odissea tragica (1948)

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Titolo Originale: THE SEARCH

Regia: Fred Zinnemann

Interpreti: Montgomery Clift, Ivan Jandl, Aline MacMahon, Wendell Corey, Jarmila Novotná, Mary Patton, Ewart G. Morrison, William Rogers, Leopold Borkowski, Claude Gambier, Fred Zinnemann

Durata: h 1.45
Nazionalità: USA 1948
Genere: drammatico
Al cinema nel Novembre 1948

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Trama del film Odissea tragica

Carel è stato liberato, con altri superstiti, dal lager di Auschwitz. Terrorizzato e inebetito, il bambino non riesce più a parlare. Scappa con un piccolo compagno francese, ma quest'ultimo muore annegato. Il piccolo viene quindi ripreso, affidato alle cure di un ufficiale e poi portato a un campo profughi, dove avviene il miracolo.

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Voto Visitatori:

8,17 / 10 (3 voti)

Grafico

VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior soggetto, Miglior attore giovane (Ivan Jandl)

Miglior film promotore di amicizia internazionale

Miglior sceneggiatura (Richard Schweizer, David Wechsler)

VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film promotore di amicizia internazionale, Migliore attore giovane (Ivan Jandl), Miglior sceneggiatura (Richard Schweizer, David Wechsler)

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Voti e commenti su Odissea tragica, 3 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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The Gaunt @ 26/03/2013 11:47:16

8 / 10

Odissea tragica è un bel film su un'infanzia svuotata dalla guerra e dai campi di concentramento. E' da incorniciare tutta la prima parte dove, adottando l'ottica dei bambini si riesce a comprendere appieno la riluttanza e il terrore di intraprendere di nuovo una strada già percorsa in precedenza, senza la capacità di distinguere tra la salvezza e l'ipotetico inizio di un nuovo orrore. In questo elemento il film di Zimmermann si discosta dalla retorica stucchevole e racconta in maniera realistica il calvario di un ritorno alla vita. Certamente è meno estremo di un Germania anno zero di Rossellini, ma rimane sempre una pellicola di ottima fattura.

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atticus @ 02/09/2011 20:05:16

8½ / 10

Una delle più belle testimonianze cinematografiche (una delle poche...) sul calvario dei bambini travolti dal nazismo, piccoli uomini e donne terrorizzati e diffidenti, in preda alla fuga. Il loro è un dolore e un disagio che Zinnemann riesce a farci vivere incredibilmente bene, attraverso un realismo ed una forza sconvolgenti. Un film straziante e commovente, che a volte pecca in didascalicità ma che colpisce nel segno senza nessun ricatto.
Esordio sul grande schermo per Montgomery Clift: notare la straordinaria modernità di recitazione (nonché la folle bellezza), prima che un maledetto incidente stradale ne limitasse le potenzialità.
Da riscoprire.

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kowalsky @ 04/02/2007 19:20:47

8 / 10

Splendida parabola sul tema dei bambini davanti alla guerra, film vigoroso e poetico che evita tutti i clichè del caso e non è mai edificante o compiaciuto.
Da vedere assolutamente, magari assieme al memorabile "Germania anno zero" di Roberto Rossellini.
Esordio - dopo anni di teatro - di Montgomery Clift

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