machine gun preacher (2011)

Mi accordo ai commentatori non molto entusiasti. E' un film recitato bene e ha scene forti, ma è un po' lungo e non molto appassionante. Tratta di un tema poco conosciuto, quello della guerra del Sudan, e riconosco che questo film mi ha acculturato a riguardo. Ma il film di per sé non è indimenticabile.

Guardabile, ma non indimenticabile!

Da ex galeotto tossico dedito allo spaccio e alle rapine, a missionario laico dal grilletto facile in terra d'Africa. Più esattamente in una zona di guerra tra Uganda e Sudan dove da anni imperversa la legge criminosa di Joseph Kony e della sua LRA. Il tizio in questione risponde al nome di Sam Childers, colpito profondamente e quindi convertitosi al cospetto degli orrori di cui è stato testimone dopo un viaggio nel continente nero.
Il film di Marc Forster si basa sulle imprese di questo controverso personaggio, cristiano atipico, in quanto al crocifisso e al verbo preferisce la pallottola. Questo dopo un'evoluzione psicologica molto superficiale, in cui il racconto si fa didascalia imbarazzante, edificato su un susseguirsi di episodi incollati tra loro alla meno peggio.
Le emozioni vengono messe in disparte a favore di una volontà divulgativa ammirevole dal punto di vista della sensibilizzazione dell'opinione pubblica, che purtroppo diventa becero intrattenimento da action di serie b dal punto di vista cinematografico. Senza contare la forma sleale con cui i vari drammi ci vengono spiattellati in faccia, usando i bambini come mercanzia ricattatoria.
Un peccato davvero perchè il personaggio, praticamente una contraddizione vivente, avrebbe meritato ben altro approfondimento. Forster, regista almeno agli inizi della carriera in grado di far trasudare i sentimenti dai suoi lavori, si dimentica completamente lo spessore intimo, ricorrendo a conversioni facili e a una trama che punta l'obiettivo sul predicatore e sui contrasti incarnati da esso in maniera troppo sbrigativa.
Chiaro ed encomiabile il messaggio di non volerne santificare le gesta senza mettere in dubbio parte del suo operato, ma tutto giunge ovattato da un impianto ripetitivo, incapace soprattutto di riportare la drammaticità di fatti realmente avvenuti e la gravosa entità dei conflitti interiori. Sprecato Shannon nel ruolo di spalla, come protagonista avrebbe offerto più sfumature ed incisività rispetto ad un Butler comunque positivo.

Marc Forster prima della trasformazione commerciale in "World war Z"...sicuramente la versione migliore del regista anche se non siamo di fronte a un ottimo film.
La vera storia di un uomo che cambia radicalmente carregiata in aiuto dei piu' bisognosi... non fa certo il missionario con tanto di bibbia in mano e croce al collo ma si presenta piu' come un mercenario al servizio di una comunita' di bambini. In quelle terre selvagge c'è bisogno anche di questo.
Nel complesso un po' freddo e ripetitivo...

Tratto da una storia vera....

Ma per l'inverosimilità di certi aspetti c'è da chiedersi quanto ci sia di vero e quanto d'inventato.
Se non altro c'è la scusa che la breve durata di un film non permette di chiarire determinati aspetti

SPOILER
Ma regista e/o sceneggiatori non hanno fatto nulla per modellare la cosa. Ci sono troppi cambiamenti bruschi ed assolutamente inverosimili.

SPOILER
A parte questo è impressionante e brutale sapere di certe cose e il film fa pensare parecchio.
Lo salvo per aver portato alla ribalta una storia molto interessante.
Boccio per come è stato fatto.

A questo punto mi piacerebbe leggere il libro, ma vedo che per il momento esiste solo in inglese, purtroppo...

Non so nemmeno se si può definire un film d'azione ad essere sincero. Diciamo che vista la presenza di Butler e visto il nome in copertina mi aspettavo tutt'altro tipo di film.
Diciamo che le mie aspettative miravano piu' su un filmetto action di poco conto (adatto a passare una seratina relax) , ed invece "fortunatamente" il film mi ha spiazzato e lo definirei piu'un drammatico basato su una storia vera.
Un ottimo film, profondo e ben diretto , con un grande Butler e anche la Monaghan e Shannon che svolgono adeguatamente i loro ruoli. Bel film davvero

Noioso polpettone che racconta in maniera piuttosto inverosimile l'evoluzione di un violento disadattato padre di famiglia che si converte al cristianesimo, parte per l'Africa e viene preso dall'ossessione di salvare i bambini del Sudan.
Se, come pare, tale vicenda è tratta da una storia vera , ciò non fa pensare molto bene sia del regista che dello sceneggiatore del film, perchè questo tizio passa di punto in bianco da carcere, droga, alcool e violenza ad una vocazione umanitaria senza uno straccio di percorso psicologico. Va a messa un bel giorno e ne esce trasformato, tipo Paolo sulla via di Damasco. Decide di andare in Africa senza una minima spiegazione. Perchè l'Africa, perchè il Sudan. Non si sa. La seconda parte è interminabile, mezzo voto in meno per l'eccessiva e soporifera durata

Non male come film, tratto da una storia vera. Bravo Butler, l'ho trovato solo un po' troppo lungo... Un paio di scene sono molto forti.

ottimo bulter nei panni d'un criminale che dopo esser uscito di galera va in africa e sceglie di dedicar la sua vita a far del bene e dar tutto quel che può a chi non ha..non aspettatevi un action dove il protagonista deve difender un bambino da balordi(come potrebbe esser"safe",con jason statham per intenderci)..