il favoloso mondo di amelie regia di Jean-Pierre Jeunet FRANCIA 2000
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il favoloso mondo di amelie (2000)

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locandina del film IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE

Titolo Originale: LE FABULEUX DESTIN D'AMÉLIE POULAIN

RegiaJean-Pierre Jeunet

InterpretiAudrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Artus de Penguern, Jamel Debbouze

Durata: h 2.02
NazionalitàFRANCIA 2000
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2002

•  Altri film di Jean-Pierre Jeunet

Trama del film Il favoloso mondo di amelie

La ventiduenne Amelie, cameriera a Montmartre, è una ragazza ingenua e innocente che vive una vita solitaria. Sua madre, infatti, è morta davanti a Notre-Dame mentre suo padre, colpito dallo choc, dedica tutte le sue attenzioni ad un nano da giardino. Con un innato senso della giustizia dentro, la giovane decide che è venuto il momento di fare qualcosa per gli altri. Un giorno, però, incontra Nino, impiegato in un sexy-shop.

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Voto Visitatori:   7,72 / 10 (502 voti)7,72Grafico
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Voti e commenti su Il favoloso mondo di amelie, 502 opinioni inserite

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JohnRambo  @  07/03/2023 23:50:39
   9½ / 10
Amelie è mistero, è fantasia, è bellezza magica e straordinaria. Amelie è la ragazza nel cuore di ogni sognatore, la consolazione del riposo cinti da braccia morbide e calde. Il film ritrae nel dettaglio queste sensazioni nell'aspetto delicato di Audrey Tautou, una meraviglia per gli occhi. Coadiuvata da un gruppo di eccellenti caratteristi e da una simpatica voce narrante, partecipiamo alle sue avventure fino alla catarsi finale e meritata, e stralunati come il suo giovane innamorato, ci rapirà sotto sotto il desiderio di essere i prossimi destinatari dei suoi "stratagemmi" e del suo sorriso, certi ormai di aver raggiunto l'agognata felicità e di nient'altro avere da chiedere.

Alebriso  @  12/12/2022 21:55:28
   10 / 10
Un tocco delicato sul cuore, Amélie incanta sin dalle note introduttive in una dimensione sospesa, alla riscoperta dei piaceri genuini, dal sapore antico ed eterno, in cui ognuno di noi non può non riconoscersi.
Per amare questo film bisogna sapersi lasciare avvolgere dalla poesia che trasmette attraverso le sue musiche sublimi, una fotografia dai colori intensi, dei personaggi reali e fiabeschi allo stesso tempo, una narrazione coinvolgente. Amélie è la capacità di saper conservare uno sguardo sognatore.
Amélie è tenerezza, di quella che non tutti sanno cogliere, ma se la sai riconoscere, ti rimane scolpita dentro.

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Ultima risposta 12/12/2022 22.53.44
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  04/05/2022 11:37:40
   8 / 10
Pellicola deliziosa, leggera e delicata, poetica. Come ha scritto un critico, una sorta di "Amelie è Alice nel paese di Tati". Una comicità francese un po' surreale, ma anche una raffinata critica sociale a un mondo sempre più alienante che confina le persone in un complesso di solitudini.

DogDayAfternoon  @  07/03/2022 21:43:13
   5 / 10
Noto dai giudizi che mi precedono che è un film che spacca, non nell'accezione positiva del termine ma nel senso che c'è una netta separazione tra detrattori e lodatori di questo film. Io sto con la squadra dei detrattori, anche se non nelle frange estremiste.

Più che commedia lo classificherei nel genere insulso, perché a tutti gli effetti è un film che ha ben poco senso; la protagonista poi, a noi detrattori, risulta molto antipatica, e questo di certo non aiuta, oltre al fatto che le battute e la maggior parte delle gag sono tutt'altro che divertenti. Però si salvano le musiche, la regia e la fotografia molto colorata che calza a pennello.

Ho trovato di cattivo gusto fare ironia sulla morte di Lady D, anche se non viene fatta in maniera del tutto esplicita, però anche ai fini della trama non c'era alcun bisogno di ambientare le vicende in quei giorni.

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Ultima risposta 08/12/2022 02.43.31
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Pianetasud  @  26/02/2020 14:11:23
   1 / 10
Palloso e bruttissimo. Un esempio di scempio di film spacciato per capolavoro da una incomprensibile inteligentia pseudoculturale.

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Ultima risposta 08/12/2022 02.42.12
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horror83  @  06/04/2019 18:28:26
   4 / 10
è da tanto tempo che volevo vedermi questo film e finalmente ho avuto la voglia di guardarmelo. Non avevo troppe aspettative però mi ha abbastanza deluso questo film. L'ho trovato insipido, noioso ed è un film che non ti lascia niente. Bocciato su tutti i fronti.

felym  @  09/01/2019 15:22:43
   5 / 10
Non mi è piaciuto. O meglio, ci sono delle idee carine e alcuni aspetti riusciti (voce fuori campo, colonna sonora ad esempio), ma non mi ha lasciato molto. I gusti sono gusti, e questa sceneggiatura e situazioni reali rappresentate non mi piacciono per niente...non vorrei giudicare ma molti personaggi sembrano sfigati senza realizzazione nella vita o con parecchi problemi...vabbe'.
Bisognerebbe comunque vederlo perché è un genere di film la cui valutazione è molto soggettiva, essendo molto particolare il prodotto.

Carina la Tatou.

faluggi  @  10/09/2018 12:32:06
   1 / 10
Allora qui lo dico e qui lo nego, Il favoloso mondo di Amelie fa ****** al c***o, ma stiamo scherzando? Lentissimo, racconta storie senza senso di personaggi di cui non te ne frega niente, e dedica si e no mezz'ora alla protagonista. Si fosse concentrato su Amelie e quello sfigatello di cui si innamora, ancora ancora lo avrei potuto liquidare come filmettino del sabato piovoso, ma il regista per allungare il brodo, dato che non sapeva come riempire i canonici 120 minuti, coaa si inventa? Semplice mette scene del fruttivendolo scorbutico, del fruttivendolo simpatico, del pittore che non capisce manco cosa disegna, dello psicopatico del bar che vuole inchiappettarsi le commesse, la cassira rimbecillita, il padre di Amelie che segue i nani in giro per il mondo (un vero e proprio minchione) e altri tizi pizzosi.

Borioso, palloso e inutile come pochi, un filmaccio spacciato per arte, e premiato con statuette in Francia, la patria dei film lenti e brutti (mai capirò cosa c'azzeccano col cinema), che immagino sia molto amato da i soliti intellettualoidi.

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Ultima risposta 08/12/2022 02.46.00
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LucaT  @  07/09/2018 05:53:59
   2 / 10
a me non è piaciuto proprio questo film
e sono concorde con i pareri negativi
che sembrano anche + giudiziosi quando opportunamente esplicati
l'ho trovato veramente sopravvalutato e antipatico
un film che vuole essere -sopra le righe con la sua frivolezza tutta francese-
(sarà che a me di stampo francese -e parlo di impronta- non di genere cinematografico me sembrato il film -Leon- un ottimo portabandiera) XD
a te è piaciuto moltissimo? è un film che rispecchia il tuo -pathos-
è comunque un giudizio personale tuo
io lo trovato insulso anche se confezionato con tanta cura
ma -tanto falso- con il suo -buonismo forzato-
alla faccia di film -francesi- per me già + meritevoli
ad esempio di primo pensiero - Leon - quasi amici - giovanna d'arco

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Ultima risposta 17/09/2018 14.36.33
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VincVega  @  28/08/2018 09:43:22
   5½ / 10
Non è un film brutto, ma nemmeno bello. Non l'ho trovato nulla di che, anzi abbastanza sopravvalutato. Nell'aria c'è un certo auto compiacimento talvolta fastidioso e il suo voler essere surreale a tutti i costi è a tratti irritante. Irritante come la protagonista Amelie, interpretata da un'Audrey Tatou, che mi è sembrata tutt'altro che questa grande attrice. Il resto dei personaggi non vanno molto oltre la macchietta. Obiettivamente però fotografia, scenografia e le musiche sono al top. Non basta però a farlo annoverare tra le pellicole imperdibili come molti vogliono far credere. Favoletta graziosa (anche se alla fin fine banale), ma la poesia è da un'altra parte.

