the clinic - la clinica dei misteri (2011)

filmetto totalmente sciapo, del tutto scialbo, recitato male e di una piattezza incredibile. Trama completamente prevedibile. Non si capisce se è un triller, un film drammatico o cosa.
di una noia mortale.

Thrillerino sciapo, buono giusto per un distratto prime time televisivo. Il lavoro di Andrew C. Erin appare molto elementare, con un intreccio prevedibile e colpi di scena che, già rari, giungono pure "telefonati".
Tutto sommato dispiace perchè l'argomento di fondo desta interesse. Ovvero interventi di chirurgia plastica clandestini, effettuati su persone che non avendo grosse disponibilità economiche si affidano a medici dalle discutibili abilità. Le cliniche sono poste in quel territorio brullo e sempre suggestivo che segna il confine tra U.s.a. e Messico con lo scontato benestare di autorità colluse con la malavita.
Non vi è alcuna ambizione di denuncia e pure la moraletta di fondo è veicolata in modo poco convincente. I riferimenti al sociale sono inconsistenti, nulla di nuovo sotto il sole verrebbe da dire, tra l'altro con la canicola accentuata tramite fotografia dai colori caldi alla lunga decisamente fastidiosa.
"The clinic" racconta le ricerche inerenti la scomparsa di una lap dancer cocainomane, svanita nel nulla dopo aver preso appuntamento per un intervento chirurgico. Sulle sue tracce, visto il tiepido interesse della polizia, ci si mettono un giornalista "d'assalto" e la sorella di lei, ovvero l'avvenente Brooke Burns che magari qualcuno ricorderà nella serie tv "Baywatch". Gnoccaggine della protagonista a parte dei personaggi non si ricorda nulla, sono definiti in maniera spartana ed inseriti in uno script fiaccato da numerose inverosimiglianze.
Per il resto c'è davvero poco da segnalare, si avanza stancamente verso il finale, che almeno in questo caso riesce ad essere un pelo anticonvenzionale.

Nulla a che vedere con il film di James Rabbitts, girato l'anno prima e che alcuni utenti di FS hanno erroneamente scambiato per questo.
La storia è abbastanza interessante ma non propriamente originale, la prova del cast appare sufficientemente valida, anche se l'atmosfera che si respira non induce a nessun grande accenno di pathos, e il ritmo in alcuni casi riesce a mantenersi stabile assicurando una visione accettabile ma non eccelsa.
Finale triste ma lineare.