Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Se seguiamo il filo logico della vicenda spiegato in modo più che esauriente da Banchelli probabilmente emerge un po' di incoerenza psicologica nel personaggio di Fred
La sua mitezza e il suo improvvisa follia omicida non mi sembrano così facilmente spiegabili
ma il film va visto nell'ottica bunueliana di Un chien andalou (film che secondo me ha ispirato tutte le opere più visionarie e incomprensibili del regista) del desiderio che ci stravolge trasportandoci in altre dimensioni/proiezioni della nostra mente. Il desiderio, poi, accresce maggiormente fino a esplodere irrazionalmente in un'ambiente chiuso e claustrofobico come la propria abitazione.