madonna che silenzio c'e' stasera (1982)

Ci sono momenti quasi geniali in questa commedia surreale con Francesco Nuti, qui alla prima uscita solitaria cinematografica. Magari non tutte le gag sono riuscite, ma questo film l'ho trovato di buona qualità.

Ieri ci ha lasciato questo grande artista che era Nuti ed io vorrei omaggiarlo con la visione di questo che film che per lui è il secondo ma il primo da solo; già dimostra una ferma maturità interpretativa e professionale visto che ne firma anche la sceneggiatura. La pellicola si svolge tutta in un giorno e si basa principalmente sul non sense, zeppa di personaggi assurdi e paradossali, sempre in bilico tra il quotidiano ed il surreale puro...tutti elementi che contribuiranno a costruire gli anni '80 rivoluzionando il modo di ridere con commedie provinciali ma allo stesso tempo accessibili a tutte. D'altronde Nuti è uno dei principali nuovi comici appena emergente ma già padrone della scena (come anche Verdone o Troisi). Qui poi ci sono tanti comici della leva toscana che fanno da spalla come Massimo Sarchielli -in un ruolo da antologia- l'onnipresente Novello Novelli ed in piccole ma divertenti parti anche Sergio Forconi e Giovanni Veronesi...ed un cameo di Ricky Tognazzi. Eppure, giusto per far capire quanto già stava avanti, la storia nasconde un'amarezza di fondo che si alterna alle risate, una malinconia che dall'urbano arriva al cosmico con momenti filosofici...Mad.onna che silenzio c'è stasera! Sprazzi di vita in cui ognuno di noi, poco o tanto, potrebbe riconoscersi ma lasciandosi sempre spazio per un inguaribile ottimismo.
Rip Francesco...e grazie!

Esordio da protagonista assoluto per Nuti in una commedia dalla trama esile e dal ritmo non sempre elevato.
Inutile dire che la pellicola si regge praticamente sulle sue spalle e bisogna dire che riesce nel suo intento di divertire, lasciandosi addirittura ricordare per alcune sequenze (tipo quella dell'esibizione della canzone "Puppe a Pera").
Surreale e gradevole, nonostante tutt'altro che perfetta...

Non sono riuscito ad apprezzarlo, forse un pò troppo surreale per i miei gusti.
Certo è che Nuti è assolutamente particolare, con una comicità tutta sua, che qui non viene sfruttata a dovere anche a causa di un soggetto piuttosto povero.
Tra l'altro Ponzi è un regista che apprezzo per le idee che ha, ben diverse dagli altri registi: per esempio, "Noi uomini duri "e soprattutto, "Il volpone", sono esempi di commedia che vorrei sempre vedere. Innovative e originali.

Buon film, Nuti ha talento da vendere.
A parte il bambino, non proprio da Oscar, il resto merita.
Mitica la performance canora!

Una madre soffocante che assilla Francesco in continuazione, un telaio mostro, presenza ingombrante del panorama industriale pratese tutto incentrato sul tessile, una ex ragazza che ogni tanto fa capolino nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni. E' una comicità particolare quella di Nuti, molto surreale ma venata da una malinconia che ben si sposa nella realtà in cui si muove il personaggio, infantile ed ingenuo. I primi film di Nuti erano di buona qualità, con una regia professionale e sicura come quella di Ponzi che seguiva l'evoluzione dell'attore, il quale pur essendo agli esordi, dimostrava di saper reggere bene l'impalcatura del film su se stesso. Peccato che Nuti si sia progressivamente perso.

Primo del trittico dell' coppia Ponzi-Nuti, è una commedia divertente ed a tratti graffiante con note malinconiche formata dagli episodi della giornata del protagonista. lol quando canta la canzone. XD

Grande Francesco un film molto interessante a tratti surreale ma ben fatto merita

Molto, molto carino.
Se dovessi dare un voto del tutto soggettivo sarebbe di un punto e mezzo più alto.
Pura comicità in stile toscano, superiore a molti altri film "di genere" successivi a questo ...
Francesco Nuti fa ridere anche con le cose più stupide e semplici, è come se fosse un suo talento naturale ... se a questo si aggiungono pensieri e riflessioni riguardo temi più impegnativi, comunque sempre accennati e mai pesanti, non può che venirne fuori un gran film.

"Ricordati Francesco, che le cose importanti nella vita sono tre: 'o tu vai in Perù; 'o tu sposti la chiesa, 'o tu vinci al totocalcio."

Primo film da solista per Francesco Nuti che, abbandonati i Giancattivi, scrive il soggetto di questa commedia dalla comicità a tratti surreale, popolata da personaggi bislacchi e stravaganti e condita anche con un pizzico di nostalgia e disincanto.
Buona la prova di Nuti che quì si esibisce anche nelle vesti di cantante intonando la mitica "PUPPE A PERA".