the replicant regia di Ringo Lam USA 2001
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the replicant (2001)

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locandina del film THE REPLICANT

Titolo Originale: REPLICANT

RegiaRingo Lam

InterpretiJean-Claude Van Damme, Michael Rooker, Ian Robison, Catherine Dent

Durata: h 1.34
NazionalitàUSA 2001
Genereazione
Al cinema nel Luglio 2001

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Trama del film The replicant

La polizia sta cercano di catturare un pericoloso, violento e spietato serial killer che sta terrorizzando la città. A due scienziati coordinati dalla polizia viene un'idea: creare un clone da mettere in squadra con due agenti e che sia in grado di prevederne le mosse.

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Voto Visitatori:   4,20 / 10 (5 voti)4,20Grafico
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Voti e commenti su The replicant, 5 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  09/08/2014 14:02:52
   3½ / 10
Il film che sancì l'inizio del periodo buio e fallimentare di Van Damme, che da fenomeno action popolarissimo e superstar si ritrovò improvvisamente abbandonato dal pubblico ed incatenato nel mercato home-video in prodotti, salvo rare eccezioni, di bassissima lega e dalle qualità artistiche e tecniche patetiche o vomitevoli (vedasi l'orrido "Derailed").

Per il sottoscritto questa constatazione all'epoca fu veramente drammatica: l'uscita cinematografica continuava a slittare senza motivo apparente, e dopo mesi di invana, intrepida attesa, mi ritrovai con mia sorpresa a noleggiarne la VHS in una piccola videoteca durante un periodo piovoso di vacanze in montagna.
Ricordo che con la VHS in mano passai tutto il viaggio di ritorno alla casa in cui stavo sì emozionato ma anche triste e perplesso, incapace di accettare che un film con Van Damme, tra l'altro parecchio pubblicizzato in tv, fosse arrivato da noi così in ritardo e senza preavvisi di sorta; fu il mio primo contatto inconsapevole con il concetto "straight-to-video", e proprio non riuscivo a spiegarmi il perchè, perchè diavolo me lo ero ritrovato per puro caso in videocassetta quando aspettavo da mesi e mesi di godermelo comodamente seduto sulla poltrona di un cinema... ma una volta messa su la VHS, seppur il risultato finale mi fosse abbastanza piaciucchiato (col senno di poi, a forza), capii tutto fin dalle prime inquadrature...

"Replicant" si presenta fin da subito con delle premesse insulse e vergognose, già ai tempi inaccettabili anche solo su carta, ma niente in confronto alla sensazione che si prova quando ti passano davanti le immagini vere e proprie.
Il concept e il suo intero sviluppo è infatti di un ridicolo, ma di un ridicolo, che anche definirlo imbarazzante risulterebbe in un complimento fin troppo incoraggiante, scandalosamente inconcepibile come possano essersene venuti fuori con un concentrato di idiozie tanto penoso quanto assurdo: storia orribile, ignobile, straniante come non mai, supportata da una sceneggiatura davvero indescrivibile nella sua bruttezza, con sviluppi che non stanno nè in cielo nè in terra, dialoghi trashosi altalmente ripugnanti, eventi di una miseria allucinante che si susseguono lasciando lo spettatore irritato, imbarazzato e completamente sbalordito (e che trovano la loro massima espressione nella squallidissima scena finale), scopiazzature indecorose, spudorate e senza alcun motivo di esistere da film più o meno noti (tipo "Rain Man", ma lo stesso Van Damme si ricicla sdoppiandosi per la terza volta dopo "Double Impact" e "Maximum Risk"), spessore dei personaggi squartato con una motosega, e tocchi apparentemente comici mai divertenti e sempre o esagerati o fuori luogo; il tutto condito da delle brutte musichette degne di un action direct-to-DVD di quarta categoria.
Comunque niente a confronto del livello complessivo di recitazione del cast: Rooker, con la sua faccia da mastino totalmente anti-empatia, se la cava anche bene nei panni del poliziotto tosto... c'è comunque una linea sottile tra l'essere un duro tutto d'un pezzo gradevole e simpatico e un duro tutto d'un pezzo sgradevole ed antipatico, e Rooker credetemi sguazza ampiamente nella seconda categoria, davvero dura non desiderarne la morte fin dalla sua prima entrata in scena (e che voce fastidiosa Cristo santo!). In poche semplici parole, odioso da morire. Si fòtta.
Ma Van Damme... oh mio Dio Van Damme!!! La sua interpretazione da clone assolutamente cane (di nome e di fatto) è direttamente proporzionale al suo inspiegabile e spiazzante invecchiamento precoce (l'anno prima lo si era visto in "Universal Soldier: The Return" e non sembrava messo così male) che ai tempi fu solo una delle tante cose (anche se tra le più significative) che mi lasciò un senso di depressione che fatico ancora oggi a scrollarmi di dosso. Non potevo credere alla disgrazia a cui stavo assistendo: vecchio, avvilito, spesso appoggiato a controfigure, ed alle prese con un personaggio ridicolo alla nascita ed interpretato senza alcuna preoccupazione del giudizio altrui e con il pedale del babbeo spinto fino al limite (come se il nostro non si rendesse conto della sua pietosaggine). In certi frangenti fa tenerezza (volontaria?) ma... oh santa pazienza... devo proprio parlarne?... la scena con la prostituta... che cosa posso dire... la vedi e non ci credi, non può essere... non... non può essere successo davvero...
Ci penso ora che sto scrivendo e ho le mani nei capelli, senza accorgermene, rosso dalla vergogna, una sensazione che potrei paragonare solo al pensiero di ritrovarmi improvvisamente nudo in mezzo ad una folla, o peggio, di essermi cagàto addosso in pubblico con tutti che se ne accorgono e mi fissano in maniera balzana...
E non sto esagerando... ma com'è possibile una cosa del genere? Cosa cavolo è saltato in mente a Van Damme? Come ha fatto a girare delle scene, anzi, un film del genere senza pensare a quanto ridicolo e zimbello sarebbe apparso?
Davvero non riuscirei mai a descrivere ne tantomeno ad elaborare le sensazioni di vergogna e di disagio che si provano durante la visione di quella scena, soprattutto per un fan come me che considera Van Damme il suo idolo numero uno.
Adesso come adesso a riguardarla oggettivamente non è niente di che, e anzi ti ci fai pure due grasse risate se riesci a non dar peso al marcatissimo senso di imbarazzo, ma all'epoca davvero fu una scena scioccante oltremisura, sul serio mai avrei pensato che si potesse toccare il fondo più di così. Brrrrrrr...

