Sigfrido, mentre sta per raggiungere gli anni più fulgidi della giovinezza, uccide il drago e grazie all'invincibile spada paterna, ai sortilegi e alle magie custoditi dal drago, si afferma come il più valente cavaliere del suo tempo. Alla morte del Re di Burgundia, Gunther, Sigfrido vince il torneo in cui si disputa il più ambito premio: la mano di Crimilde, sorella del Re.
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