stardom (1999)

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Titolo Originale: STARDOM

Regia: Denys Arcand

Interpreti: Dan Aykroyd, Frank Langella, Jessica Paré, Charles Berling

Durata: h 1.37
Nazionalità: Canada, Francia 1999
Genere: commedia
Al cinema nel Maggio 1999

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Trama del film Stardom

Grazie a un cronista sportivo – che presto ne diviene l'amante e la affida all'Agenzia giusta – Tina, avvenente giocatrice di hockey dell'Ontario, diventa un'indossatrice di successo, contesa da tutti i mass media, specialmente televisivi e pubblicitari.

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6,43 / 10 (7 voti)

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Voti e commenti su Stardom, 7 opinioni inserite

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The Gaunt @ 08/01/2018 20:57:53

7 / 10

Stardom è l'elogio del vuoto e del patinato. La vita di una modella filtrato dalla telecamera, dai programmi spazzatura, dal gossip e dallo star system a cui appartiene e che l'ha plasmata per essere la top il tempo che basta per far posto ad un'altra e ripetere di conseguenza il ciclo perpetuo del nulla. Arcand ha il difetto di essere ripetivo, però non risulta banale o tantomeno scontato. Una chiave satitica che a volte coglie nel segno con acume e precisione.

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Ciaby @ 15/07/2013 20:51:00

4 / 10

Beccato per caso in TV di notte qualche giorno fa. Idea di partenza e realizzazione da mockumentary interessanti, per il resto, meglio non perderci tempo: quintali di banalità e personaggi odiosi, montaggio da videoclip e sostanza completamente assente.

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MonkeyIsland @ 21/06/2013 13:27:24

7 / 10

Pesante critica ai media e alla società attuale, un gioiellino insieme a Pecker da vedere se si può!
Molto brava la Paré.

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Jumpy @ 08/10/2011 02:00:02

6 / 10

L'occhio cinico e spietatamente caustico di Arcand stavolta si affaccia sul mondo dello spettacolo, ma mi è sembrato uno dei film meno riusciti di Arcand.
Non c'è l'intelligentissima, lucida ed amara ironia de "Il declino dell'impero americano", non ci sono le torbide passioni de "La natura ambigua dell'amore", c'è soltanto un mettere a nudo la pochezza, la superficialità, l'opportunismo e l'ipocrisia di certi ambienti ed i personaggi son del tutto privi di sfaccettature e complessità psicologica.
Forse era proprio questo che il regista voleva trasmettere, ma a partela fotografia patinata e le belle musiche, ma Arcand, in altri lavori, mi ha appassionato e shockato, qui mi lascia indifferente.

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Febrisio @ 08/11/2009 22:30:45

6 / 10

Una tormentato tentativo di criticare il mondo attuale televisivo e modaiolo. Alla fine stanca, non mostra altro, e non dice altro. Se mi guardassi per un'oretta italia1, canale5 o le rai, ci si ritrova già allo stesso livello, se non peggio (il grande fratello è un mostro in queste cose non lo batte nessuno). La tv italiana, che ormai supera i limiti tendendo all'estremo americano, rende l'idea molto bene quanto questo film. Entrambi costruiti su misura per lo spettatore, uno per far riflettere, l'altro per intraTETTEnerlo mooolto culturalmente :)

Arcand, seppur ottimo nell'idea, sa fare di meglio, e lo ha fortunatamente dimostrato in altri film.

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carriebess @ 19/10/2009 14:03:56

8 / 10

Come creare un personaggio e rendere pubblica la sua vita e le sue scelte e pilotare ogni sua mossa. Il regista attacca ancora la società del Big Brothers.

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bulldog @ 24/07/2009 11:31:42

7 / 10

Ennesima critica feroce alla società moderna e al mondo dei media da parte del canadese D.Arcand.

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