Questo per quanto riguarda la parte del clone (brrr basta! Vade retro), un clone che Van Damme, shock escluso, riesce comunque a far compatire per i maltrattamenti che subisce da quel figlio di pùttana di Rooker. Almeno quello.
Per quanto riguarda il killer invece... la caratterizzazione è banale ed elementare, assolutamente priva di qualsivoglia originalità o di spiegazione che vada aldilà della normale amministrazione; in compenso, l'intensità e la cattiveria con la quale Van Damme lo interpreta sono molto convincenti, difatti le sue azioni vengono enfatizzate da delle scene d'azione girate a massimo tasso di spettacolarità grazie ai virtuosismi di un Ringo Lam che quando si tratta di combattimenti, esplosioni, inseguimenti e stunts dimostra tutta la sua grandezza di cineasta hongkonghese (merito anche di un ottimo montaggio frenetico e pieno di stacchi).

Ed in conclusione, la cattiveria di Van Damme inglobata nelle straordinarie scene d'azione è letteralmente l'unica cosa che si può salvare da questo orrore chiamato "Replicant", l'unico motivo per cui in qualche modo valga la pena di recuperarlo.


Se lo avessi valutato in base a quei lontani ricordi del 2001, la mia ingenutià mista a nostalgia avrebbe influenzato parecchio il mio voto finale.
Ma uscito fresco di visione con un amico (che in linea di massima credo che condivida un pò in tutto) non ho proprio potuto fare a meno di constatarne l'assoluta bruttezza. Un pò mi spiace visto il mio amore viscerale per l'inimitabile Jean Claude Van Damme, persona che continuerò a venerare per il resto dei miei giorni, ma qui siamo su livelli davvero infimi, certo non ai livelli di "Derailed" e "Second in Command", ma comunque poco ci manca.

Difficile dare un voto, non voglio dare troppo basso per Van Damme e per le scene d'azione da vero mestierante di Ringo Lam (8 e mezzo circa) ma non voglio neanche volare troppo in alto (storia 1, sceneggiatura 1, regia e fotografia 5 scarso, fotografia 4, musiche 2 e mezzo). Quindi procedo con una media approssimativa.

Ribadisco: Van Damme killer + scene d'azione molto buono, tutto il resto schifo autentico, inqualificabile, forse tra le robe peggiori che io abbia mai visto. Ed uscire dall'ultima visione così incazzòso ed abbattuto, credete, mi fa davvero piangere il cuore. Perchè ok che me lo ricordavo brutto, ma porca tròia non così brutto!

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/05/2021 13.07.23
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topsecret  @  28/05/2012 10:10:07
   5 / 10
Jean Claude Van Damme in perfetto equilibrio tra il bene e il male, nel doppio ruolo di killer scatenato e clone ingenuo.
Un action movie come è nel suo stile, pieno zeppo di scontri a fuoco e duelli corpo a corpo che rendono tutto fluido ma anche fin troppo banale.
Solo per i fans.

bulldog  @  16/12/2010 14:39:18
   4 / 10
Una specie di Double Impact in versione futuristica.
Un film goffissimo, da evitare.

TeoLoco7  @  05/10/2010 19:35:02
   6½ / 10
film rivisto dopo tanto tempo e devo dire che non e malaccio ce ne sono sicuramente di peggiori, ma l'idea di base e molto interessante e coinvolgente chiaro fino ad un certo punto però si lascia e non annoia.

Clint Eastwood  @  21/06/2010 10:14:27
   2 / 10
E' il regista che ha fatto sprofondare Van Damme agli inizi del duemilla, Ringo Lam. Il Replicante è un film di serie B fatto davvero male, una raccolta di classici come Alien e Seven impostate in maniera scialba senza un minimo di inventiva, originalità. E’ davvero penoso vedere Van Damme in questo film, in questo ruolo e in questo stato.

Evitare a tutti i costi.

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