pi greco - il teorema del delirio regia di Darren Aronofsky USA 1998
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pi greco - il teorema del delirio (1998)

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locandina del film PI GRECO - IL TEOREMA DEL DELIRIO

Titolo Originale: PI

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiSean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman, Samia Shoaib, Ajay Naidu

Durata: h 1.24
NazionalitàUSA 1998
Generethriller
Al cinema nel Settembre 1998

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Trama del film Pi greco - il teorema del delirio

Max Cohen sin da ragazzo è un genio matematico, le sue nuove teorie riguardanti leggi matematiche in grado di dare una spiegazione all'esistenza umana, fanno gola a molti tra cui Wall Street e una setta di ebrei ortodossi.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (166 voti)7,44Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Pi greco - il teorema del delirio, 166 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  17/02/2011 11:45:20
   8½ / 10
Non bisogna mai guardare fisso il sole. Perché non solo si rischia di offendere gli occhi, ma anche la mente. La quale potrebbe capitolare sotto i colpi delle emicranie e delle epistassi, degenerando in corto circuiti irrecuperabili. E a poco servirebbe l'uso di betabloccanti, di iniezioni di adrenalina, l'abuso di steroidi e aspirine, mescolate a caffeina e marijuana. Un cocktail pericoloso che condurrebbe sull'orlo, se non proprio sull'abisso, della farneticazione, intervallata da squarci di lucidità.

Max è il topo da laboratorio vittima involontaria di questo scandaglio matematico; frattale che non cambia mai aspetto e che si attorciglia su sé stesso. Più cerca di difendersi, più il mondo esterno lo sovrasta: oltre alla "natura morta" di stampanti, luci, tastiere e lucchetti, ce n'è una viva molto minacciosa fatta di ebrei ortodossi, numerologi che studiano la Thorà, e di una insistente voce femminile che vuole assolutamente avere un incontro con lui.
Stretto nella morsa tra fumosi capitalisti di Wall Street e fanatici religiosi, le sue vicende diventano meno interessanti perché si perdono dietro a un generico riscontro probante delle teorie fino a lì solo idealizzate; forse tutti sono alla costante e ossessiva ricerca di una verità assoluta, materiale o spirituale, che possa dare un senso alle loro vite, evidentemente carenti.

Al suo debutto dietro la macchina da presa, Aronofsky ha un'indole che non può non essere paragonata a certe opere cronenberghiane contenenti escrescenze corporee, ma soprattutto al lynchano "Eraserhead". In "Pi Greco" i clangori di sottofondo sono elettronici più che industriali (le musiche annoverano anche gli Orbital e i Massive Attack); non ci troviamo in periferie abbandonate bensì in una Chinatown newyorkese, talvolta deserta e popolata solo da fantasmi; il protagonista Sean Gullette non ha i capelli di Jack Nance, tuttavia anche i suoi sono abbastanza scarmigliati.
La fotografia in bianco e nero somiglia più a quella sperimentale di "The grandmother", come se la luce, di taglio espressionista, provenisse dal basso degli inferi e contribuisse a bruciare i volti già cadaverici di per se'. Al posto della donna del radiatore c'è l'uomo canterino (un profeta immaginato? la sua stessa ombra che lo segue e lo spaventa?) della metropolitana; il sesso continua a essere elemento disturbante e sconosciuto, e si manifesta con rumori molesti che bucano le pareti dell'appartamento di Max; gli scarafaggi s'insinuano tra i chip come ripugnanti "bug" partoriti dalla mente più che da esiti informatici; i cervelli sono ancora una volta lambiti da lapis o biro che curiose, cercano di entrarvi dentro per capire, sondare.

La regia di Aronofsky è meravigliosa: tra macchine a spalla, dondolamenti vertiginosi, montaggio selvaggiamente veloce ed esaltato, contribuisce a creare quella sensazione di angoscia che ti prende fin da subito e non ti molla più. Sarà vero che la natura ci parla attraverso la matematica?
Quanto lontano possiamo spingerci nel tentativo di misurare tale assioma e proporlo con uno schema risolutivo? Non sarebbe il caso di fermare il cervello prima di intraprendere l'elaborazione di una strada così impervia? …E se invece esistesse un modo per capire i risultati e le variazioni della Borsa? Nell'incertezza, e visti i tempi che corrono, ci provo.

Ore 03.14: Premo Invio.

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