willow creek (2013)

Diciamo che non è il massimo dell'originalità: praticamente è come The Blair Witch Project, dove al posto della Strega di Blair c'è il BigFoot…Ovvero la creatura scimmiesca chiamata anche Sasquatch, che si suppone viva nelle regioni dell'America Settentrionale. Le leggende trarrebbero sussistenza da avvistamenti vari e vi sono addirittura teorie scientifiche che vorrebbero Bigfoot imparentato con lo Yeti, in quanto discendente da un medesimo ceppo scimmiesco e di grosse dimensioni, antenato dell'uomo, che avrebbe in qualche modo attraversato il ponte di ghiaccio a nord fra l'Asia e l'America.
Il più noto avvistamento è naturalmente quello del 1967. Due cacciatori, Roger Patterson e Bob Gimlin, si imbatterono in questa creatura e girarono un breve filmato, che è davvero noto e che è stato visto da tutti, almeno una volta nella vita. Si vede una creatura scimmiesca dall'andamento impacciato che passeggia vicino ad un fiumiciattolo e che, per un attimo, si gira verso la telecamera prima di scomparire nella boscaglia.
Ad ogni modo, il film è godibile e, anche se non è originale, beh…la mancanza di originalità non può mai essere un motivo per giustificare un'insufficienza, magari anche pesante, ad un horror. Perché altrimenti sarebbero insufficienti praticamente tutti; dovrebbero chiudere baracca, insomma.
Anzi, io direi che l'argomento Bigfoot, proprio perché è stato davvero poco trattato rispetto ad altri "cattivi" del genere, sia, al contrario, molto originale. E comunque gli attori se la cavano molto bene, l'ambientazione è ottima e il climax di tensione è ottimamente gestito. In particolare, c'è una scena che da sola vale tutto il film: 18 minuti di registrazione continua senza stacchi, di notte all'interno della tenda, mentre fuori si sentono rumori inquietanti e i due attori, soprattutto lei, danno una grande prova.
Per concludere, un horrorino non memorabile ma simpatico, che ti salva la serata.

Dimenticabile mockumentary sulla scia di The Blair WItch Project e che poco aggiunge al filone. Questo genere ha ormai poco da dire e non fa altro che riciclare le stesse identiche idee, in questo caso abbiamo una prima metà di noia assoluta dove non accade nulla perché i due attori cercano il punto preciso dove piazzarsi per riprendere il Bigfoot e una seconda metà girata nel bosco dove poco e niente accade accade tranne che i soliti lamenti e rumori nella notte che producono una tensione fin troppo facile da suscitare per poi terminare il tutto nel solito finale, vi lascio immaginare quale. Un briciolo di tensione c'è, i due protagonisti sono bravini nella recitazione ma, nel complesso, è un prodotto inutile nel 2015. Visto milioni di volte.

Found footage che punta tutto sul tentativo di ricreare una certa atmosfera tensiva, concentrata però solo ed esclusivamente nell'ultimissima parte, per di più con scene troppo lunghe, ripetitive e poco fluide, che purtroppo non portano a nulla se non a un finale prevedibile e poco accattivante.
Nel complesso non è un film che annoia poichè il racconto della coppia in viaggio ha dei momenti gradevoli, ma per chi è alla ricerca di ritmo, brividi e paura la visione di questo WILLOW CREEK comporterà non poche difficoltà.

Film pessimo, inutile, cosa si vede in questo film? Niente ma proprio niente. C'è solo un po' di tensione nel finale, che però porta al niente.

Classico film con la camera in mano che parla di una coppia che ripercorrendo le orme degli autori del primo filmato del bigfoot gira un documentario alla ricerca della creatura. La parte migliore sono i 30 minuti finali dove c'è un crescendo d'angoscia e paura. Per il resto il film è infarcito dei soliti luoghi comuni (tanto per cambiare cercando di tornare indietro la coppia si perde nel bosco) e non rappresenta una chissà quale novità per il genere. Si può guardare tutto somma ma non rappresenta certamente un pietra miliare dell'horror.