morto per un dollaro (2022)

non uno dei migliori di Hill. Come western assolutamente dimenticabile

Un Walter Hill ormai ottantenne torna al genere Western e lo fa a modo suo, offrendo un buon intrattenimento senza molti giri di parole.
Poco accattivante dal punto di vista tecnico, sembra quasi un film per la Tv se non fosse per il cast importante.

Si lascia guardare per la semplicita' della sua storia che non offre scappatoie emotive. Resta poco dopo la visione.

B-movie che Hill cerca di vivacizzare con un montaggio esuberante e svecchiando la classicità della storia con un'attenzione al femminile e al razziale. Goffo e non trascinante.

Hill è un veterano della regia, tanto quanto Dafoe e Waltz sul set, ma questo non è sempre sinonimo di precisione e qualità.
DEAD FOR A DOLLAR è un western convenzionale, per come si sviluppa, mostrando fatti e personaggi abbastanza ordinari, seppure con qualche caratteristica particolare, che non mostrano originalità nè grande coinvolgimento. L'ambientazione ricreata non mi ha particolarmente convinto, così pure la lunga sequenza finale con sparatorie poco curate e, certamente, poco intriganti.
Un film comunque sufficientemente valido, che si lascia seguire senza fastidi.

Walter Hill è l'usato sicuro, affidabile e certo. E lo dico nell'accezione più positiva del termine. Dead for a dollare è un film di genere accattivamente e solido quanto basta basato su poche direttrici, ma capace anceh interessanti variazioni legate ad un epoca western in fase di tramonto, con la modernità che avanza e l'emergere del ruolo della donna che Broshanan incarna molto bene tanto da essere pienamente all'altezza dei suoi bravi e più blasonati colleghi come Waltz, molto bravo e equilibrato con un personaggio mai fuori dalle righe ed un sardonico Defoe nel ruolo di un fuorilegge. Epoca in fase di tramonto, come si diceva, ma il film non porta particolari messaggi se non quello di creare un buon intrattenimento che promette e mantiene in pieno. Ottant'anni e non sentirli. Grande Walter.