noi 4 (2014)

Film banalissimo e dimenticabilissimo, travestito da psedo film d'autore, con velleità assolutamente fuori luogo per una pellicola piatta e scialba.

Dopo l'ottimo debutto con "Scialla!", Francesco Bruni dirige un altro lavoro molto "urbano" che racconta di una giornata particolare che passiamo all'intero di una famiglia comune. Genitori separati, Padre nullafacente, Madre lavoratrice e "Camurriusa" e figli divisi tra mancanza di affetto (chi dal Padre e chi dalla Madre) e problemi di cuore.
Tutto raccontatto con cura e con piacevole partecipazione da parte dei protagonisti.
Un film senza infamia e senza lode.

Niente di speciale,un film ne commedia ne dramma,una famiglia alle prese con i soliti problemi,anche se trattati in modo un pò troppo superficiale

Una giornata di una famiglia della medio borghesia italiana .. con tutti i suoi pro e i suoi contro..
O forse farei meglio a dire con tutti i suoi ***** e s***** ..se me lo passate ..
perchè di questo è che si trattta .. non tanto dei difetti psicosomatici di ognuno dei protagonisti ..perchè quelli insomma ..beh.. ce li abbiamo tutti .. è palese ..
è invece centrale il ruolo dell'ansiosa viata caotica odierna alla quale oggi siamo tutti sottoposti.. orari,scadenze ecctt...
Buona regia che non si prende troppo sul serio,bilancia bene le storie personali senza annoiarle con dettagli inutili...
Bene anche tutti gli attori principali .. in particolare mi è piaciuto Gifuni.

Film di grande e sorprendente naturalismo, scritto e diretto da uno dei pochi registi italiani che ha capito che per fare commedia non è necessario mettere in campo delle macchiette, ma dei personaggi veri, sfaccettati e contraddittori. Il film fa ridere in maniera sottile ed intelligente, con dialoghi di grande finezza, e soprattutto commuove profondamente. Cast strepitoso.

E' in fondo il solito cinema conciliatorio all'italiana travestito da commedia d'autore. A dirla tutta, ci sono buone intuizioni (la figuraccia di papi al ristorante cinese, la partenza "tradita" di Emma che parte da grandi aspettative sentimentali, la Roma urbanistica vista gia' mille altre volte ma senza espedienti, l'inedita introduzione a un risveglio stanco e oppressivo), ma ne' i dialoghi ne' la recitazione brillano particolarmente di luce propria. E a tratti l'imitazione di Virzi e' talmente palese da sfiorare il remake (v. Applausi in una seduta di palestra che ricorda i call center di Tutta la vita davanti). In pratica Bruni e' solo un regista medio che non tenta di graffiare anzi a tratti scende molto in basso (gli esami di Giacomo, il demenziale incontro di Lara con un chirurgo estetico galante). Non vorrei essere severo con un film invero leggero e piacevole ma tutto e' stato gia' visto e girato (il padre scapestrato la madre ansiosa la figlia ribelle e depressa) un'infinita' di volte