red (2022)

Trama brillante e ben confezionato, tuttavia si assesta presto su basi troppo infantili per essere davvero godibile per gli over 6+.

E' vero, non è uno dei migliori prodotti Pixar.
Però Red ha una regia (comparto sottovalutato nell'animazione) da urlo, dei messaggi non indifferenti. Pecca sulla caratterizzazione dei personaggi secondari, ha uno sviluppo in certi momenti pigro, ma credo vada analizzato a 360 gradi tutto il lavoro compiuto da Pixar.
Il passaggio all'adolescenza, il rapporto che cambia con i genitori e con il mondo intorno.
E stavolta non abbiamo una ragazzina viziata che diventa adolescente e quindi fa solo ******* a ripetizione. No, Meilin è una ragazza a cui piace essere una brava ragazza, andando bene a scuola ed essendo sempre diligente, lei vuole solo provare a crescere senza il freno della repressione. Bello pulire casa ma perché non deve sentirsi i BTS del film o come se chiamano?
E poi Domee Shi ruba alcune sequenze agli anime rendendo Red un prodotto variegato stilisticamente, oltre a spiazzare spesso a livello di sceneggiatura.
In ogni caso anche la Disney comincia ad accettare il fatto che le adolescenti abbiano il ciclo.

Film molto personale ma anche molto convenzionale, un coming of age interessante in alcune trovate (ambientazione realistica sia in termini di spazio che di tempo, conflitto madre figlia inserito in un contesto culturale complesso, stile anime) ma piuttosto pitto nello svolgimento, che procede esattamente come ci si aspetta senza alcun guizzo: Coco ed inside out sono su un altro pianeta.

Come dicono tutti i commenti qui sotto, alla fine il film fa il suo degnissimo dovere, comunque, che è molto più di quanto possa dire Encanto.

Tecnicamente buono come ci si aspetta ed indirizzato a un pubblico ben preciso, ma è anche l'ennesima prova che la Pixar non è più quella di Inside Out...

Primi impulsi adolescenziali e scontro generazionale tra madre e figlia.
Niente di particolarmente originale nella sostanza ma abbastanza gradevole nella forma, con una grafica sempre all'altezza e tanti sentimenti in primo piano.
Della Pixar però ho visto di meglio.

E' stato gia' detto tutto nei due commenti precedenti.

La regista dello splendido corto "Bao" affronta nuovamente una tematica "adulta", come puo' essere il passaggio puberale di un adolescente, portandolo alla portata di un pubblico molto giovane, che probabilmente non capira' il tutto.

Molto apprezzata l'animazione molto "Orientale" che rende omaggio ai classici manga.

I capolavori Pixar pero' sono altri e sembrano diventare sempre piu' rari purtroppo...

Nonostante possa essere fuori luogo con la casa in questione (diciamocelo, Pixar ha fatto molto di più), tuttavia l'animazione risulta perfetta anche stavolta (ma oramai è legge), il fatto che sia stato realizzato in uno stile prettamente "Anime", richiamando quindi una sorta di slice of live in pieno stile nipponico, è una cosa che personalmente ho trovato molto particolare e gradita, nonchè piuttosto fresca. Per il resto, tematiche azzeccate, nonostante il tutto sia trattato in maniera pure troppo lineare, talmente tanto da risultare fuori target il più delle volte. Un'opera animata che fa il suo dovere senza strafare, risultando fresca, ma allo stesso tempo decisamente più inferiore a quelle a cui siamo stati abituati, un po come successo con il precedente "Luca"

Carino, un "fratellino minore" di altri titoli dedicati alla formazione e alla crescita come Inside Out, Coco o anche Toy Story. Una metafora neanche troppo implicita del ciclo mestruale e del passaggio alla pubertà.Si trattano diverse tematiche adolescenziali come i rapporti difficili con i genitori e la voglia di indipendenza, i primi amori,l'accettazione di se stessi, tutto visto dall'ottica femminile di una ragazzina asiatica (sempre in tema dell'integrazione multirazziale).I personaggi complimari funzionano sufficientemente, animazioni sempre ottime, parte finale un pò frettoloso...emoziona e si lascia vedere ma personalmente stavolta non raggiunge i livelli di altri titoli Pixar ( e forse per questo che non è andato in sala?)