la corsa dell'innocente (1992)

L'esordio di Carlei presenta luci e ombre, più le prime che le seconde a dirre il vero. I primi venti minuti sono molto belli e la fotografia è estremamente curata e suggestiva. La pellicola possiede un'indubbia freschezza e una capacità di osare che purtroppo nel cinema italiano ancora latita. Tuttavia, come detto, non è esente da difetti tipici di un regista esordiente: troppo enfatizzato in alcuni momenti e sottolineato da una musica onnipresente che amplifica gli eccessi di sentimentalismo presenti. Il protagonista presenta poi una gamma di espressioni fin troppo bassa e questo è un peccato proprio perchè è attraverso il suo punto di vista che lo spettatore percepisce il film.
In conclusione si può affermare che se vi è piaciuto un film come Io non ho paura di Salvatores, potrete apprezzare anche questa pellicola, antecedente a quella del regista milanese, che racconta le stesse tematiche e dallo stile che ha più punti di contatto.