i quattro del texas (1963)

Un cast volenteroso non lo salva da una palese insufficienza, colpa di una prolissità e una staticità generale che ne compromette la visione, risultando pesante e poco propensa a intrattenere degnemente.
L'avvenenza di una procace Anita Ekberg e la bellezza eterea della Andress però sono un capitolo a parte, da rimirare, queste sì, a lungo.

Dopo un promettente inizio con la scena della diligenza , il film assume sempre di più il registro della commedia , più congeniale ai protagonisti ma meno al regista . C'è addirittura una scenetta con i " I tre marmittoni " ! Sinatra e Martin fanno i loro soliti personaggi di simpatiche canaglie , la Ekberg e la Andress hanno meno spazio , ma lo riempiono bene , soprattutto la seconda , tanto prorompente quanto improbabile . Gli antagonistii sono il viscido Buono ed il cattivissimo ma stolido Bronson . Io adoro il western , ma questo non è il mio ideale . Aldrich è sprecato qui .

Dopo un buon inizio da brillante western,e mi riferisco alla sequenza nel deserto, il film si perde per strada soffermandosi troppo nel discutere di banche,truffe e corteggiamenti tralasciando quasi completamente l'azione,ripresa solo nel finale...
Questo è quello che succede quando si da' troppo spazio al "femminile" in un film western...
Passo falso del bravo Aldrich.

Un passo falso di Aldrich che recluta l'amabile Clan Sinatra (non al completo, però) per un western umoristico atipico, indubbiamente divertente ma di grana grossa (a tratti, sembra una parodia). Certo si ride e lo si vede volentieri, ma è difficile ravvisare il talento del regista in questo film