l'occhio del maligno (1962)

Un giovane Chabrol firma un gran bel dramma,nel quale prende forma per la prima volta quel sentimento antiborghese che caratterizzerà gran parte della sua produzione.
Dal finale assolutamente impietoso e ben interpretato ( anche se Charrier è un po' troppo monolitico) è una di quelle produzioni meno conosciute ma non per questo meno importanti di questo grande autore francese.
Assolutamente da recuperare.

Un piccolo, splendente e misconosciuto dramma borghese di un giovane Chabrol, costruito come uno spaccato sociale con un protagonista che oggi non esiteremmo a chiamare stalker e chiuso, quando la storia ha ormai montato il suo massimo livello di pathos, quasi come un poliziesco classico. Se sorvoliamo sulla stupidità dell'incipit ( scrittore francese inviato in Germania per scrivere un reportage di costume, senza però sapere una parola di tedesco ) il film ha una struttura compatta ed un susseguirsi di situazioni che esaltano la cattiveria ed il cinismo del suo giovane autore. La sua musa Audran è il perno di una vicenda dalla prorompente carica sessuale; Charrier è notevole nella parte dell'innamorato frustrato e pronto a tutto. Non poteva che uscirne un film eccezionale.