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Brutta storia se sei un nerd con pochi amici e intorno frotte di scassapalle, soprattutto se l'unica persona "cool" della tua vita, anzichè essere l'adorabile babysitter che tutti ti invidiano, è invece una devota di Satana, pronta a sacrificarti in nome del re degli inferi senza troppi patemi. Questo a grandi linee il succo di "The babysitter" divertente b-movie prodotto da Netflix, ben edificato sugli stereotipi dello slasher e della black comedy anni '80, omaggio a "Mamma ho perso l'aereo" versione horror ed in perfetto equilibrio tra momenti leggeri (con gags per lo più convincenti) e morti atroci ben studiate con relativa abbondanza emoglobinica. Film da non prendersi sul serio come richiesto tra le righe dal regista McG, il quale si affida ad uno script in cui prendere la decisione idiota non è da addebitarsi alla sceneggiatura sconclusionata, bensì da leggersi come vero e proprio omaggio ad un filone che sui comportamenti imbarazzanti ha costruito le proprie fortune. A volte le assurdità diventano un attimo eccessive e di conseguenza non sempre si riesce a far buon viso a cattivo gioco, anche se ritmo indiavolato e comicità spesso al limite del demenziale rendono la visione sempre piacevole. Di sicuro non un lavoro da tramandare ai posteri, anche se il bacio saffico tra Samara Weaving e Bella Thorne potrebbe (giustamente) non passare inosservato.