malam jumat kliwon (2007)

Un altro horror indonesiano con tutti i cliché del genere autoctono: ragazzi in tempesta ormonale sorpresi da fantasmi vendicativi, rumori forti, poco sangue, ragazze urlanti e via dicendo. Il tasso d'originalità è dunque molto basso, ma una storia particolarmente ispirata poteva dare ottimi frutti.

E' con questo approccio che mi sono avvicinato a questa opera di Pagayo (del quale ho apprezzato, comunque, il disimpegnato ma lungimirante "Call My Name 3x"), che mi ha lasciato totalmente allibito. E non in senso positivo.

Mentre In "Call My Name 3x" c'è una regia, una tecnica, un minimo di cinema, in questo "Malam" tutto è praticamente a livelli zero: regia e fotografia da limite televisivo, con tanto di fumo sparso, tanto ad indicare un'atmosfera mai raggiunta.

"Malam" è un film lento, poco corposo e intrigante, privo di una qualsiasi forma di tensione, poichè tutto è basato su rumori forti, improvvisi, disturbanti e via via, decisamente noiosi.Non funzionano i personaggi: onesti, ma così manierati e stereotipati dagli slasher americani da non conferire il minimo coinvolgimento. Ci sono i ragazzi che amano bere e scopare, le ragazze riflessive e fragili. In termini di narrazione e caratterizzazione siamo ai minimi sindacali e tutto basato sullo stereotipo a manetta.

La storia (seppur buona e affascinante) è il pretesto per mettere in scena facili spaventi, furbissimi salti dalla poltrona e qualche occasionale brivido assai raro.
I dialoghi scarseggiano, tanto il film è invaso di urla (e dico urla assordanti, anche quando non è necessario). Il film è così urlato da incutere una crisi isterica a qualsiasi spettatore, anche il più paziente.

Certo il film dura poco e, dopo tutto, riesce anche a mantenersi leggero. Ma perchè sottoporsi alla tortura quando esistono horror indonesiani (anche di Pagayo) migliori di questo?