palo alto (2013)

Una certa apprezzabile cura nella confezione, ma complessivamente lo definirei un film insignificante. Non ho letto il libro di James Franco da cui è tratto, e non so se possa aiutare, ma non è chiaro il film in sé cosa voglia trasmettere: immagino voglia dare l'idea di ragazzini disagiati che vivono la loro vuota esistenza all'insegna dello sballo, ma visti i primi 10 minuti hai praticamente visto tutto il film perché poi è un susseguirsi di situazioni simili tra loro.

La colonna sonora è un po' l'emblema di tutto il film: dei brani che promettono benissimo non appena attaccano, ma poi disattendono completamente le aspettative e si perdono nella mediocrità. Ecco, più che insignificante l'aggettivo giusto per definire questo film è incompleto.

Un film tutto sommato godibile, anche se mi ha ricordato,chissa' perché, le scene dei film horror anni '80. Lasciando questo mio inciso, la regista si concentra sui problemi sociali di un gruppo di teen che si affaccia all'eta' adulta, in particolare sui dubbi e incertezze che accompagnano questa fase. Se interessa il tema, come a me, allora lo consiglio,altrimenti non ci ho trovato altri spunti.

Primo lungometraggio per Gia Coppola, nipote d'arte. C'è qualcosa di buono in questo affresco sul vuoto esistenziale di certi adolescenti, ma è una pellicola ancora acerba, che in qualche modo ricalca proprio Sofia Coppola (vedi "Bling Ring"). Pellicola che si lascia vedere, ma anche dimenticare.

Palo Alto può essere condiderato una forma giovane di "the informers " con il quale condivide il senso di apatia generale , le vite piatte e sbiadite , la sensazione di essere intrappolati in una suburbia americana dalla quale è difficile uscire .
L'idea non sarebbe male , ma il film è monocorde , il ritmo lento , la sceneggiatura debole e le recitazioni ,capisco si tratti di soggetti annoiati e piuttosto inetti,sono troppo rigide ,anche di professionisti di solito bravi come la Roberts e Franco .

Insignificante. Freddo e distaccato. Non ti resta nulla.

Sintetizzando al massimo: una sorta di "Meno di zero" di Ellis ambientato 13 anni dopo e "trasferito" da Los Angeles a San Francisco.
A differenza del cinismo e freddo distacco emotivo di Ellis qui si nota una generazione che, tra alcol e droghe leggere, cerca la sua strada tra sentimenti ed amori.
A me piacciono le atmosfere che si respirano in questo genere di film (romanzo nel caso di Ellis) e mi piace (per quel poco che conosco) lo stile di James Franco che, indirettamente, per il tramite di Gia Coppola (la cui regia, anche se in qualche passaggio è incerta e lenta, non mi è sembrata tanto male) un po' si nota anche in questo film.
Piacevole per una serata, ma complessivamente poco incisivo: resta la sensazione che giri un po' a vuoto.

Basato sui racconti scritti da James Franco, PALO ALTO racconta una generazione rancorosa, annoiata e incerta, che si perde tra alcool, sesso, feste e droga. Giovani in perenne malessere esistenziale, alla ricerca di se stessi ma nella direzione sbagliata.
Bene il cast, regia inesperta ma abbastanza valida, dialoghi piuttosto banali e ritmo narrativo altalenante sono le caratteristiche di un film vedibile ma non indimenticabile.

Non male ma nel complesso poco coinvolgente.

Il film è tratto dal libro di novelle Palo Alto di James Franco, tradotto in Italia con il titolo IN STATO DI EBBREZZA. Il libro è in parte autobiografico e parla dell'adolescenza vissuta a Palo Alto in California con i primi approcci all'alcol , al sesso e anche all'amore. Prima esperienza alla regia di Già Coppola, e secondo me si vede. Il film apppare a tratti troppo lento , troppe scene senza dialoghi che puoi capire solo se hai letto il libro. Il mio voto è 6 in virtu' della trama e delle sensazioni che ha provocato, ma si sarebbe potuto ottenere molto di più. Per chi volesse vedere il film consiglio prima di leggere il libro in modo da cogliere quello che il regista non è riuscito a dire.
Buona interpretazione di James Franco, e buon inizio per Jack Kilmer figlio di Val Kilmer, bravissimo a interpretare il personaggio di Ted, introverso e dolcissimo. Brava anche Emma Roberts, forse l'unica insieme a James Franco ad avere già recitato in altri film. Molto apprezzabile la scelta di attori emergenti.