nightfall (2012)

Tutto sommato NIGHTFALL poteva essere veramente un buon film visto che se si analizza la parte cinematografica della pellicola si trova uno studio attento per l'espressione data dai diversi elementi che la compongono, fatta eccezione però per la sceneggiatura. Ed è proprio qui che NIGHTFALL cade. Dopo un inizio molto violento, con una saturazione alta, clip al rallenty, attori dai fisici scolpiti, che attira immediatamente l'attenzione dello spettatore, il film sembra ricorrere ad interventi estetici per nascondere la brutture di base. La sceneggiatura manca quasi del tutto e certo non ci aspettavamo questo passo all'indietro dal regista di MURDERER, Roy Chow. Quello che invece rende piacevole la pellicola è sicuramente la fotografia molto bella che si può notare già dai primi istanti e che stacca il passato dal presente con quel "grigio arcobaleno", le scenografie inusuali dove si svolgono i combattimenti e che con inquadrature ruffiane si esalta l'azione vera e propria e il che rende allo spettatore un senso di claustrofobia tanto da farlo stare sulle spine, la colonna sonora a dir poco azzeccatissima, il finale a sorpresa e un cast eccezionale dal magnifico Cheung (che non sbaglia ne dal lato espressivo ne da quello fisico ghgh) a Yam passando per Wong e la giovane Man.
A essere sinceri pero Chow fallisce anche in altre parti. Per esempio lo stile pubblicitario che adotta in modo continuativo con questa mania di spostare l'asse dell'inquadratura senza motivo, facendolo solo perché è figo, per non parlare della violenza gratuita soprattutto sulle donne.

Ciò che accade nel film è l'azione di un passato che ritorna e che lascia nel presente orme indelebili in continua mutazione e questo di certo non accade solo nel film, ma anche nella realtà, nella filmografia di Chow. Mi dispiace ammetterlo ma questa volta ha toppato.