lockout (2012)

Da un'idea di Besson ci si poteva aspettare di più, ma il film è stato comunque sottovalutato.

Bel cast (ma Pearce esagera dai, non l'ho mai visto così esagitato e caciarone), effetti nella media, ma do ragione a chi dice che manca originalità, sia nelle premesse che nella realizzazione.

Si pesca da Gordon, Carpenter e via dicendo, si inseriscono i soliti personaggi pazzoidi, ci son le varie fughe rocambolesche ma sarebbe stato bello vedere direttamente Besson dietro la mdp, perchè cose buone ce n'eranno.

Un discreto e dozzinale action sci-fi.

Il film non è altro che un polpettone trito di citazioni prese da film già visti. Gli effetti speciali non sono il punto di forza di questo film, ma visto il budget di soli 20 milioni $, devo dire che hanno fatto un ottimo lavoro tecnico. Inseguimenti, sparatorie e ironia anni '80. Una regia dinamica, puntuale e visivamente da videogames. Guy Pearce sembra divertirsi un mondo a recitare il suo personaggio, un mix tra Stallone, Kurt Russell, Schwarzenegger e Bruce Willis, il classico duro che non riesce a stare nemmeno un minuto senza una battuta sarcastica. Da ricordare soprattutto il corpo divino della splendida Maggie Grace.
Una pellicola estiva divertente, che sicuramente non merita di essere cestinata. Da vedere con il cervello in vacanza, perché ogni tanto serve anche solo rilassarsi guardando qualcosa di innocuo e di leggero.

Besson ci ricorda a inizio film che l'idea è sua quasi per evitare di essere tacciato di plagio dato che a conti fatti questo film è un frullato di Fuga Da New York e i classici buddy movie anni 90 con Bruce Willis.
Guy Pearce è l'omaccione tutto muscoli e con la "battuta" sempre a portata di mano che deve recuperare la figlia del presidente interpretata da una bella ma inutile Maggie Grace.
Il film scorre senza sorprese fino alla fine e riesce a tratti anche a divertire a patto di non aspettarsi un qualcosa di innovativo e di spegnere il cervello.
Curiosando ho scoperto anche che questa pellicola è costata 20 milioni di euro non certo una pellicola low budget eppure la computer grafica è abbastanza risibile in particolare c'è un inseguimento in moto all'inizio del film che ricorda le produzione Asylum.

Buon ritmo e battute al fulmicotone, affidate al carisma di Guy Pearce, sono gli elementi che più si distinguono in questo fanta-action firmato Besson e diretto dalla coppia James Mather-Stephen St. Leger.
Pur privo di originalità questo LOCKOUT garantisce un discreto intrattenimento grazie alla massiccia dose di action e sparatorie.
Gli amanti del genere apprezzeranno.

C'è tanto Luc Besson in questo b-movie citazionista e spassoso, che riesce a distinguersi dal foltissimo panorama industriale del target e ad intrattenere con ironia e ritmo. A questo piccolo successo non poco del merito va restituito all'ottimo Guy Pearce, che nei panni di Snow ci sguazza a meraviglia, sorretto da buonissimi comprimari ( Regan e Gilgun) e da qualche vecchia conoscenza del genere (Stormare); la sceneggiatura, soprattutto nei dialoghi riservati al protagonista, è molto divertente e ben fatta, manca di spessore e quella cura che l'avrebbe resa un gioiellino imperdibile. Anche se Lockout ha la pretesa di richiamare alla memoria pezzi di storia cinematografica come "1997-Fuga da New York", dove però nel confronto tra Snow e l'indimenticabile Snake (Jena) Plissken il primo ne prende troppe, resta un interessante progetto ben riuscito e con le giuste dosi di spavalderia, azione, grotesque, houmor, per passare una serata senza rimpiangere le migliori pellicole degli anni 80-90.

