monella (1997)

Non mi ha detto più di tanto, carina l'attrice.

Madò che cesso.
Una recitazione da The Lady, storiella insulsa e priva anche dei soliti virtuosismi tecnici di Brass.
Poi c'è Maccio che fa il guardone.

Discreto erotico, uno dei migliori di Tinto Brass prima del declino nell'ultima parte della carriera.
Purtroppo la trama è piuttosto scarna, quasi inesistente. Diverse sequenze erotiche però, come quella nel bar o quella nel forno, non sono male e abbastanza ben fatte.
La protagonista è una delle migliori, forse proprio la migliore in assoluto vista nei suoi film.
E' uno degli ultimi titoli italiani dove si respira un po' l'atmosfera dell'erotico di provincia alla Salce e Samperi tipico degli anni '70.
Vale una visione.

Altro cult di Tinto Brass. Eppure in questo caso qualcosa non l'ho apprezzata. La trama è particolarmente insulsa, e l'attrice in questo caso, seppur carina di viso e di fondoschiena, è sottotono rispetto agli standard del grande Tinto. Per il resto c'è poco da dire, i suoi film sono tutti uguali, goderecci (è proprio il caso di dirlo) ma niente di più.

Solito, purtroppo, cinema di Brass, trama inesistente, belle ragazze piuttosto discinte, scene da Decamerone, piccantucce e pruriginose. Il regista si ritiene, velleitariamente, il detentore esclusivo dell'erotismo cinematografico, In sostanza ricicla sempre le stesse situazioni , con attrici diverse. Non c'è alcuna invenzione e scarsissima fantasia. Ammirati è anche sul piano squisitamente estetico,inferiore agli standard cui ci ha abituato lo "scandaloso" cineasta.

Classico film erotico di Tinto Brass, piuttosto noioso e poco interessante
Discreta la regia e la fotografia,molto mediocre la recitazione.
Alla fine è un film guardabile solo grazie alle numerose scene erotiche piuttosto spinte,non vale la pena perderci tempo.

Ci son serate passate a visionar certi film, anche d'autore italiano.. altre perse senza capir bene il perchè.. questo film fa parte di un di quelli che come trama, in linea generale c'è, ma poi man mano che procede delude e lascia spazio a forme, vedo e non vedo, eros, sesso molto "libero".
L'eros italiano di basso costo e "deludente" nel complesso finale.

Anna Ammirati una bellezza senza tempo, forse vidi il film per la locandina...
ora ha la sua età ed è ancora una bella donna che si è presa ciò che le spetta senza emerger chissà quanto nel cinema italiano che conta!

Tinto Brass, in una sola parola, uno dei pochi o se non l'unico cinematografico italiano che produce film erotici di interessante fattura!

Consigliato per la bellezza in campo e quel tocco di eros che non guasta mai!

Ok, è un film erotico e Tinto sa il da farsi.
Non c'è una vera trama. E' un film che si abbandona solo alla pornografia. Più o meno.
Lola è provocante tanto quanto sembra scemo il fidanzato panettiere.
Lei è carinissima, non lo si può negare, ma il fim fa pietà.
Ma che scemo Masetto.

Mi chiedo sinceramente come si possa dare la sufficienza a una roba del genere. Film semplicemente pietoso sotto ogni punto di vista. Dopo essermi visto anche questo, penso di poter affermare serenamente che Tinto Brass è il peggior regista italiano di sempre. Non c'è altro da aggiungere.

Sulla falsa riga degli altri film di Tinto Brass, sia a livello di trama che di giudizio.

Pruriginosa pellicola del Maestro che qui indossa anche i panni di direttore d'orchestrina.
Anna Ammirati agli esordi brava, espressiva, sullo stile di una Deborah Caprioglio, altra stellina amata da Brass, invero un pò sottotono in "L'uomo che guarda", altra grande pellicola di Brass.
Certamente tutto il film è una provocazione da continuo spruzzo nelle mutande, ma anche casta poi, a lieto fine. Insomma, un film in cui Brass si contiene, diciamo così, nella mimica di certe fantasie più o meno spudorate, in cui vediamo anche esibire il lato B di una giunonica grandi, "polenta e osei" definita da Tinto.
Non si rimane scontenti. La voce del vecchio lupo esperto lupo è di Brass, quasi a voler ricalcare l'intento iniziale.
Principalmente incentrato su una storia di provincia, il film non raggiunge certamente le vette di "così fan tutte" con la mitica Koll...ma questo era un altro film.
Outsider lo consiglia a chi volesse raggiungere, al pari dello scrivente, la semi completezza nella conoscenza di questo grande, unico, intramontabile e sempiterno, coraggioso, folcloristico, a dire il vero spesso ingiustamente troppo criticato ed incompreso regista, da accettare nel suo stile e prendere come icona della trasgressione rappresentata nel cinema erotico italiano.
Outsider rivaluterà positivamente, in detto riquadro rappresentativo, le sue opere, sempre frutto di un'ostentata e legittima libertà d'essere che sfocia nel surreale ma che, per chi conosce la variegata natura dell'essere umano come outsider, rispettabili in quanto perfettamente rappresentative delle fantasie a colori forti che spesso, ahimè, albergano solo l'animo represso di taluni, dando origine, evidentemente, a disastri e/o distorsioni disarmoniche rispetto alla volontà individuale.

Sufficienza arrancata per un Brass questa volta non in formissima; si salva l'uso delle luci, che in certe parti danno al film una riuscita atmosfera irreale, ma in 50 di 100 minuti si naviga nella noia.

Molto bella la protagonista, con un bel corpo, fa piacere vedere la Grandi, la regia di Tinto è sempre capace e piena di entusiasmo, il sesso è proposto in modo spensierato e divertente ma al film manca una vera trama, c'è poco da fare e a poco valgono inserti di vero pissing o il fare m'ama/non m'ama coi peli della vagina.

