requiem per il sogno americano (2016)

Noam Chomsky, oltre che illustre linguista, è uno dei massimi intellettuali viventi, da sempre esponente di punta della sinistra libertaria. In queste interviste espone i meccanismi perversi di funzionamento del Potere. Pur essendo principalmente centrato sul mondo statunitense, le riflessioni di Chomsky (che per chi ha dimestichezza coi suoi scritti non suoneranno certo nuove) possono essere applicate a tutte le economie di stampo liberista, cioè a tutto il mondo occidentale. Lucido come sempre e interessante per chiunque abbia la voglia di seguirlo.

E' una serie d'interviste che costituiscono nel loro insieme non tanto un requiem per il sogno americano, ma una vera propria autopsia di questo corpo morto chiamato sogno americano. E' un'analisi lucida, lineare che parte dalla origini storiche per arrivare ad una disamina spietata di come la concentrazione di ricchezza sia ormai nelle mani di pochissimi eletti a danno degli altri che, crisi finanziaria recente, ha dovuto pagare i costi di quegli errori rimasti impuniti. Il sogno americano era nella sua essenza ciò che riusciva a creare una mobilità sociale, una speranza per un futuro migliore che è stata vanificata dalla cristallizzazione di tale distanza tra ricchi e poveri. Un'analisi amara, attuale e purtroppo che non offre speranza. Un sistema economico, finanziario e politico in completa metastasi dove la speranza ha ormai uno spazio molto ristretto.