Fanta-action firmato Besson che, pur non presentando spunti particolarmente interessanti sotto il profilo dell'originalità, regala momenti adrenalinici e dialoghi ironici, conditi da un ritmo discreto che rende il film, a conti fatti, mai noioso. Pearce, senza strafare, se la cava discretamente, così come il resto del cast.
Nel complesso, Lockout è una pellicola che si lascia guardare e, pur lontano dall'essere un capolavoro, direi che non è un film da buttare. Per una serata spensierata.

2079: La figlia del presidente degli Stati Uniti, in visita ad un carcere di massima sicurezza nello spazio, viene presa in ostaggio da un gruppo di detenuti rivoltosi, spetterà ad un ex agente CIA, condannato a trent'anni di carcere, cercare di salvarla...

La trama vi dice niente? Già, proprio così! Questo "Lockout" altro non è che un divertente (e divertito) omaggio a un cult come "1997: fuga da New York", una sorta di variante spaziale del capolavoro di Carpenter.

Gli effetti speciali non saranno un granchè, la trama sarà probabilmente la fiera del già visto (e come potrebbe essere altrimenti, visto che è una sorta di remake...), ma il risultato è tutt'altro che disprezzabile (girato professionalmente e impreziosito da una sagace sceneggiatura, firmata da un Besson più convincente del solito) e il film, merito di un Guy Pearce convincente nei panni di Snow, novello Jena Plssken dalla battuta sempre pronta, e di quello spirito anni ottanta che permea l'intera pellicola, rappresenta un discreto divertissment citazionista.

Conisgliato a tutti gli amanti della fantascienza, e a chi, conoscendo a memoria il dittico di Carpenter, è in cerca di qualcosa che perlomeno gli somigli.

E pensare che, con tutte le schifezze che passano al cinema, da noi è uscito direttamente in home video...

ma tutto sommato c'e' di peggio, discreto film d'azione considerando che e' ormai sempre piu' difficile fare della fantascienza

buon action film peccato quando si buttano dalla navicella e atterano sulla terra col paracadute unica cavolata del film per il resto ottimo buona trama che per me potrebero farci un gioco ottimi effeti speciali film consigliabile da vedere

Ora... non è una grande pellicola nè si può dire sia originale, però si può tranquillamente vedere. Solito action in salsa fiction, il nome di Besson è solo per farsi qualche soldino...

La sceneggiatura di "Lockout" vede la firma di Luc Besson che torna al lavoro su un film di fantascienza dopo "Il Quinto Elemento" e tra i due film si possono notare varie analogie, su tutte l'alto livello di tamarraggine (poichè non voglio fuorviarvi vi dico subito che "Il Quinto Elemento" è decisamente superiore). "Lockout" è un sci-fi action che per ciò che riguarda le idee sembra pescare a piene mani da altri suoi più illustri predeccessori, ciò porta ad avere una storia ben poco originale con un sorprendentemente muscoloso Guy Pearce nei panni di un ormai ex agente che deve infiltrarsi in una stazione spaziale popolata da detenuti per liberare la figlia del presidente (eh sì, ricorda molto un certo film di Carpenter). Lasciando da parte la totale mancanza di originalità (e sottolineo la parola totale, in "Lockout" trova spazio anche la solita valigetta misteriosa) ci troviamo di fronte ad un film che comunque non annoia per merito di un ritmo sempre molto sostenuto e soprattutto grazie al protagonista Pearce che spara freddure a raffica neanche fosse una mitragliatrice gatling e riesce a diventare un personaggio decisamente simpatico. Purtroppo il resto del cast non è assolutamente all'altezza con una Maggie Grace molto bella ma altrettanto scialba e dei cattivi privi di qualsiasi carisma. Gli effetti speciali sono generalmente discreti, anzi le sequenze "spaziali" direi che sono fatte molto bene, viceversa in altri punti (vedi ad esempio l'inseguimento in moto) risultano essere palesemente falsi.
In conclusione siamo di fronte ad un film per nulla originale in cui si mescolano azione e umorismo, sembra quasi uno dei tipici action anni '90. Come film da guardare a cervello spento può andar benino, sicuramente dura poco e non annoia, però bisogna sapere a che tipo di film si va incontro e non aver alcun tipo di pretesa.