Sestri Potente  @  28/06/2018 16:34:27
   6 / 10
Una favola simpatica, anche se tirata un po' troppo per le lunghe.
Non è il mio genere, ma è un film fatto bene.

Romi  @  11/06/2018 17:02:53
   7 / 10
Film carino, una dolce favola ma niente di piu'

kafka62  @  25/03/2018 17:37:56
   7½ / 10
"Tempi duri per i sognatori!", dice a un certo punto del film uno dei personaggi de "Il favoloso mondo di Amélie". Questo mondo in effetti, così egoista, crudele, o nel migliore dei casi distratto e indifferente, dove ciascuno è in balia del proprio solitario destino, non sembra fatto per i sognatori come Amélie e Nino. Eppure, a giudicare da come il generoso e disinteressato intervento dei due giovani riesce a cambiare la vita delle persone intorno a loro, il mondo ha un tremendo, disperato bisogno di loro. Credo che sia proprio questa la chiave del clamoroso successo di pubblico che ha premiato il film di Jean-Pierre Jeunet, trasformando Amélie in un vero e proprio fenomeno di costume: in primo luogo, l'intuizione che accorgersi delle persone che ci stanno intorno, rompendo il tranquillizzante guscio di solitudine che ci siamo creati a mo' di difesa dalle insidie e dalle offese della vita, può effettivamente fare del bene a noi stessi, oltre che agli altri (non è un caso che Amélie incontri l'amore solo dopo aver deciso di diventare più altruista); in secondo luogo, Amélie è una ragazza qualunque, potrebbe essere la nostra collega o la nostra vicina di casa, non ha tendenze politiche o religiose, ha un'abitazione e un lavoro modesti, veste in maniera per nulla vistosa, si commuove per la morte di Lady D. o immaginando di assistere in televisione al proprio funerale, insomma è un personaggio in cui è facile immedesimarsi. Parafrasando il titolo di un vecchio film di James L. Brooks, c'è davvero molta "voglia di bontà" in questa pellicola, ma è un buonismo che non dà fastidio, non è mai stucchevole, perché Jeunet riesce sempre a far percepire l'umanità dei suoi personaggi. Infatti Amélie non è un personaggio a senso unico, non è infallibilmente sicura di tutto quello che fa (le sue prove di solidarietà sono all'inizio dei timidi balbettamenti), è anche lei governata dalle bizzarre leggi del caso (la scoperta della scatolina dei ricordi che fa cambiare direzione alla sua vita è resa possibile solo grazie a una fortuita serie di coincidenze), e per giunta non è neppure naturalmente buona (come dimostra la sottile perfidia con cui punisce l'arroganza del fruttivendolo) o intraprendente (rischia per ben due volte di perdere il treno della fortuna a causa della sua timidezza).
Le avventure di Amélie sono raccontate con lo stile sorridente e svagato di una favola e con il ritmo frenetico e senza pause di un cartone animato, eppure di esse, miracolosamente, si percepisce il sostanziale realismo di fondo. I vari personaggi che animano la vicenda, dall'uomo di vetro che riprende costantemente con la videocamera l'orologio sulla strada per sapere sempre che ore sono fino al bislacco ragazzo che fa collezione di anonime fototessere strappate, sono infatti sì caratterizzati con pochi semplici tratti distintivi (non è un caso che Jeunet li introduca tutti dicendo la cosa che essi amano di più fare e quella che invece detestano), come se fossero altrettante figure di un fumetto, eppure nel loro complesso formano un universo credibilissimo, ricco di sfaccettature e di notazioni psicologiche. Jeunet adotta infatti nel raccontare la storia di Amélie uno sguardo trasversale, attento a far emergere tutto ciò di cui gli altri di solito non si accorgono, proprio come fa nella sua vita Amélie la quale, quando guarda un film, preferisce soffermarsi su una mosca che attraversa lo schermo durante la scena d'amore più emozionante oppure girarsi ad osservare le facce degli altri spettatori. Esemplare di questo particolarissimo sguardo, inusuale e spiazzante, è la sequenza di apertura, nella quale un insetto, dopo avere volteggiato per diversi secondi davanti all'obiettivo della macchina da presa, viene, dopo tanto sbattere di ali e nel preciso momento in cui si appoggia sull'asfalto, schiacciato da un'automobile di passaggio. Ciò che ne sortisce, pertanto, è un'opera originalissima, accattivante (come il candido sorriso di Audrey Tautou) e, soprattutto nella prima mezz'ora contrappuntata di invenzioni registiche e di battute umoristiche a raffica, molto spesso geniale. Il ritmo, pur rallentando nella seconda parte per assecondare le esigenze dell'intreccio narrativo, riesce comunque a mantenersi fino alla fine su livelli elevati, con alcune godibili digressioni come le quattro fototessere che si animano surrealmente per dialogare con Nino addormentato o le cartoline che il nanetto da giardino rapito da Amélie spedisce da ogni angolo del globo all'esterrefatto padre. Ma probabilmente, più che cinematografico, il merito maggiore de "Il favoloso mondo di Amélie" è – se così si può dire – terapeutico: la vita non sarà senz'altro più bella o più facile per il semplice fatto di avere visto questo film, ma forse grazie ad esso saremo maggiormente disposti ad identificarci con quel vecchio che, pur avendo una gamba di legno, balla allegramente il tip tap nella videocassetta in bianco e nero che Amélie regala al suo vicino di casa.

BenRichard  @  08/03/2018 01:56:48
   5 / 10
Baahh....mi spiace andare controcorrente...sarò io che non capisco niente di cinema ma a me questo film di Jean-Pierre Jeunet non è piaciuto...ne capisco la critica sociale e i vari riferimenti al cinema francese...una commedia che affronta in uno stile molto particolare ed originale il tema della solitudine e il fatto di sentirsi diversi dagli altri...però mi sembra un film troppo "gonfiato" scusate...io onestamente non ci ho visto questo gran capolavoro..anzi..non mi è proprio piaciuto..grossi sbadigli durante tutto il corso del film arrivandoci in fondo a fatica..è la sacrosanta verità non so che farci...
Premio la fotografia che è il vero punto di forza, belle le musiche, l'idea sviluppata in maniera originale, e l'interpretazione di una brava Audrey Tautou perfetta nella parte di Amèlie..basta...un film che su di me mi spiace ma non ha lasciato il segno..

gano  @  02/10/2017 17:44:16
   10 / 10
Uno dei più bei film che io abbia mai visto. Con una colonna sonora che tocca nel profondo e fa capire l'importanza della musica nella vita. Indimenticabile.

Testu  @  08/04/2017 15:20:33
   7 / 10
Bello, ma non un film per tutti.

