khartoum (1966)

Khartoum è un buon kolossal dove la similitudine fra i due nemici, Gordon ed Ahmad, conferisce un bell'antagonismo. Nemici ma profondamente rispettosi l'uno dell'altro. Idealisti a loro modo, per cui inevitabile è lo scontro. Di tutt'altro avviso è il governo inglese, che potrebbe essere in grado di mandare rinforzi, ma in realtà fa di tutto per non muovere passi concreti. Il personaggio del primo ministro Gladstone, ne esce malissimo in quanto meschinità morale e completamente opposto alla rettitudine di Gordon che rimane fino all'ultimo. Ancora oggi è un film pienamente godibile, con un buon ritmo che non fa percepire una durata non indifferente. Il cast di prima grandezza, Olivier e soprattutto Heston, fanno il resto.

Classico kolossal degli anni 60, tutt'altro che eccezionale ma quanto meno ben confezionato,con una buona fotografia e privo delle numerose ingenuità che caratterizzavano le pellicole del periodo.
Presenta anche un minimo più d'attenzione al contesto storico.
D'altra parte è parecchio verboso e si esagera con la retorica,finendo per risultare tutt'altro che appassionante.
Cast di un certo livello nel quale brilla il bravo Heston.
Non lascia il segno ma si può vedere.

Un discreto film visivamente e a livello emozionale, interpretato e diretto bene, ma forse un po' troppo enfatizzato nel racconto. Si tratta, infatti, di un resoconto romanzato di un fatto riguardante la guerra mahdista nel Sudan del XIX secolo.
La narrazione non è tra le più fluide e la sceneggiatura appare un po' incerta in alcuni momenti, ma a sopperire a tutto ciò c'è da evidenziare la resa visiva abbastanza intrigante che regala un certo fascino e un coinvolgimento accettabile, rendendo il racconto teso ed emozionante quanto basta per non annoiarsi e partecipare attivamente.
Heston e Olivier fanno il loro, per rendere il tutto ancora più drammatico e avvincente in un film che non può fregiarsi del titolo di capolavoro ma che assolve dignitosamente al proprio compito.