spell - maleficio (2020)

Un horror all- black intriso di superstizione e di riti voodoo.
Dopo i primi venti minuti si sprofonda in un incubo alla Misery con tocchi però soprannaturali.
Il gioco per quanto non originale e per certi versi frettoloso regge decentemente,almeno fino al finale dove purtroppo si sfiora il ridicolo involontario.
Tecnicamente ben realizzato,nel complesso un lavoro godibile che per quanto non aggiunga nulla al genere si lascia vedere senza troppi problemi.

Una sorta di "Misery" con magia nera e riti Hoodoo, il film di Tonderai crea una giusta dose di suspence da catalogare secondo me come thriller psicologico condito da alcune scene macabre come quella nella stalla con gli animali. Da un lato la ricca e snob famiglia afroamericana che si reca con aereo privato al funerale del padre del protagonista nei monti Appalachi, dall'altro la comunità rurale afroamericana con i suoi culti esoterici tipici del folklore dei luoghi. Brava Loretta Devine nei panni della dolce e premurosa Eloise che si prende "cura" del malcapitato Omari Hardwick...

Anche Spell si inserisce in quella che si può definire una new age del black horror, Scappa - Get Out e Noi di Peele. Ora in un contesto che ricorda un po' il Misery kinghiano, viene posto in evidenza non tanto una questione razziale, quanto un accentuato classismo all'interno stesso dei neri. Il protagonista e la sua famiglia non sono certo esempi di spiccata virtù proprio per la classica puzza la naso fra coloro che vengono dalla città (lui, avvocato di successo) ed una comunità rurale molto radicata sui Monti Appalachi dove le tradizioni ancestrali dell'hoodoo sono ancora vive. Il film non si inventa nulla, in fondo è un Misery con un certo elemento soprannaturale che entra nel gioco in maniera piuttosto decisa. Ha una buona dose di suspence e non è per nulla pretenzioso più di quello che viene mostrato. Sufficiente.

A me ricorda "Misery non deve morire"... ovviamente siamo lontani anni luce da quel piccolo gioiello peraltro con una straordinaria Kate Bates. Questo film è poco coinvolgente, nonostante un soggetto che poteva rendere molto bene.

SPELL è un rimpasto di idee già sfruttate (THE SKELETON KEY, per esempio) non esente da leggerezze nella realizzazione e poco curato nei dettagli di eventi appena accennati.
Nonostante i difetti che si possono riscontrare, il film diretto da Tonderai ha una sufficiente dose di tensione che riesce a non farlo scadere nella noia, offrendo una visione abbastanza gradevole che non procura grossi fastidi.
Il genere horror però non è quello più indicato per catalogare questo SPELL.