welcome to the punch - nemici di sangue (2013)

Quoto appieno il commento che precede il mio. Un action senza infamia e senza lode passabile per quelle due orette serali a cervello spento.
Ma non lo rivedrei, né consiglierei.

Ancora un' altra pellicola action poliziesca britannica tutta scene notturne e luci livide . Trama movimentata , confusa ed improbabile come tante del genere , con esilissimi confini morali tra il bene ed il male . La regia veloce dello sconosciuto Eran Creevy ed un buon cast , adatto allo scopo , fanno sì che si lasci vedere sino alla fine senza troppa fatica , ma poi naturalmente non ti lascia dentro niente . E del resto non era certo lo scopo di questo film ... Voto 5,5 .

Bel film gente! La media non rende assolutamente giustizia per un lavoro che potrebbe occupare una degnissima posizione tra i thriller polizieschi usciti negli ultimi anni. Non avevo grandissime aspettative, la trama però mi sembrava intrigante, e così ho deciso di buttarmi. Il risultato è stato parecchio soddisfacente. Poi certo, l'originalità scarseggia, è pieno di pellicole in cui poliziotto e criminale devono collaborare insieme per salvarsi la pelle, però se è per questo, l'intero cinema attuale pecca di innovazioni, basti vedere l'ennesimo capitolo di "Terminator" o il remake di "Poltergeist". Detto questo, il film dispone di una sorprendente regia ad opera di Eran Creevy, il quale adopera tutte le regole, o almeno quelle principali, dei thriller. Ottime scene di suspance, sequenze d'azione girate nei minimi dettagli, un piacere per gli occhi. Poi ci sono numerose,bellissime, riprese dall'alto che caratterizzano molto la pellicola. Poi ci viene mostrato l'altro lato di Londra, una città apparentemente piena di buonismo, che poi in realtà anch'essa nasconde i suoi "demoni". Infatti poi ci viene fatta vedere proprio l'altra parte della capitale inglese, non andando mai nelle zone a noi più conosciute. Le scene in slow motion, all'incirca un paio, sono si fatte benissimo, anche se pare troppo che siano servite ad aumentare il tasso commerciale. Direzione degli attori non male, e buona caratterizzazione dei personaggi. Ah, poi gran ritmo. E' vero che il film non dura più di un'ora e mezza, ma non c'è mai un attimo di respiro. Man mano che il tempo passa, la storia si fa sempre più avvincente. Poi ci sono colpi di scena ai punti giusti, scene toccanti e quant'altro che non fanno altro che giovare. Però la gran cosa, Crevvy la fa proprio sullo sviluppo della trama stessa, all'apparenza sembra molto semplice, ma andando avanti, si sviluppa davvero bene, rivelando che non tutto è come sembra. Buono anche il livello registico-narrativo e il finale è ben fatto, e per una volta, a differenza di altre pellicole non è che finisca proprio bene. C'è una fotografia fantastica, stile blu-notte, molto suggestiva e che caratterizza anche gli attori stessi. Da proprio l'idea del doppio gioco che è presente all'interno di tutta la storia. Ambientazioni buone. La sceneggiatura è dignitosa, magari in alcuni punti è leggermente confusionaria e poi i dialoghi non è che sono proprio eccelsi, ma in fin dei conti regge. Cast molto buono: Strong è bravo, anche McAvoy se la cava bene. Peccato comunque che alla fine risulti un film abbastanza stereotipato, ma grazie a regia e fotografia, questa cosa passa anche in secondo piano. Altrimenti ci trovavamo di fronte un gioiellino.

Bello, invito a guardarlo. 7- .

Made in Lituania

Nulla di eccezionale, classico film d'azione e intrigo senza nessun colpo di scena degno di nota. Mediocre sia la storia che i personaggi. Buona la fotografia e regia un po' meno le interpretazioni. Si dimentica facilmente.

A botta calda direi che non ricordo polizieschi inglesi memorabili, ma basta vedere il cast coinvolto per supporre che hanno puntato molto su questo titolo. Da una parte c'è una ricostruzione scenografica, con una Londra quasi irriconoscibile e deserta, buone scene d'azione, una regia all'altezza e il cast appunto. Dal punto di vista tecnico quindi il livello è buono, peccato che manchi di una certa personalità perchè in fondo si va a pescare a piene mani da Mann e dal poliziesco di Hong-Kong
Proprio per questo la storia non presenta particolari originalità, anzi non le presenta affatto con il classico intreccio di doppigiochi un po' prevedibili e dei personaggi retti dalla bravura degli attori. McAvoy presenta la classica tipologia dell'ossessionato mentre Strong rimane un oggetto quasi sconosciuto dall'inizio alla fine, segno che si è voluto puntare sull'action sacrificando la scrittura e l'approfondimento dei personaggi. L'intrattenimento c'è però il genere poliziesco rimane per gli inglesi piuttosto ostico.