the neighbor (2016)

Un film che non mostra assolutamente nulla di nuovo ma che grazie a dei personaggi abbastanza interessanti e ad un aspetto tecnico tutto sommato buono riesce a funzionare assicurando un discreto intrattenimento.
Personalmente l'ho preferito ai precedenti film di questo regista,gradevole.

Il film non si inventa niente di nuovo, e non osa nemmeno più di tanto dal lato "torture porn"; rimane più un prodotto dallo spirito "On the road"(anche se poi sulla strada accade poco), ma quel retrogusto Country, il profilo dei personaggi e le musiche ricordano tantissimo quei film desertici alla "Cuore selvaggio" o "U-Turn" (non a caso il protagonista mi ricordava vagamente Sean Penn).
Infatti la cosa che rende questo film più che godibile sono proprio i personaggi; aiutati da una buona regia incalzante riescono a risultare abbastanza carismatici, anche se nell'insieme rimane comunque un prodotto semplice....che svolge il suo compitino già visto....
....ma almeno lo svolge benino....

Caruccio.....

Questo è il terzo film di Marcus Dunstan, quello di The Collector e The Collection, e devo dire che nonostante l'azione massiccia, l'ho trovato un film pigro, nel senso che la trama è troppo simile a quella dei precedenti film e addirittura c'è lo stesso protagonista, il solito bravo Josh Stewart, che guarda caso anche qui è un mezzo criminale che si imbatte in dei criminali più feroci di lui.
La famosa citazione iniziale a Hitchcock con i vicini che si spiano sembra dare un certo tono ma è tutta illusione.
Per carità si lascia guardare, ma a questo punto sul versante intrattenimento meglio guardarsi gli altri due film di Dunstan.

The Neighbor non è altro che una rielaborazione delle precedenti pellicole di Durnstan, The Collector e The Collection, in cui i personaggi svolgono il loro compito in funzione del meccanismo che è stato creato per loro. Forse il fatto di questo spiare reciproco con i cannocchiali le mosse dell'altro ha qualche risonanza hitckcockiana e che danno a questa pellicola una patina più raffinata. Violento e claustrofobico come i precedenti e suddetti film ma con meno gore. Va subito dritto al sodo con estrema linearità e con pochi fronzoli. La struttura tutto sommato regge e non manca nemmeno la tensione. Pur non essendo un film con particolari originalità, si lascia vedere grazie anche ad un ritmo che concede pochissime pause.

Poco originale e con pochi mezzi ma thriller ben costruito che non fatica ad intrattenere e coinvolgere chi guarda.
Atmosfera tesa e linearità narrativa, oltre alla prova di un cast decente, ne fanno un prodotto spendibile e senza grosse sbavature.
Unico punto poco incisivo sono i dialoghi, ma avendolo visto sottotitolato può non essere rilevante più di tanto; il finale non soddisfa completamente ma lascia intendere che per i protagonisti non sarà tutto rose e fiori.
Vale una visione e la sufficienza piena.