Le storie umane non sono originali, ad esserlo semmai sono i personaggi stessi e la narrazione. Con Amelie ed i suoi timori si riesce ad entrare in empatia, per quanto faccia le cose nel modo più difficile possibile, ma delle persone aiutate le uniche riuscite e credibili sono la vedova e l'ex inquilino, il resto è solo simpatica fauna che aiuta a far passare il tempo e basta. La parentesi del Bar e delle videocassette poi per quanto vadano nella giusta direzione, pur differenziandosi dal resto, vengono fatte unicamente per aiutare il finale. Buona la regia e la recitazione, ma la sceneggiatura non è chissà cosa, por avendo qualche genialata quà e la come le fototessere e il nano da giardino.

daaani  @  16/03/2017 19:00:48
   10 / 10
semplicemente da vedere nn ve ne pentirete

glennbetho  @  20/02/2017 08:42:31
   1 / 10
Capisco che piaccia e molto ma io non riesco a entrare in un film cosí, con una protagonista con i capelli a scodella e quel sorriso irritante stampato in faccia. Problema mio, evidentemente.

antoeboli  @  29/12/2016 16:12:39
   10 / 10
Un film che non ha bisogno di presentazioni . un vero cult ancora oggi , dove il primo piano di Amelie è diventata un icona del cinema mondiale.
Un film che oltre ad aver rivoluzionato il cinema francese , ha dato una ventata di novità proprio sull aspetto sceneggiativo e di regia .
Questo film per me non ha nessun difetto , è perfetto in tutto e per tutto , da una regia a una fotografia maestosa , fino ai montaggi con tanto di voce narrante del doppiatore di C.Lee , che è una delle cose più azzeccate che abbia mai visto.
L unica colpa , è che all epoca aveva avuto diverse candidature , tutte poi andate in fumo ,ricevendo però su altre sponde , numerose premiazioni .

marimito  @  20/09/2016 18:12:56
   8 / 10
Delicato, favoloso, magico .. forse perchè in lei ho rivisto molto di me, Amelie mi è piaciuta tantissimo; gli occhi di chi non rinuncia alla giustizia ed ai propri sogni, di chi lotta per il mondo in cui crede.. occhi di colei che inciampa nell'amore e ne cade stregata .. come nn innamorarsi di un personaggio come lei.. e sopratutto del suo mondo?

Aztek  @  11/07/2016 23:09:00
   7½ / 10
Non l'ho trovato questo gran capolavoro di cui molti parlano, ma è un film che non è facile da dimenticare. La sceneggiatura ti coinvolge sin da subito con personaggi caratterizzati molto bene. La trama ha un buon ritmo con un intreccio di situazioni davvero ben studiate.
Di ottima fattura la regia e la fotografia.

enigmista  @  09/11/2015 13:38:31
   7½ / 10
Carino, ben fatto, si guarda con piacere. Bravi gli attori ed ottima regia.

Silvia888  @  03/11/2015 18:22:45
   10 / 10
Il mio film preferito. Il personaggio di Amelie per me ha un significato speciale, tendo a riconoscermici e questo film mi ha sempre trasmesso messaggi edificanti come la necessità di prendere in mano la propria vita, l'importanza di restare se stessi, la gioia della condivisione, l'importanza dell'amore, dei sogni e della fantasia. Speciale

simonssj  @  01/09/2015 16:19:56
   8½ / 10
La trama si dispiega abbastanza velocemente e senza grandi intoppi: Amelie è sola, ingenua e dotata di un'introspezione e una fantasia senza limiti; e crescendo sola, tra un lavoro di routine e una famiglia distratta, si rifugia nell'unico luogo che la tranquillizza, le dà serenità e le assegna un ruolo: la sua mente, che le conferisce uno spiccato senso di "giustiziera", che le riesce benissimo e le conferisce finalmente un destino. Fintantoché il destino non comincia a giocare con lei, e decide che è ora che aiuti anche se stessa....
Audrey Tautou è stupenda e perfettamente calata nel suo ruolo, tant'è che ho dubitato e dubito tuttora che riesca a separarsene artisticamente fino in fondo: è la condanna di chi riesce a tratteggiare con tanta maestria e disinvoltura un personaggio così tanto sfasato e così tanto centrato e determinato allo stesso tempo, incatenando suo malgrado il suo nome a quello della protagonista; sono curioso di rivederla all'opera (al di là del bruttino Codici da Vinci che si poteva tranquillamente risparmiare); tutto il resto è poesia: dalla voce fuori campo, cantastorie serrato e implacabile della vicenda, al mini-mondo che si viene a formare nel bar dove lavora la protagonista, ai tanti temi-misteri che si svolgono nella pellicola e vengono dipanati piano piano, alle varie metafore-allegorie (bellissima quella del quadro con la "ragazza che beve"), alla rottura della quarta parete con Amelie che rivolge sguardo e parola al pubblico, al bel finale.
Scorre tutto benissimo e con uno splendido ritmo.
Difetti? Forse un po' di eccessivo "macchiettismo" nel disegnare alcuni personaggi, che appaiono per lo più eccessivamente sopra le righe e poco realistici; ma in fin dei conti, non è possibile che lo spettacolo, quasi teatrale, cui assiste lo spettatore non sia filtrato della splendida immaginazione della protagonista, regalandoci un'esperienza profondamente empatica con lei?
Stupendo

Project Pat  @  25/07/2015 18:33:42
   6½ / 10
Mah. Di solito non sono di quelli che si divertono a filosofeggiare su film particolari come questo, magari con un bel cannone in mano, salvo siano oggettivamente dei capolavori ed in tal caso, cerco allora di argomentare ed esporre le mie conoscenze il più possibile. Qualora non fosse così, preferisco invece andare un po' più sul concreto e senza tanti fronzoli.
Trovo che quella de "Il favoloso Mondo di Amelie", un film di cui tanto si discusse quando uscì, sia alla fin fine una comune storia d'amore, gonfiata di allegorie, simboli e quant'altro che sinceramente su di me non hanno avuto altri effetti al di fuori di quello (quasi l'unico) di constatarne l'egocentrismo e in aggiunta, la furbizia. Di una lentezza a tratti davvero estenuante (tra l'altro), il film, si ripete, va alla ricerca di tutto ciò che gli passa per la testa, apparentemente senza neanche un senso logico, puntando ai fini dell'apprezzamento sull'ingenuità, la bontà e anche un po' (senza offesa a chi è piaciuto) sull'ignoranza dello spettatore, a cui non importa trovare un senso a ciò che vede, o meglio, è convinto di averne trovato uno perché indottovi quando poi, all'atto pratico, se si tratta di spiegare quale esso sia egli non ne ha la minima idea, purtroppo. Detto ciò, è legittimo quindi un apprezzamento meramente dovuto ai gradi di simpatia e carineria dell'opera (io stesso l'ho apprezzata su questi fronti), ma se si parla di capolavori entrano in ballo fattori (oggettivi, non lo si smette di sottolineare) che innegabilmente, la pellicola in questione non ha e la quale, di conseguenza, capolavoro non può essere.
Film parac.uli così purtroppo ve ne sono a banchi, io l'ho trovato per la maggiore fine a sé stesso poi per carità, de gustibus non desputandum est, come diceva un tale.

_Hollow_  @  22/12/2014 04:55:25
   10 / 10
Ok, questo l'ho visto una decade fa quindi la farò breve, visto che nel dettaglio mi ricordo poco o nulla.

C'è Yann Tiersen alla colonna sonora. Di che stiamo parlando? Dare un voto basso ad un film del genere, già solo per questo "piccolissimo dettaglio", sarebbe da imbecilli. Come soundtrack se la lotta alla pari con pochissimi altri film nella storia del cinema, uno di questi è Good Bye, Lenin! (chissà come mai?!).

marcogiannelli  @  16/09/2014 18:48:24
   5½ / 10
quoto JellyBelly

Dick  @  25/07/2014 15:02:19
   8 / 10
Anche a me è successo come a GianniArshavin! XD Pensare che il film mi stava pure sulle scatole. Invece poi quando ho deciso di vederlo m' è piaciuto. Una bella e divertente commedia con tocchi surreali che non annoia con dei personaggi magari un pochino monocordi, ma ben caratterizzati, che offre spunti di riflessione. Proprio belle le musiche!

