midnight special (2016)

Troppo penalizzanti i voti precedenti.... a mio parere il film è interessante e per niente scontato ma in effetti e poco approfondito nelle tematiche affrontate.
Ma ha il fascino delle pellicole di Nichols (quella sensazione di mistico e soprannaturale... vedi Take shelter). E la città del mondo parallelo è esteticamente splendida.....a me alla fine è piaciuto.

Film che rimanda alla sci-fi anni '80 di Spielbergaria memoria (Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo, E.T.) ma che offre ben poco di originale e risulta troppo ma troppo lento, anche la musica di sottofondo è monotona, ho stentato ad arrivare alla fine... Con un cast di tutto rispetto mi aspettavo decisamente meglio... Un padre (Shannon) membro di una comunità religiosa (che misteriosamente scompare dal film come Sam Shepard in una delle sue ultime apparizioni cinematografiche), rapisce suo figlio con l'aiuto di un suo amico poliziotto (Edgerton) e ricongiuntisi con la madre del bambino (Dunst) si mettono in viaggio verso una destinazione misteriosa, in un luogo prescelto ed in un giorno prescelto per rivelazioni sconvolgenti che solamente un agente dell' F.B.I. (Driver) riesce a scoprire. Non basta Michael Shannon attore feticcio di Nichols a sollevare le sorti di un film che sulla carta sembrava interessante ma che durante la visione mostra tutte le sue evidenti pecche...

Midnight Special sembra uno di quei SciFi usciti nei primi anni 2000 dove tutto sembra raffazzonato, buttato là senza coesione e senso logico, sbagliando pressoché tutto.
Gli unici punti positivi sono alcune delle recitazioni, e la cinematografia (il film è molto bello da guardare da un punto di vista estetico): il resto è un disastro.

Ho amato i due film precedenti di Nichols, Take shelter e Mud. Uno sguardo autoriale e indipendente su un'America rurale, povera e paranoica. Alcuni di questi elementi tornano anche in Midnight special, ma il film questa volta è un buco nell'acqua. Siamo di fronte ad un film di fantascienza semplicemente noioso, privo di spunti e che durante tutta la sua durata non ha sussulti. Non abbiamo indicazioni circa il potere del ragazzino, se ciò sia una disgrazia o meno. Arrivati alla fine ci diciamo "e quindi"? Dove voleva andare a parare Nichols? Perchè un film così avvitato su se stesso, con i personaggi della Dunst e di Edgerton a puro ornamento di una sceneggiatura che non decolla mai?
Per Nichols il primo vero passo falso, sebbene ci sia ancora la capacità di mettere in quadro unita ad una cifra stilistica personale e non banale.

Un film dalla durata biblica che ruba a destra e a manca, soprattutto a manca.
Non succede quasi niente per un'ora, ti incuriosisce un po', questo sì, ma quando butta giù le carte non puoi che sospirare un "ancora sta storia me l'avete già propinata mille volte e bastaaaaa".
Così così e mezzo.

Se non fosse per l'eccessiva lentezza, sarebbe sicuramente più coinvolgente...

Troppo lento e soporifero.
Anche il doppiatore del bimbo fa addormentare. Peccato... per 50 minuti ero curioso.

Ma il film dura 1h52'

Midnight special è il film dove Nichols pesca a piene mani da un immaginario preciso e riconoscibile. Quella fantascienza anni 80 di Spielberg che ripropongono in una certa misura il cliché dell'uomo ordinario di fronte ad eventi straordinari e soprattutto il John Carpenter di Starman da cui ne replica la struttura narrativa e l'andamento da road movie. E' un film su una ritrovata unità familiare di un padre disposto a tutto pur di raggiungere l'obiettivo e proteggere a tutti i costi suo figlio ed una madre ritrovata dopo essere stata costretta ad abbandonare il figlio. Un'unità minata nella sua stessa essenza da forze che rappresentano scienza e fede, il governo e la setta religiosa, che accerchiano ed inseguono senza sosta questa famiglia. Nichols costruisce un film che sembra provenire da quell'epoca, anche nella cura degli effetti speciali, volutamente vintage, ma non sempre tiene sotto controllo i suoi elementi. La setta per esempio viene liquidata troppo rapidamente e con troppa fretta, mentre il personaggio della Durnst paga una minor cura rispetto a quello di Shannon. Un Nichols nostalgico, non all'altezza dei suoi film migliori, ma da tenere sempre presente anche in pellicole meno riuscite come questa.