monella (1997)

Ok, è un film erotico e Tinto sa il da farsi.
Non c'è una vera trama. E' un film che si abbandona solo alla pornografia. Più o meno.
Lola è provocante tanto quanto sembra scemo il fidanzato panettiere.
Lei è carinissima, non lo si può negare, ma il fim fa pietà.
Ma che scemo Masetto.

Pruriginosa pellicola del Maestro che qui indossa anche i panni di direttore d'orchestrina.
Anna Ammirati agli esordi brava, espressiva, sullo stile di una Deborah Caprioglio, altra stellina amata da Brass, invero un pò sottotono in "L'uomo che guarda", altra grande pellicola di Brass.
Certamente tutto il film è una provocazione da continuo spruzzo nelle mutande, ma anche casta poi, a lieto fine. Insomma, un film in cui Brass si contiene, diciamo così, nella mimica di certe fantasie più o meno spudorate, in cui vediamo anche esibire il lato B di una giunonica grandi, "polenta e osei" definita da Tinto.
Non si rimane scontenti. La voce del vecchio lupo esperto lupo è di Brass, quasi a voler ricalcare l'intento iniziale.
Principalmente incentrato su una storia di provincia, il film non raggiunge certamente le vette di "così fan tutte" con la mitica Koll...ma questo era un altro film.
Outsider lo consiglia a chi volesse raggiungere, al pari dello scrivente, la semi completezza nella conoscenza di questo grande, unico, intramontabile e sempiterno, coraggioso, folcloristico, a dire il vero spesso ingiustamente troppo criticato ed incompreso regista, da accettare nel suo stile e prendere come icona della trasgressione rappresentata nel cinema erotico italiano.
Outsider rivaluterà positivamente, in detto riquadro rappresentativo, le sue opere, sempre frutto di un'ostentata e legittima libertà d'essere che sfocia nel surreale ma che, per chi conosce la variegata natura dell'essere umano come outsider, rispettabili in quanto perfettamente rappresentative delle fantasie a colori forti che spesso, ahimè, albergano solo l'animo represso di taluni, dando origine, evidentemente, a disastri e/o distorsioni disarmoniche rispetto alla volontà individuale.

pellicola a dir poco imbarazzante di Tinto Brass.
E io rabbrividisco di fronte a chi lo chiama maestro

Filmettino stupidissimo che vorrebbe esprimere la giocosità del sesso secondo la personale visione del regista porcello veneziano; peccato che 'sta sarabanda di cu.li, sorrisi e giochetti pseudo-erotici l'abbia già riproposta in altri 546 film, e che gli sbadigli siano più frquenti dei pruriti sessuali.
Anna Ammirati è carina pur se incapace, Serena Grandi è imbarazzante.

Io direi anche basta con sta sfilza di cu.li al vento.
Ogni tanto caro Tinto,potresti cambiare soggetto...Che ne dici di passare alle tet.te?

Tinto Brass fa divertire. Con le sue storie di provincia e i suoi c.uli al vento di belle ragazze innocenti e micidiali.
La storia è istruttiva. Lola, unica figlia dell'abbiente Zaira, è fidanzata con il bel mugnaio Masetto, della cui eterosessualità nessuno dubita. Però Masetto non ha il coraggio di spingersi oltre un certo limite con Lola. La verità è che Masetto frequenta una procace e convinta prostituta, per la quale i rapporti prematrimoiniali sono il segno della moderna corruzione (?).
Lola è molto bella e c'è il rischio che possa esercitare il suo fascino sull'amante della madre Zaira: ma l'uomo, pieno di buon senso, comprende che la ragazza ha bisogno di ben altro e rassicura la bellissima, pur se matura, Zaira, evitando così anche il pericolo di un eventuale incesto.
Alla fine Lola otterrà da Masetto ciò che le è dovuto e tutto si concluderà con un allegro e chiassoso matrimonio di paese.
Il didietro della bella protagonista merita una candidatura all'Oscar, ma l'ironia del regista seg.aiolo vale quanto meno un sorriso:-)