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/07/2014 18.06.29
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GianniArshavin  @  25/07/2014 13:16:47
   7½ / 10
Ho sempre evitato questo film non credendolo adatto ai miei gusti , ma dopo essermi deciso a vederlo una buona volta ne sono rimasto colpito molto positivamente.
Opera più famosa del francese Jean-Pierre Jeunet , "Il favoloso mondo di Amelie" è una favola moderna , positiva e dalle tante idee originali.
La prima parte è quella che ho preferito , grazie alla genialità di tante situazioni , al grottesco mai fuori luogo di altre e alla dolcezza della protagonista , un personaggio davvero ben scritto. Ad accompagnare le bizzarre avventure della giovane Amelie abbiamo una colonna sonora fantastica , fra le migliori degli ultimi anni.
Tante le trovate ispirate di Jeunet e bravissima e deliziosa Audrey Tautou, nel ruolo della consacrazione.
La seconda parte di film è forse quella più debole , ma la dolce e mai stucchevole storia d'amore è struttura bene e riesce a toccare le corde giuste anche di chi non è avvezzo a tematiche simili.
Tanti i contenuti , più di quanti possono sembrare ad una visione superficiale , per un'opera divertente , genuina e profonda.

The BluBus  @  08/04/2014 23:53:45
   7 / 10
Qualche ottima idea, altre meno azzeccato, tutto sommato da vedere

Invia una mail all'autore del commento Atton  @  31/03/2014 14:22:50
   8½ / 10
Dopo averlo visto mi viene in mente una sola parola: GENIALE. Una straordinaria sequela di trovate una più geniale dell'altra, ne basterebbe solo una per fare un ottimo film, ma il regista, evidentemente in stato di grazia, ne sforna una quantità così copiosa da rendere persino faticosa l'attenzione. La sola scena del cinema è da urlo, così come la voce narrante che riprende ironicamente quella di "Jules et Jim" (tra i miei film preferiti tra l'altro). Raramente mi è capitato di vedere tante idee nuove e brillanti, sia registiche che di sceneggiatura, tutte insieme, e parliamo comunque di un film che, seppur nella sua semplicità, riesce ad emozionare e coinvolgere. Assolutamente vale la pena di entrare nel favoloso mondo di Amelie Poulain!!!

david briar  @  22/02/2014 18:12:16
   4½ / 10
Non mi era mai capitato di vedere un film europeo di tipo impegnato o comunque che vuole fare parte del cinema importante così costruito.In genere sono gli americani a farli.Fra l'altro,gli americani spesso riescono a non far pesare la loro costruzione a tavolino,tant'è che a volte sono ottimi film,pur nella loro retorica e ruffianeria.

Jeunet non riesce a fare nemmeno questo.La sceneggiatura si trascina per tutta la pellicola,fornendo personaggi secondari tendenti alla macchietta e scene messe apposta per suscitare sorpresa ed emozione,ma che falliscono miseramente per la presunzione con cui sono proposte che le rende terribilmente fastidiose.Fastidio incrementato da una voce narrante a volte simpatica,ma anche fuori luogo,che aumenta a dismisura il distacco con lo spettatore, e fatta apposta per stupire o creare qualche risatina stupida.Questa caratteristica prevale pure nello stile del regista,dotato di un buon talento visivo,con il quale però esagera abbandonandosi a scelte gratuite futili ai fini della narrazione,e spesso prevedibili una volta che si è capita l'impostazione del film.

E' un film fatto solo per stupire le prede più facile,con una morale da quattro soldi che nemmeno funziona bene.Peraltro,questa morale viene espressa debolmente,soprattutto per la rincorsa della sceneggiatura alla love story falsamente tenera annunciata fin dall'inizio,piatta e piuttosto ovvia.

L'aspetto tecnico è certamente curato,soprattutto le affascinanti fotografie e scenografie di ambienti carini e suggestivi,la colonna sonora è molto piacevole e Audrey Tatou svolge bene il suo ruolo,ma tutto questo non basta.

"Il favoloso mondo di Amelie" è una totale delusione,che fortunatamente non ha vinto l'Oscar al miglior film straniero(che secondo molti era sacrosanto) soffiatoli dal pur non esaltante "No man's land"(comunque superiore e almeno sufficiente).
Un film forzato,poco spontaneo,falso e ruffiano.Non è tutto da buttare via,ma personalmente l'ho trovato solo un'irritante perdita di tempo..

junior86  @  13/02/2014 09:30:46
   8½ / 10
Straordinario film con uno stile registico senza pari.
In questo film c'è la vita vista dagli occhi di una bellissima ragazza che vive nel suo mondo dei sogni, che un giorno decide di punto in bianco di dare un importante aiuto alle vite delle persone che le stanno intorno e, senza quasi accorgersene, darà una svolta anche alla sua vita e troverà finalmente, dopo mille peripezie, anche l'amore.
Commedia dolce, romantica, colorata, divertente e per nulla esagerata, che piacerà sicuramente a tutti.

Sybil_Vane  @  16/12/2013 18:01:29
   8 / 10
L'eleganza formale di Jean-Pierre Jeunet taglia un altro, rilevante traguardo: "Il favoloso mondo di Amélie" consacra il talento manieristico di un artigiano del cinema che fa del perfezionismo stilistico il suo marchio di fabbrica, e che, prima ancora di essere regista, è soprattutto esteta.
Jeunet catapulta dunque lo spettatore in un turbine di suoni e colori che si rincorrono leggeri e giocosi, introducendolo in un mondo fiabesco dove il sole splende generoso a illuminare un'umanità vivace e chiassosa. La Parigi di Jeunet è il trionfo del dettaglio, di quelle piccole abitudini che rendono felici ma di cui non ci si accorge, sfondo e parte attiva di una favola moderna che ha gli occhi grandi e il sorriso timido di Amélie Poulain.
Amélie è l'outsider tra gli outsiders, figlia introversa di madre nevrotica e di padre distante (prima), giovane riservata senza alcun legame affettivo (poi). La sua vita è attraversata da un carosello di figure altrettanto singolari con cui però non costruisce alcun rapporto, preferendo invece rifugiarsi in un mondo di fantasia più rassicurante ma più solitario. L'evento dinamico, che deflagra una situazione da troppo tempo inalterata, la scuote dal torpore una calda notte di fine agosto: la tv trasmette le immagini della morte di Lady Diana (unico appiglio "reale" di una vicenda che dalla realtà prende scientemente le distanze), ma Amélie è distratta piuttosto dal ritrovamento di una scatola di ricordi appartenuta all'inquilino precedente. La scoperta le suggerisce la missione a cui decide di consacrarsi, e stabilisce così di voler dedicare il resto della propria vita ad aiutare il prossimo. La sua vocazione però, scevra di qualsiasi forma di altruismo o di generosità, è un atto egoista più che filantropico, ed è pretesto di cui si servono doppiamente personaggio e regista; votandosi agli altri per evitare i propri problemi (personaggio), esibendo creatività e gusto estetico nella messa in scena delle buone azioni (regista).
Le trovate di Amélie traboccano di fantasia, ma se da un lato sono un piacere per gli occhi, dall'altro acuiscono l'abisso che separa la ragazza dal mondo reale.
Eppure di favola moderna si parlava, e l'happy ending si scorge all'orizzonte quando Amélie incontra Nino, anche lui outsider e solitario, collezionista di fototessere che si divide tra un improbabile impiego in un sexy shop e uno alle giostre. Il loro è un amore tra diversi che sboccia presto ma non si consuma subito, e che si inserisce nella trama, impreziosendola, con un tocco di bizzarria barocca che non stona con il resto della composizione. Jeunet adotta in merito soluzioni narrative ricercate ma non forzose, decorandole con abbondanza di dettagli e animandole con un costante, carezzevole accompagnamento sonoro.
La vicenda di Amélie scorre dunque veloce come un libro di fiabe, trascinata dalla dolcezza di Audrey Tatou e dalla simpatia dei suoi comprimari, strega il pubblico e la critica, e s'inserisce tra le prove più ragguardevoli della cinematografia europea.

