lower city (2005)

Dopo aver scoperto l'attore Wagner Moura con la riuscitissima interpretazione di Pablo Escobar in Narcos, sono andato a vedere questo film tutto brasilero.
Si commenta solo cosi: tira più un pelo di donna che un carro di buoi.

Un film duro, crudo che racconta di un improbabile triangolo amoroso in un angusto angolo di Brasile. Ottima la prova dei tre protagonisti. Il film si guarda bene fino alla fine e non delude, ma rimane un senso di incompiuto e di un'occasione che poteva essere sfruttata meglio....

"Amico mio se mi dicessero di scegliere fra una F/IG@ e te, sceglierei senz'altro te!!" " Vieni qua, fratello! Fatti abbracciare!"
Eh già...
Triangolo amoroso pericoloso per due amicissimi per la pelle (bravi entrambi)
e una prostituta che più seducente e bellissima non si può (già ammirata nella sua sensualità più estrema nel capolavoro Cidade de Deus, Alice Braga).
Per quanto loro tentino la strada della razionalità, quando ci sono di mezzo i sentimenti per una simile bellezza sfuggente, beh c'è poco da fare.
Anche se la trama mi è sembrata un pò banale, il film si regge come detto da altri colleghi, sulla bravura tecnica dei tre protagonisti e su uno sfondo meraviglioso e orgiastico come" les banlieues" brasiliane.
Ottima riflessione sui rapporti umani e sull'amore.
Consigliato.

Selvaggio, sudicio e carnale come solo il Brasile sà essere.
Peccato per la sceneggiatura davvero troppo debole con un soggetto come questo che poteva offrire spunti e sviluppi più interessanti.

l'ho visto solo perchè tra gli attori c'è wagner moura
l'attore wagner moura lo reputo un bravo attore.
mi era piaciuto anche in tropa d'elite
cmq bel film che fotografa bene la realtà in cui è ambientato.
molto reale

Film assai particolare.
Il climax di contrasti tra i due protagonisti è reso molto bene e genera angoscia.
E' triste comprendere l'ineluttabile vittoria dell'irrazionalità e della cecità nei confronti di una situazione assurda.
Deprecabile ma sfortunatamente realista.

Un ben strano film: apparentemente assurdo nel suo script e discutibile nel montaggio, con due uomini (un bianco e un nero, che fa tanto binomio) divisi dalla passione per la stessa donna, una p.u.t.t.a.n.e.l.l.a ventenne che non si sa quanto materialista o mercenaria (in fondo ha i suoi scrupoli...).
Storia d'amore sangue ed amicizia Jules et Jim (piu'...) dell'america latina, impregnato sì di acre amarezza ma anche del superfluo o decisivo tentativo (dipende dai gusti) di usare la sperimentazione come risposta alla narrazione della storia.
Il film non è affatto male, ma ci si chiede dove voglia arrivare: potenzialmente grande la tesi che mette i tre protagonisti davanti all'impossibilità del fato di vivere una vita "normale" (niente va come vogliono) ma poi si approda a un greve fatalismo: o la poesia del compromesso, dei sentimenti, quelli veri!?
Comunque magistrale la performance di Moura, un volto che lascia un segno

bella la storia, raccontata con grande realismo e con una fotografia sublime. Ottimi gli attori e bella le regia.

Che dire... avendo vissuto un esperienza simile posso dire che il film comunica tutte le sensazioni di un menage a trois quando entrano in gioco i sentimenti e soprattutto il rapporto tra due amici di infanzia.
I dialoghi sono pochi e l'intero film mostra l'inspiegabilità dei comportamenti che sfuggono al raziocinio dei due amici che si lasciano trasportare dagli istinti.
E' da un mio punto di vista inspiegabile il contrasto tra amore e amicizia se non con istinti che richiamano il primordiale, sono contento che il film non pretenda di dargli una spiegazione ma si limita a comunicare le emozioni contrastanti.
Bravi i due attori maschi meno la ragazza che non brilla in espressività.

Ho avuto la fortuna di vederlo in lingua originale e spero che la versione italiana sia solo sottotitolata e non doppiata.
Un film bellissimo,sensuale, struggente e neorelista e che conferma la cinematografia brasiliana contemporanea in grande stato di grazia non solo di idee ma anche in fase tecnica e produttiva e che la mette attualmente un gradino di sopra di quasi tutta la cinematografia europea e Nord- Americana ( salve qualche raro caso)
Lazaro Ramos è attualmente fra più importanti e apprezzati attori emergenti a livello mondiale e questo film come peraltro "Cafundò" che forse non avremo mai la fortuna di vedere in Italia dimostrano tutte le sue capacità (qualcuno magari può ricordarlo nel ruolo di Zè Pequenho in "Cidade de Deus"). Ma le vera sorpresa in questo film è la recitazione di Alice Braga (nipote per chi non lo sappia della celebrissima Sonia Braga che fu la musa cinematografica delle novelle di Jorge Amado) che è già contesa dalle grandi major americane e che è la vera protagonista di questa storia.
Spero che possa trovare una adeguata distribuzione in Italia (come peraltro tantissime pellicole brasiliane uscite in questi ultimi anni) anche se ne dubito fortemente visto che stiamo parlando di un paese in cui il film più visto nelle sale da più di 3 settimane è " Matrimonio alle Bahamas" con Boldi e la Silverstd (ovvero lo specchio di un paese completamente alla deriva e che non ha apparentemente nulla da raccontare).


SPOILER