primadonna (2022)

Il racconto di una Sicilia non poi cosi lontana nel tempo ma anni luce dalla societa' attuale. Una donna obbligata a sposare un mafioso dopo la classica "fuitina", in questo caso forzata. Tutti vanno contro il volere della donna perche "E' cosi che deve andare".

Il tema dell'emancipazione femminile è chiaro, anzi la regista vuole far vedere da dove nasce questo termine, una ribellione unica e contro tutti, anche contro i propri parenti.

Il film mostra alcuni cliche' e non ha certo un ritmo serrato ma si lascia seguire piacevolmente grazie al buon lavoro del cast.

Buon film.

Di solito la fuitina implica un consenso di base fra due giovani fidanzati in modo tale da costringere le famiglie ad accettare un dato di fatto. Nel caso di Pri******* si tratta di una falsa fuitina, cioè non c'è il consenso di due persone ma di una sola, l'uomo, in quanto la donna nel mondo arcaico della Sicilia del 1966 doveva solo stare zitta e prendere atto delle decisioni dell'uomo. In un contesto tale dove mafia e chiesa vanno a braccetto per mantenere lo status quo, una famiglia di outsider e un avvocato outsider lottano per non costringere la figlia a sposare il suo stupratore. L'esordiente Savina descrive con efficacia il contesto della vicenda ed il buon cast di attori con la Gusmano sugli scudi, mostra una vicenda meritevole di denuncia affinchè tale mondo arcaico rimanga tale agli occhi di oggi. Ritmo un po' lento ma film meritevole di visione.