Trucebaldazzi  @  08/11/2013 19:54:33
   4 / 10
Il film più fastidioso della storia del cinema. Ho odiato la protagonista subito dall'inizio, una alternativa che infila le mani nel cibo degli altri e si diverte a commettere infrazioni di domicilio. Il ragazzo poi l'avrei preso a cazzotti, un vero rinc.oglionito.
Non do 1 solo perché obiettivamente le musiche mi sono piaciute.

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ferzbox  @  29/09/2013 12:48:50
   8 / 10
Questo "Fantastico mondo di Amelie" sottolinea palesemente il fascino di alcune produzioni europee.
Jean Pierre Jeunet ha un modo straordinario di fare cinema visionario e favolesco;colpisce lo spettatore con semplicità e vivacità.
Amelie è un personaggio che trasporta in una quotidianità rilassante e sognatrice...lontana dai problemi della vita reale,ma anche tremendamente vicina.
Una favola moderna condita da un ottima regia,splendide musiche armoniose(tipiche del cinema francese),e tanta positività.

Una cara amica mi ha sempre detto che nella vita bisogna camminare con leggerezza,senza mai farsi affliggere esageratamente dai propri problemi.
Ogni volta che vedo "Amalie" non posso che pensare a lei;per quanto una favola,questo film è una bomba terapeutica di positività...e come tutte le favole bisogna coglierne i significati nascosti.
Un bellissimo esempio dello stile cinematografico francese.
Incantevole.

El Piccio  @  24/09/2013 23:20:57
   8 / 10
un film per sognatori!!

tereuno  @  23/09/2013 16:13:12
   10 / 10
Poetico, creativo, melodico, colorato, soave, ironico ... diverso

Matteoxr6  @  16/08/2013 00:17:48
   5 / 10
Film volutamente puerile e innocente, ma lo è anche quando invece dovrebbe avere una svolta diversa, anche solo per un momento.
Bella la fotografia e ottima la regia.

Alcuni si sono stupidi (e a ragione) del grande successo, ma è comprensibile; l'immedesimazione nella protagonista è la chiave.
Per me non è abbastanza.

In conclusione, per me è da vedere solo se non paghi e non hai proprio nulla di meglio da fare.
Do un cinque solo perché presenta tratti molto originali ed è ben caratterizzato.

Juza21  @  22/06/2013 11:30:55
   8 / 10
Bello, romantico, colorato, coinvolgente....

FurFante9  @  05/06/2013 10:07:11
   7½ / 10
Come sotto:
"Ottima fotografia, splendide musiche e una Francia da favola. protagonista immersa in un mondo interiore tutto suo, fatto di colori.
Film raffinato e innocente. Assolutamente da vedere!"

Ps: che spettacolo i titoli di coda!

edoppa  @  04/06/2013 01:04:03
   8 / 10
felice esperimento di come la normalità e, a volte, la banalità, siano possano essere trasformati in straordinario...film rifugio per tutte le ragazze un po' fuori dall'ordinario!!

LUDWIG  @  30/05/2013 21:07:01
   10 / 10
Uno dei film che preferisco in assoluto: atmosfera fulgida, fosca, magica, sognante; note di pianoforte che si fondono armoniosamente nella luce dorata di Parigi; personaggi eccentrici, reietti, stralunati, creativi...
Ammetto di non poter essere obiettivo in quanto ho un legame affettivo, profondo con questo film, e poi, come se non bastasse, sono un francofilo della peggior specie :-); però l'aria torbida e sognante che emana da questa pellicola fa quasi venir voglia di guardarla con una Gauloises brunes fumante tra le labbra, in un raffinato bistrot parigino, circondato da rosse bottiglie di Chardonnay, caffè scuro che fumiga, e calde cialde con marmellata.
C'è da dire che, se non si ha una certa sensibilità, le smorfie leziose e civettuole di Ameliè potrebbero risultare piuttosto irritanti, ma, se poi ci s'immerge nel suo mondo luminoso e trasognato, si finisce con l'amarla e adorarla in modo esaltato.
Il film potrà anche, da molti, essere considerato " ruffiano ", ma non si può negare che la trama sia decisamente originale, il film magistralmente diretto, e che vi sia un uso intelligente e raffinato della fotografia e degli effetti speciali.
Per chi cerca immagini ed emozioni delicate; sentimente accennati impercettibilmente che ti avvolgono in una magia di musica e colori.
Un capolavoro per i sognatori.

10

Ludwig

BlueBlaster  @  22/04/2013 00:52:57
   8 / 10
E io che ho evitato questo film come la peste per anni...è bellissimo in realtà!
Una commedia romantica atipica che mi ha fatto divertire davvero molto e con delle idee molto fantasiose sia nella trama che nella regia...una regia che tra l'altro ho apprezzato molto perché ha uno stile fantasioso e molto curato.
Una storia molto carina ed avvincente (oltre che al fatto che tocca tematiche profonde) sin dalle prime scene (vedi presentazione dei personaggi con "gli piace" e "non gli piace")...molto bravi anche gli attori e straordinaria Audrey Tautou!
Non gli avrei dato un soldo ed invece è un film che piacerà a chiunque!

elnino  @  21/04/2013 13:09:52
   7½ / 10
Leggero e scorrevole, una storia nelle storie....da sognatori

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  01/04/2013 16:52:24
   8½ / 10
Favola/ commedia carinissima, non esente da qualche momento di noia ma che difficilmente non colpisce al cuore.
C'è poco da fare, da svariati anni a questa parte i cugini d'oltralpe ci sono davanti anni luce per quanto riguarda le commedie.

krueger419  @  20/02/2013 19:19:44
   10 / 10
Non c'è l'11?
Quando tutti i riflettori sono puntati sugli states in attesa di qualche perla della cinematografia, ecco che la Fransè sforna un gioiellino senza difetti e pieno di atmosfere parigine.
Impossibile non innamorarsi della della fantastica Audrey Tautou e del suo fascino misterioso. La regia è OTTIMA in tutto e per tutto... La colonna sonora fa letteralmente sognare.
Lo consiglio a tutti di tutti i sessi di tutte le età.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  05/02/2013 01:46:32
   6 / 10
Sorpresa, sono stato magnificamente sorpreso da questo film, molti di voi si chiederanno, e perché solo un sei? perché da quello che mi aspettavo, pensavo di non arrivare al 3!
Incantevole storia, ti fa capire come possono essere bellissime le nostre giornate aiutando gli altri in piccole cose che possono succedere quotidianamente.
Riguardo la parte attori, la protagonista non mi è piaciuta molto, non mi ha convinto.
Dare come voto 6 non è molto, ma per me è tanto, non me lo sarei mai aspettato, anche perché ti fa riflettere parecchio e non cade nella banalità.

djciko  @  29/01/2013 18:18:02
   10 / 10
Un MUST !

