troll 2 (1990)

In un'epoca dove il recupero di materiali da scantinato cinefilo è un vero culto, vedere Troll 2 è un'esperienza che va fatta. Si perché come Inland Empire di Lynch, qui siamo in territori dove tutti i sensi dello spettatore vengono coinvolti. E ne escono sconfitti. Dopo un intro in cui appaiono i peggiori troll (per trucco e parrucco) mai visti nemmeno sul palco di qualche recita scolastica, inizia il più grande problema di questo film: la mancanza di qualcosa che accade. Sì certo si "intuisce" che una famiglia dalla città si sposta in campagna, sì certo c'è un bambino che vede il fantasma del nonno, sì certo ci sono i troll. E ci sono un po' di ragazzotti da ammazzare, ma ciò che è assente è una qualsivoglia perizia tecnica e conoscenza della narrazione filmica. La noia arriva in fretta, e si rischiano presto convulsioni allo stomaco e botte di sonno improvvise. Un film lisergico che annienta e non lascia nulla. E può anche accadere, come è accaduto al sottoscritto, che ci si possa chiedere più volte "perché?"

Solo per necrofili del genere.