Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba esplode all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura a Piazza Fontana. I morti sono diciassette e ottantotto i feriti. L'Italia è sconvolta da un atto criminoso che, a più di vent'anni dalla fine della guerra, torna a uccidere degli innocenti, gente comune e persone perbene che si trovano all'interno della banca in occasione del tradizionale venerdì di contrattazione degli agricoltori della zona. Tra di loro c'è anche Pietro Dendena, che resta ucciso nell'esplosione. La sua storia viene raccontata grazie a sua figlia Francesca, che allora aveva solo diciassette anni e che per il resto della sua vita ha lottato insieme ai parenti delle vittime per dare un nome ai responsabili di quell'eccidio e stabilire la verità su quanto accaduto quel pomeriggio.
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