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bboyitax  @  06/12/2012 00:13:36
   10 / 10
Sublime nella capacità di emozionare, nella fotografia, nella voglia di vivere che riesce a trasmettere, nella speranza su una società diversa in cui il diverso rappresenti davvero una risorsa, e non lo strano da emarginare.
Una dolcezza infinita che porta serenità.

TheShadow91  @  28/11/2012 23:23:15
   8 / 10
Bella favola moderna,dove fin dal principio è chiaro il suo scopo...colpire il fanciulletto all'interno dello spettatore.Scopo che è palese già dando una prima occhiata a qualche scena presa a caso,con le tinte pastellose di qualsiasi ambiente e la visione degli eventi sempre bizzarra e stravagante...proprio come un bambino fantasioso vede il mondo atttorno a sè.Probabilmente il monologo iniziale rappresenta maggiormente questo punto di vista,grazie a soprattutto agli elenchi dei piccoli piaceri e dispiaceri delle persone,dove il film ci ha voluto far ricordare quelle piccole cose della vita che a un certo non si farà più caso,ma che invece riempiono un tassello importante della quotidiniatà.Ovviamente tutte queste caratteristiche portano a una sceneggiatura un pò inconsistente(noiosissime le parti col vecchio pittore) ed a tratti un pò troppo infantile,ma guardando il film nell'ottica giusta ci si rende conto che sono caratteristiche addirittura doverose

sagara89  @  08/11/2012 23:47:10
   9 / 10
una commedia meravigliosa. Allegra, dolce, quasi una favola dei giorni nostri. ottima interpretazione degli attori, colonna sonora bellissima e il tutto incorniciato da una fantastica Parigi.

alepr0  @  27/09/2012 13:36:52
   8 / 10
Bellissimo film con Audrey Tautou che mi piace molto. Un pò triste però storia molto bella e curata. Non lo reputo un capolavoro ma è un film da avere nella propria collezione.

secondanatura  @  26/08/2012 17:17:07
   5 / 10
è divertente sì, ...ma Amelie di fatto è una svampita che passa le giornate facendo *******te. Può quasi essere irritante.

StIwY  @  07/08/2012 11:16:05
   3 / 10
Uno dei film più sopravvalutati della storia. Insulso, palloso, prolisso, noioso, la protagonista è insopportabile e ha quell'aria di francesismo che lo guasta ancora di più.

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Invia una mail all'autore del commento scrib0  @  27/07/2012 14:54:34
   10 / 10
Amo i film francesi, forse perchè sanno mischiare quel pizzico di sensibilità e originalità che colpisce direttamente al cuore...Capolavoro assoluto poi con la colonna sonora di Yann Tiersen, compositore francese, da vedere assolutamente!

Invia una mail all'autore del commento fabry85  @  25/07/2012 11:17:31
   8 / 10
bellissima commedia francese, con una fotografia sublime!

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cort  @  05/07/2012 23:57:15
   8 / 10
un film che mi ha colpito con una trama ed dei personaggi particolari egregiamente interpretati. belle le musiche. bella audrey tautou. film consigliato

Atlantic  @  05/07/2012 23:28:09
   7 / 10
Un film fantastico molto apprezzato e amato visto stasera nonostante non è il capolavoro di cui parlano tutti.
L'intreccio di tantissimi personaggi , la colonna sonora di Yann Tiersen carina e particolare , e la fantasia del regista però rendono questo film godibile , sopra tutto durante la seconda parte.
Nel compenso il film è carino.

Mr. Mojo Risin'  @  04/07/2012 01:16:57
   8 / 10
Mi ci portò a vederlo mia mamma al cinema quando ero piccolo,e naturalmente non lo capii a parte l aspetto estetico del film che già da allora mi rimase impresso.
L ho rivisto qualche settimana fa su youtube e l ho trovato veramente un film delizioso costernato da personaggi minori fantastici,come i personaggi del caffè dove lavora Amelie,e i suoi vicini di casa che danno forza e colore alla storia,che è di per sè semplice ma con trovate originali.
Film che non annoia mai, bisogna vederlo piu volte,come tutti i film ricchi di particolari(che a me nel cinema mi fanno impazzire)
Insomma film da non perdere con personaggi meravigliosie ambientazioni oniriche

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fcukman  @  04/06/2012 18:03:49
   10 / 10
Pensate ad un genio come Edgar Wright che se ne va a Montmartre a dirigere una commedia.
Ecco lo stile che io adoro,inquadrature velocizzate,montaggio ipercinetico e personaggi tutti caratterizzati fino al piu' misero dettaglio.
Un lavoro fatto a regola d'arte.Una protagonista che ti fa sorridere per tutta la durata.
Il favoloso film di Jean-Pierre Jeunet.

guidox  @  13/05/2012 16:08:10
   8 / 10
una miriade di idee fantastiche, riprodotte visivamente con maestria, una serie di personaggi azzeccati, un'atmosfera da favola che ti prende dall'inizio e non ti lascia più.
per non apprezzarlo a mio avviso o sei uno spietato criminale, oppure stai attraversando ancora quella fase della giovinezza dove fa duro reprimere ogni sentimento che non sia quello di pensare di essere un tipo ok perchè ti fumi una sigaretta, anche se mamma non lo sa ancora.
consigliato, mette proprio di buonumore.

JOKER1926  @  26/04/2012 00:30:01
   7 / 10
Vien fuori all'istante il bagaglio contenutistico che Jean-Pierre Jeunet vuole infondere nel pubblico con il suo "Il Favoloso mondo di Amelie".
Con il film francese si ha, insomma, la certezza di avventurarsi in un mondo di poesia , arte e fantasia.
"Il favoloso mondo di Amelie" è come un abito che si indossa ad una serata di gala, dunque siamo dinanzi ad un film che vuole emozionare "forzatamente" e, senza dubbio, ci riesce.
Dalle musiche alle inquadrature il lavoro di Jeunet sembra non mostrare falle e nei, il piano va avanti fra armonia e dolcezza. Ovviamente , in tutto ciò, compare un'ondata di drammaticità utile, nel frangente, ad innalzare ulteriormente quel chimerico alone che avvolge cronicamente il prodotto cinematografico.
Ciò che fa la differenza qui è il lavoro tecnico, come accennato le musiche sono importantissime nell'egemonia, ma non solo. Gli attori sono in forma, forza e personalità che traspare, ad esempio, dalla protagonista (Audrey Tautou) nei panni della giovane Amelie. L'attrice offre una prova espressiva e di grande impatto piscologico. Il resto del cast è sicuramente all'altezza della situazione, poi, in linea parallela, agisce la sceneggiatura che scannerizza e sublima gli attori attraverso una pesante e speciale introspezione caratteriale degli stessi nelle rispettive icone.
Il montaggio delle scene, l'esposizione visiva delle sequenze vertono verso una grande particolarità; la fotografia è una bolgia di colori che vanno a compattare un qualcosa di incredibile, si può parlare di alta forma di arte.

"Il favoloso mondo di Amelie" esplode in un circuito di armonia e di dinamiche assurde e geniali.
Perché, detta tutta, qui, già dalle prime sequenze, si inizia a parlare di "genialità", le scene vogliono dire un qualcosa, vogliono emozionare.
Gli episodi brillanti effettivamente sono numerosi, quello del nano "viaggiatore" si eleva verso l'alto, fra metafore e filosofia di vita.
Quello di Amelie è un mondo che presenta svariate enfatizzazioni, ma, in fin dei conti, parte da presupposti più che comuni che abbracciano, più o meno, le vite e le dinamiche esistenziali delle persone.
Jean-Pierre Jeunet non perde un colpo fino alla fine mettendo in mostra un epilogo di amore, la figura di Amelie assume importanza e spessore. L'icona della ragazza risulta pertanto quella di un'anima viva e sopraffine che indirizza il prossimo verso la felicità. Purtroppo tutta questa eufonia ed equilibrio di animo è trovabile molto più facilmente su uno schermo del Cinema che nella realtà.
Ma, dopotutto, la regia cerca di mandare il suo messaggio, il pubblico, di conseguenza può decidersi sul da farsi.