Non ispiratissime nemmeno le musiche di Donaggio.

Vale ad ogni modo un'occhiatina, sopratuttto per le forme della Ammirati.

pellicola a dir poco imbarazzante di Tinto Brass.
E io rabbrividisco di fronte a chi lo chiama maestro

"Monella" è una commedia erotica che sfiora più volte il ridicolo: a questo punto il dilemma è se lo fa volontariamente oppure no. Nel primo caso si avrrebbe una pellicola erotico-trash piuttosto divertente, nel secondo...beh, lasciamo perdere!

Il mio preferito tra tutti i film di Tinto assieme a "Paprika". La Ammirati non è sicuramente tra le donne più belle del mondo ma arrapa da morire! IL CARTAIO



SPOILER

Altra pellicola a dir poco imbarazzante di Tinto Brass.
E io rabbrividisco di fronte a chi lo chiama maestro.

Mi domando come faccia ad avere una media così bassa.
Tinto Brass è un maestro. Monella è un "mito".
Da non perdere assolutamente per gli amanti del genre ovviamente.

Ammetto che qualche schiaffetto sul c.u.l.e.t.t.o di quella monella glielo avrei tirato volentieri.
E' comunque un film incolore ed inutile, che mi è capitato di guardare una notte su italia1, quando invece potevo starmene tranquillamente a letto a dormire.

Ennesima ridicola e imbarazzante pellicola diretta da un Tinto Brass ormai ai minimi storici...i luoghi sembrano sempre gli stessi,i dialoghi come al solito vuoti e inconsistenti,i meccanismi erotici ormai visti e stravisti decine di volte.Abbastanza carina (ma non irresitibile) Anna Ammirati,inguardabile Serena Grandi...per quanto riagurda il resto della pellicola,ricordo poco o niente,ma una volta visto un film di Brass praticamente li hai visti tutti.

Carina e frizzante la protagonista ma niente di più!!!!!! Questo film è la copia di altri film di Brass!!!! Non ha nulla di originale e a volte è un pò pure noiosetto!!!!

Molto banale e noioso. Purtroppo in questo film non salvo nemmeno le protagoniste, davvero brutte.

Ridicole recitazioni ne fanno un altrettanto ridicolo film.
Ancora una volta è evidente la passione per i cul.i di Tinto Brass.
Non provoca niente se non qualche reazione all'altezza della cerniera dei pantaloni, un naturale istinto mascolino primordiale che risponde spontaneamente alla vista di seni, sederi e patatine all'aria.
Ma definire porco un film del genere è assolutamente ridicolo... si vedono più coiti in Arancia meccanica tanto per dirne una.
Si apprezza la prima volta grazie alla fresca bellezza di Anna Ammirati e alle esagerate prominenze di Serena Grandi, poi il nulla.

mammina mia che brutto, non sa di niente a parte qualche **** buttato là..

Solito Tinto Brass che ricicla se stesso e manda in parata una sfilza di culi, sua grande ossessione. Allegro e brillante, ma che dice pochino. preferisco le ossessioni di Meyer.

buona la prova della Ammirati.
cmq, Tinto ha sicuramente uno stile tutto suo, ma tecnicamente..

premetto : odio a morte tinto brass e per me è uno dei peggiori registi sulla faccia della terra perchè film cosi li riuscirebbe a fare chiunque. carina l ammirati, ma la trama è veramente orribile

Filmettino stupidissimo che vorrebbe esprimere la giocosità del sesso secondo la personale visione del regista porcello veneziano; peccato che 'sta sarabanda di cu.li, sorrisi e giochetti pseudo-erotici l'abbia già riproposta in altri 546 film, e che gli sbadigli siano più frquenti dei pruriti sessuali.
Anna Ammirati è carina pur se incapace, Serena Grandi è imbarazzante.

Io direi anche basta con sta sfilza di cu.li al vento.
Ogni tanto caro Tinto,potresti cambiare soggetto...Che ne dici di passare alle tet.te?

Ti impazziscono gli ormoni.

Brass sei un maestro indiscutibile

Incentrato su una monella che ghigna sempre col **** al vento, non ha una storia, ma la solita parata di posteriori di varie dimensioni

abbastanza divertente...owiamente nn raggiunge la perfettezza stlistica di fermo posta, ma è da vedere...tinto è tinto

L'ho visto a 15 anni (a spezzoni più che altro).
E mi aveva deluso perchè ero abituato alla Koll di "così fan tutte", di molto superiore a questa Anna.

Tinto Brass fa divertire. Con le sue storie di provincia e i suoi c.uli al vento di belle ragazze innocenti e micidiali.
La storia è istruttiva. Lola, unica figlia dell'abbiente Zaira, è fidanzata con il bel mugnaio Masetto, della cui eterosessualità nessuno dubita. Però Masetto non ha il coraggio di spingersi oltre un certo limite con Lola. La verità è che Masetto frequenta una procace e convinta prostituta, per la quale i rapporti prematrimoiniali sono il segno della moderna corruzione (?).
Lola è molto bella e c'è il rischio che possa esercitare il suo fascino sull'amante della madre Zaira: ma l'uomo, pieno di buon senso, comprende che la ragazza ha bisogno di ben altro e rassicura la bellissima, pur se matura, Zaira, evitando così anche il pericolo di un eventuale incesto.
Alla fine Lola otterrà da Masetto ciò che le è dovuto e tutto si concluderà con un allegro e chiassoso matrimonio di paese.
Il didietro della bella protagonista merita una candidatura all'Oscar, ma l'ironia del regista seg.aiolo vale quanto meno un sorriso:-)