la mazzetta (1978)

Intriso di graffiante ironia e un po' di satira politica questo LA MAZZETTA, sceneggiato, tra gli altri, da Luciano De Crescenzo è un buon film che intrattiene degnamente ed esalta le doti (indiscutibili) di un Manfredi sornione, sempre abile in ogni personaggio che interpreta. La vicenda assume i contorni del giallo dove non mancano omicidi, inseguimenti e personaggi equivoci, il tutto è reso molto godibile dalla regia di Corbucci e, ovviamente, dalla verve e carisma di un cast ben caratterizzato.
A me è piaciuto e mi ha divertito abbastanza.

La media voto mi aveva fatto ben sperare ed invece la pellicola di Corbucci si rivela essere un gialletto con venature comiche neanche troppo originale che finisce per esaltare la solita arte di arrangiarsi alla partenopea. Parte veramente marginale per Tognazzi - un commissario ormai rassegnato allo status quo politico economico della sua città - un pò più in palla Manfredi: ma si tifa per lui più sulla fiducia che per l'effettiva statura del personaggio che interpreta.

Strepitoso esempio di cinema italiano, trama ben articolata e protagonisti tutti sul pezzo. Manfredi corre sul filo tra "giallo" e "commedia" e lo fa con disinvoltura. Stoppa e Tognazzi più marginali, ma efficaci.
Divertente ma allo stesso tempo fa pensare.

Bel film ed ottimo cast.Grandi Manfredi,Stoppa,Tognazzi,Gennaro Di Napoli,la Laurito e la Merlini.Corbucci impeccabile.Napoli città ideale per la storia

Corbucci con La mazzetta, tratto dall'omonimo romanzo di Velardi, miscela una trama gialla con un pizzico di ironia amara e film di denuncia sul malcostume italico, traendo ispirazione per quest'ultimo aspetto da Le mani sulla città di Rosi, se non altro per l'ambientazione partenopea. Bravo Manfredi nella parte di un avvocato traffichino senza titoli opposto ad un crudele Paolo Stoppa nel personaggio di un palazzinaro. Meno presente ma comunque incisivo il ruolo di Tognazzi, disilluso al punto giusto e perfettamente conscio della piega che prenderanno gli eventi.