l'arcidiavolo (1966)

Il diavolo tentatore è sceso sulla terra per mettere astio tra Roma e Firenze.
Ruolo da perfido ammaliatore cucito addosso a Gasman che di li' a poco si vedra' nuovamente nel Medioevo con un film piu' riuscito come "Brancaleone".
Questo di Scola non è un cattivo film anche se il finale è fin troppo buonista.
Divertente a tratti.

Una pellicola gradevole tutto sommato ma nulla di più. Curati sia i costumi che le scenografie, però Scola lascia troppa mano libera ad un Gassmann scatenato che diventa fin troppo pesante a lungo andare nei suoi eccessi di gigioneria. Qualche ottima trovata come la partita di pallone, una vera e propria droga che colpirà l'entourage maschile di tutta la corte dei Medici. Non male Mickey Rooney nel ruolo di spalla e collaboratore di Belfagor.

Dopo le prime 2 commedie nella quale non ha osato poi molto, sempre con Gassman protagonista, Scola riprende una novella del Machiavelli pur mantenendo il contesto medievale non risparmia di parodizzare la coeva società italiana schiava dello sport nazionale, ammaliatore e veicolo per discostarci dalla realtà ma anche unificatore di discordia, il testo originale chiaramente non è ricalcato, Scola chiude con un rassicurante lieto fine con un Gassman-Belfagor redento accetta la mortalità per amore. Presente anche la neo bond girl Claudine Auger contesa un po da tutti nel cinema italiano di quel tempo.