windfall (2022)

Un thriller dall'incedere piuttosto lento ma che riesce ad entrarti dentro grazie ad un trio di attori di tutto rispetto come Segal, la Collins e Plemons. Un ladro capitato in una casa vuota per raccimolare il denaro da una residenza lussuosa, ma che diventa allo stesso tempo un sequestratore nel momento in cui i proprietari improvvisimante arrivano nella casa. Per cui parliamo di una situazione che condurrà gradualmente ad un gioco al massacro fra un ladro che in fondo vuole dei soldi ma non ha il cinismo e la freddezza calcolatrice di un professionista. Cinismo che non manca certo al suo innterlocutore, cioè il proprietario che idopo un primo momento di accondiscendenza sfoggia tutta la sua arroganza da miliardario. In mezo a questi due uomini si muove la moglie del CEO, insoddisfatta e intimamente frustrata da un matrimonio che ha il solo vantaggio di essere un comodo escamotage per una buona rendita. E' un film ben strtturato, anche nella sua lentezza dove c'è sempre il momento in cui la situazione possa esplodere in qualsiasi momento e la suspence è ben indirizzata dalla buona regia di McDowell. Interessante sotto certi aspetti per la sua classicità di impianto teatrale in cui i personaggi svelano gradualmente il vero volto dietro la maschera. Niente male.

Un finale, a mio avviso, abbastanza convenzionale e prevedibile, con poco spazio di manovra, non riesce a elevare una storia poco intrigante dal punto di vista narrativo. Non vi sono, infatti, momenti di massima tensione o di grande novità e tutto procede abbastanza linearmente (se ci eccettua il colpo di scena alla messicana), soffrendo anche di una certa apatia nel ritmo e nella propensione a coinvolgere chi guarda.
Il cast fa il suo ma è nel complesso che la storia non mi ha colpito in maniera significativa.