the image makers (2000)

In BILDMAKARNA (The Image Makers) spicca la passione di Ingmar Bergman per il cinema ma soprattutto per gli attori, personaggi anche reali oltre che di finizione, lodando in un certo qual modo il suo rapporto intimo con loro. Non è un caso che tra tutte le infinite capacità dell'autore quella di dirigere gli attori è tre le sue migliori abilità e trattando in questo film gli attori come dei suoi normali personaggi ci si chiede quanto loro stessi non abbiano reciprocamente influenzato le sue opere e i suoi personaggi. Sorvolando sulla passione del regista per il suo lavoro, tuttavia, di questa pellicola rimangono solo i dialoghi e i corpi in movimento dei personaggi, anche pungenti e come al solito complessi ma fermi nel loro microcosmo, incapaci di costruire qualcosa di interessante su delle basi che appartengono più al teatro che al cinema.

Film prodotto per la televisione svedese ed una delle ultime fatiche del regista. Girato interamente all'interno di un'unica stanza, con 4 attori e saturo di dialoghi, purtroppo non sempre efficacissimi. Il tutto è ispirato ad un celebre film svedese degli anni '20 di Victor Sjöström (a sua volta tratto da un altrettanto celebre romanzo di Selma Lagerlöf) nel quale il regista e l'autrice del soggetto mettevano in scena la loro analoga ed autobiografica esperienza di problematiche familiari infantili. Qui Bergman ci propone appunto Sjöström, Lagerlöf, l'allora direttore della fotografia Julius Jaenzo e la giovane attrice Tora (unico personaggio inventato) impegnatissimi in lunghi e logoranti dialoghi esistenziali con i quali i 4 si confrontano, si misurano, riflettono e cercano, tanto per cambiare, una via alla comunicabilità.