un volto nella folla (1957)

Dalla radio alla televisione, dal mondo dello show business alla politica. L'epopea di Solitario Rodhes nel mondo capitalista e della nuova informazione americano è uno dei capisaldi del cinema politico, uscito dopo alcuni classici come "Tutti gli uomini del re" ma anche vent'anni prima di Network di Sidney Lumet, e questo già dice moltissimo sulla modernità di questa pellicola, che cerca in ogni maniera di essere un'istantanea sul mondo senza però dimenticarsi la reciproca gravità dei rapporti umani tra i personaggi, che sbilancia l'andamento di una storia, per quanto grande essa possa essere.
A FACE IN THE CROWD è un vero capolavoro incontestabile, tanto da poter avere un posto nella storia del cinema indipendentemente da quella che è una delle recitazioni più memorabili di sempre. L'esplosività della scrittura va di pari passo con una narrazione montata e strutturata come non è mai avvenuto e mai avverrà in un film di Elia Kazan, che qui vuole aggiungere della sontuosità a questa biografia distruttiva, vuole premere sull'ego del protagonista e non intende limitarsi al banale ed indulgente racconto umano, vuole comunicare, vuole lavorare per simbologie e vuole catturare questa scalata sociale liberandosi di tutta l'umiltà che ha in corpo, esattamente come accade per il protagonista.