fascino. Ti entra sotto la pelle non sapendo neanche il perchè. Diventa un vero proprio trip psichedelico nella sua parte finale. Sicuramente non per tutti i palati, ma considerando le restrizioni ed il budget irrisorio il prodotto non lascia indifferenti, sia nel bene che nel male.