"Il favoloso mondo di Amelie" assomiglia un po' ad "American Beauty", qui con la pellicola francese, siamo immischiati in un contesto meno "pesante" e sicuramente più vivace. Anche se, in linea di massima, qualcosa in comune fra i due lavori cinematografici sembra emergere, specie per quanto riguarda la psiche e l'esclusività di alcuni personaggi.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  21/04/2012 21:17:12
   8 / 10
Va visto con impegno, senso critico, amore per la magia e fantasia.


bellissimi i personaggi, dall'uomo di vetro alle donne del bar.

Lei interpreta in modo molto carino il personaggio di Amelie.

Un film sognante. Non mi dilungo su regia, interpretazioni, tutto già detto.

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gemellino86  @  28/03/2012 16:07:50
   9 / 10
Basta una sola parola per descrivere questo film: magico.

M.R.  @  28/01/2012 23:59:12
   9 / 10
Ok questo film non può essere capito da tutti e nemmeno può piacere a tutti...i gusti sono gusti...ma a me comunque nè piaciuto tantissimo!! originale, divertente e che non annoia mai. La cosa bella è che questo film evidenza il gusto per i piccoli piaceri della vita, le debolezze umane oltre alla sensibilità a tutti quei dettagli che sfuggono nella vita quotidiana di ogni giorno. Impossibile resistere al personaggio di Amèlie interpretata da una divina Audrey Tautou che si sente felice e realizzata se riesce prima a rendere felice gli altri e il tutto dopo avere scoperto un "tesoro" a casa sua. Bello, bello, bello....da rivedere!! D'altronde anche io sono del parere che l'egoismo e il narcisimo non porta da nessuna parte e che l'altruismo e la sensibilità verso gli altri siano cose fondamentali nella vita. Magari ognuno di noi avesse una versione di Amèlie in sè!!

P.S= Molto, ma molto divertente la storia del nano che viaggia e il padre di Amèlie che continua a ripetere "strano, davvero strano!" dopo avere ricevuto le cartoline da codesto nano...ahahahah!!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  28/01/2012 22:01:43
   5 / 10
Un film molto stupido, ma con una buona regia. Non lo rivedrò mai più

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Ultima risposta 29/01/2013 18.20.42
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  22/01/2012 17:35:18
   7½ / 10
Una favola davvero deliziosa che, nel suo piccolo, ti rimette in pace con il mondo.

RedPill  @  29/12/2011 16:38:38
   6 / 10
Le Fabulex Destin d'Amelie Poulain… titolo quanto mai azzeccato e capace di riassumere in sé lo spirito puerile della storia.Si incomincia con un curioso identikit dei bizzarri personaggi – in pieno stile Jeunet – che ruotano attorno alla vita della gentile "paladina di quartiere", e in breve, ci si trova a condividerne fantasie, paure e soprattutto manie.Nel grottesco, e se vogliamo un tantino utopistico mondo di Amelie, ciò che importa veramente, sono l'emozioni trasmesse dai piccoli gesti, il fascino incontaminato delle cose più semplici, l'attenzione per il prossimo.Sulla base di questi presupposti, la favola, offre terreno fertile su cui coltivare i frutti del Sentimento più puro, alimentata da quella timidezza e da quella spontaneità tipica delle persone più genuine, quali appunto, i due romantici protagonisti.Un ambiente ideale insomma, allestito a misura di "inguaribile sognatrice" e inserito in un contesto di ordinaria quotidianità, nel quale esprimersi e difendere le proprie cause; una realtà artificiosa imbottita di tanti buoni propositi, le cui tinte pastello risaltano a dovere la fantasiosa visione del regista francese, sostenuta e impreziosita inoltre, dalle note di un'armoniosa colonna sonora capace di distendere e mettere a proprio agio lo spettatore. Una "romanticata di stile" quindi, che tale rimane in ogni sua inquadratura (senza secondi fine), ed il cui unico scopo resta quello di far sorridere e fantasticare tutta quella parte di pubblico in grado e disposta a farlo.

elmoro87  @  13/12/2011 13:44:18
   7½ / 10
Bella storia narrata con tipico stile "alla francese", divertente, che fa stare bene... Non annoia mai ed è sempre più curiosa con il passare dei minuti; Audrey Tautou si incarna benissimo nella protagonista e fa la differenza, rendendo il film a suo modo speciale. Da un avvenimento casuale nella vita di una giovane donna si arriva a un turbinio di eventi che la fanno mettere alla prova con se stessa e con il mondo, interagendo in maniera non convenzionale con persone improbabili ma interessanti, fino a farle scoprire, in maniera assolutamente rocambolesca, l'amore. Un gran film, che non mi immaginavo tale prima di averlo visto, che mi ha divertito e conquistato. Davvero bello!

PignaSystem  @  21/11/2011 20:44:02
   5 / 10
Travolgente successo in Europa, negli Usa, in Giappone, la storia di un moderno angelo diretta con furbizia da Jean-Pierre Jeunet: molte trovate visive, inquadrature e sequenze dalla grafica smagliante e simili a tanti spot pubblicitari, riprese attentamente studiate.
Ma personalmente è sembrata una operazione studiata a tavolino, dove tutto è costruito, nulla è spontaneo a partire dalla protagonista.
Audrey Tautou, per atteggiamenti, movenze, espressioni (due su due), vestiti, acconciature... sembra costruita col computer: dovrei innamorare di lei, dovrei trovarla incantevole ma... nada de nada!
Non c'è magia, non c'è fiaba né tanto meno poesia ma molto vistuosismo formale fine a se stesso. Peccato!

Gabo Viola  @  02/11/2011 19:41:49
   1½ / 10
Per la serie non c' è mai fine al peggio. Storiella per vendere magliette a ragazzine che tornano da scuola e caricano il film su windows media player subito dopo i Simpson. Pausa merenda e poi finiamolo questo capolavoro. Hitler non aveva poi tutti i torti a bruciare libri e pellicole. Il mezzo voto in più perchè la mamma parrucchiera di Amelie ha lavorato bene al taglio della figlia.

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Ultima risposta 29/01/2013 18.33.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  19/10/2011 00:53:04
   8½ / 10
ironico, fantasioso, originale, paradossale. Bello. Te ne innamori come del più fiorito dei sogni che tu possa fare.

Kymmy  @  18/09/2011 00:44:25
   7½ / 10
Mai ritenuto un gran capolavoro, è comunque un film decisamnete godibile, con scelte visive e figurative molto raffinate e un'ottima Audrey tautou. Gallerie di contorno interessanti e alcuni personaggi originali. Punto di forza però le musiche straordinarie di yann Tiersen. Titoli di coda originali e alcuni momenti, come il finale o i momenti "silenziosi" (e il magnifico prologo) comunicanti freschissime sensazioni...Bello, anzi bellissimo, ma, ripeto, non un capolavoro.

