senza limiti (1989)

Un buddy movie poliziesco come non se ne vedono/vedevano, ovvero con personaggi simpatici ma non fessi, non necessariamente contrapposti, intelligenti prima che violenti e con dei volti normali e non da figurine.
Forse è per questa ragione che RELENTLESS non ha avuto successo, ovvero non ha un'impronta commerciale e non è accondiscendente verso il pubblico (basterebbe pensare al colpo di scena). Eppure aveva capito dove si stava dirigendo l'action, perché tanti altri thriller che verranno saranno simili a questo film.
William Lustig, oltre ad un flashback che ci racconta la "nascita del cattivo" simile a quello di Maniac Cop, dirige tutto molto bene e mantiene viva l'attenzione e la tensione.

Molta tensione in questo buon thriller che lascia lo spettatore con il fiato sospeso fin dalle prime scene. Ottima la caratterizzazione del killer psicopatico mentalmente instabile, con un Judd Nelson che non ti aspetti; la trama tutto sommato è abbastanza canonica, ma ben sviluppata e coinvolgente.

Thriller di cassetta semplice ma abbastanza teso, almeno fino a 3/4. Dopo tutto il trambusto, scade in un finale sbrigativo e scontatissimo, decisamente stonato con il resto della storia. Bravo Nelson come serial killer, ha proprio la faccia giusta (forse le previsioni del preside di Breakfast Club si sono avverate? "Andate a trovare John Bender tra cinque anni"). Bravetto anche Rossi (l'infermiere arrapato di "Halloween 2") come poliziotto che gli da la caccia. Inutili invece Loggia e la Foster. Film abbastanza semplice per Lustig, che ci aveva abituati a ben altro... e non c'è bisogno che dica che altro.
Guardabile.
Con tre seguiti per il mercato home-video.