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Fake Trailer alla grindehouse, omaggio al film "color me blood red" del padrino dello splatter Herschell Gordon Lewis, e vincitore (non si sa come) del contest canadese indetto da Jason Eisener in occasione dell'uscota del suo grande film "Hobo with a shotgun". L'idea del pittore killer che utilizza il sangue delle sue vittime per creare i suoi "quadri" non mi sembrava già all'inizio questo gran che (se poi non la sai sfruttare), e infatti non è che si veda poi molto in questo cortometraggio, anche lo splatter è abbastanza ridotto e non presenta chissà che
le uniche scene migliori sono quella dell'orbita (senza occhio) sanguinante in cui lo psicopatico intinge il pennello, o quando quest'ultimo getta un neonato vivo tra le delle ventola affilatissime in moto, "dipingendo" in questo modo una tela bianca
la recitazione e men che amatoriale (lo psicopatito pare più un cretino e non fa alcuna paura, mentre invece la macchietta del detective negro più che risultare divertente è irritante), molto buone invece le scenografie minimaliste, l'atmosfera malata ricreata, alcuni colori cromatici, la solita fotografia sgranata e rovinata, la colonna sonora e la voce fuoricampo che presenta il film (queste ultime molto simili al thanksgivin di Eli Roth). Abbastanza divertente la presa in giro nei confronti dell'arte moderna, ma per il resto è poca cosa. E pensare che ha concorso con prodotti più originali e qualitativamente superiori, come cavolo avra fatto a batterli, boh???!!! Forse che uno dei registi è Keith Hodder, è tutti noi sappiamo che succede se si contraddice Keith Hodder, eh... ! ;-)