Leonardo76  @  07/08/2011 19:48:07
   9 / 10
bellissimo, nn c'è altro da aggiungere

Rockem  @  04/08/2011 11:46:04
   9 / 10
G E N I A L E! Colore, ironia, fantasia, dialoghi eccelsi, il tutto schiacciato come un pongo emozionale addosso alla vita della frizzante e curiosa Amelie. Una pellicola unica, preziosa, divertente, che non stanca e che ricorda come, attraverso le piccole cose, si possa costruire un impero d'ottimismo e genuina spontaneità. Immancabile.

bio_candy  @  25/07/2011 22:48:24
   3½ / 10
Non mi sono mai spiegata il successo di questo film, che a me sembra pura apparenza.
Personaggi inverosimili e sterotipati ( Amelie e il ragazzo delle fototessere - che nella vita reale sarebbero entrambi considerati mentalmente deviati - hanno la parte dei dolci e sensibili, isolati dal mondo superficiale intorno a loro; il vicino è il classico artista burbero ma saggio, e così via), una storia dal messaggio che avrebbe potuto essere vincente ma sviluppata in maniera illogica e irrealisticamente buonista, a tutto ciò si aggiunge una buona fotografia, una colonna sonora accattivante e Montmartre da cartolina, romantico e speciale e poetico come tutti se lo aspettano e lo vogliono.
Ecco che un film insipido, in cui il regista non è riuscito a infondere la profondità e l'autenticità che voleva, è trasformato in una commedia con l'immancabile happy end che commuove il mondo e dice agli spettatori esattamente le parole confortanti che questi desiderano.
Molto autocompiacente.

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Ultima risposta 12/06/2013 11.31.58
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Goldust  @  13/07/2011 11:36:22
   7 / 10
Forse un pò troppo buonista, è comunque un film simpatico, originale e ben fotografato: Jeunet ha indubbiamente il suo stile.

favoletta  @  11/05/2011 12:06:46
   8½ / 10
Della serie: come ti trasformo una storia di disagio in una favola.E' la mission impossible che dev'essersi prefissata Jeunet prima di tuffarsi in questa "meravigliosa" avventura.L'incapacità di relazionarsi in maniera sana con il mondo, la solitudine, la sensazione di essere perennemente incompresi diventano non un limite, ma un punto di forza sulla quale far leva.La diversità è un dono prezioso da condividere.Promosso a pieno voti, nell'intento e nella forma.Scenografia, fotografia e colonna sonora da oscar.E soprattutto quella piccola, fragile Amélie di cui è difficile non innamorarsi che rende la pellicola una perla di rara bellezza.Non neghiamolo, a volte abbiamo proprio bisogno di evadere dalla realtà grigia e opprimente della quotidianità.Questo film è l'ideale per sognare un po', per staccare la spina e respirare genuinità a pieni polmoni.Un inno all'apprezzare le piccole cose della vita.E a cercare il fiabesco nella vita di tutti i giorni.

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Ultima risposta 11/05/2011 14.49.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  08/05/2011 19:02:22
   9½ / 10
Ci sono opere che hanno la capacità di fissare l'aria del tempo, l'air du temps, per dirla alla francese.
E questa opera ultravisionaria di Jean-Pierre Jeunet ne è la prova vivente.
Esteticamente non c'è una sola cosa che non sfiori la perfezione dell'ispirazione: soggetto, sceneggiatura e dialoghi (usciti dalla penna sagace di Guillaume Laurant), fotografia, luci, montaggio, effetti speciali (sia video che audio), attori, regia e soprattutto musica: il grandissimo Yann Tiersen ha dato il meglio di sé regalandoci arrangiamenti "à l'accordéon" in puro stile "suzette" richiamando tutto l'immaginario che possiamo avere su Parigi.
Il film è una favola e come tale ne prende a prestito tutte le caratteristiche: ha un lieto fine, distorce la realtà, ha le sue false ingenuità, ma parla anche del Male e dei suoi mostri. E qui il Male si chiama Incomunicabilità, o meglio: incapacità di comunicare, soprattutto i sentimenti. E di non saperli gestire, specialmente quando sono positivi.
I continui "atti mancati" che assillano tutti i personaggi della fiaba, e in particolare Amélie, ci rimandano alle nostre incapacità di agire, ai nostri fallimenti dovuti al nostro non saper osare, al nostro isolamento egoistico che ci rende inesperti nel comunicare con gli altri. Molto più comodo vivere nel mondo dei (nostri) sogni, nei nostri "film mentali" (letteralmente: la grande potenza di questa pellicola sta proprio nel rilessicalizzare questa metafora fino alla fine), dove tutto gira alla perfezione; e se non va, ci giustifichiamo invocando il "diritto a fallire" invece di reagire.
Nei piccoli-grandi tic del quotidiano sprofonda la nostra immagine di Esseri Perfetti, proprio come l'Amélie che si scioglie in una cascata d'acqua dopo l'ennesima occasione mancata di dichiararsi al desideratissimo Nino: quante volte ci siamo sentiti così? E allora è meglio rinchiudersi nelle prigioni dorate delle nostre case, nei nostri film, nell'osservare ben protetti la rappresentazione della vita che altri fanno. Ed è in questo gioco di specchi (sarà un personaggio secondario di una tela di Renoir a rendere consapevole Amélie dei propri sentimenti reali) che Jeunet ci ricorda il ruolo degli Artisti e dei Sognatori: rivelare noi stessi facendoci uscire dal nostro egotismo.
Erroneamente letto come un inno all'ottimismo, in realtà è una piccola serie di drammi che virano al lieto fine solo perché i personaggi decidono all'ultimissimo momento di assumere in pieno la propria vita: così sarà per Amélie, ma anche per il padre che solo attraverso la metafora dello gnomo ritratto in tutte le parti del mondo riuscirà a uscire da se stesso per riaprirsi all'esistenza. E lo stesso varrà per Nino che, sorretto dalla tenacia di raggiungere un obiettivo (incontrare la misteriosa Dama Salvatrice che gli ha restituito il prezioso album di fototessere rubate), riuscirà a uscire definitivamente dal proprio guscio non appena la realtà tornerà ad avere il sopravvento sulle sue fantasie (precisamente quando risolverà il mistero dell'uomo che si faceva fotografare nelle macchinette delle stazioni di tutta Parigi scoprendo che non era un fantasma in cerca di requie); a quel punto realtà e sogno tornano a stare in equilibrio, ognuna con la sua funzione precipua. Indimenticabili alcune sequenze: lo straordinario movimento di camera al momento della liberazione del pesce rosso nel canale, Amélie che fotografa le nuvole a forma di coniglietto e di orsetto, la meravigliosa carrellata nel primo inseguimento di Nino, il suicidio della turista del Québec (chi conosce la mentalità francese avrà afferrato la velenosa ironia di questa trovata: mancavano solo i belgi!!), la straordinaria presentazione iniziale dei personaggi principali prima dei titoli di testa, la panoramica della Gare de l'Est improvvisamente vuota dopo l'ennesimo mancato incontro tra Amélie e Nino, le fototessere che svegliano e parlano a Nino, gli oggetti della camera da letto di Amélie che si animano per confabulare sullo stato d'animo della ragazza, il balletto di bicchieri, piatti e suppellettili varie che scandisce il focoso amplesso tra Georgette e l'avventore del bar...
C'è chi ha accusato Jeunet di aver dipinto una Parigi da fiaba; ma è proprio questo il punto di forza del film! Perché, lo ribadisco, Amélie è la favola dei nostri poveri tempi, fatti di tante solitudini che con difficoltà si incontrano e con facilità si lasciano, portando con sé un grande vuoto esistenziale. Come in una delle sequenze iniziali, dove un uomo depenna il nome e l'indirizzo dell'amico appena seppellito, lasciando una riga vuota in un'agenda zeppa di altri nominativi.
Ed è qui che l'apparente ottimismo fiabesco di Jeunet e Laurant lascia trasparire tutta la tragedia del reale.

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Ultima risposta 01/01/2013 23.05.43
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