zona d'ombra (1990)

Un film guardabile dato le limitazioni di budget che in questo caso rendono l'unica ambientazione per ottenere una base per un'atmosfera fortemente claustrofobica. Meno efficace quando si tratta della creatura in questione sempre per le suddette questioni di low budget. I personaggi sono funzionali abbastnaza per il racconto e la presenza di attrice del calibro della Fletcher fanno in modo che il film si lasci guardare senza essere pretenzioso.

Una pellicola con un suo perché,presenta un budget striminzito ed un idea piuttosto esile,sfruttata però in modo efficace, l'unica ambientazione presente aiuta a creare una certa atmosfera claustrofobica.
Evitabili invece le apparizioni della creatura.
Un B-movie di fantascienza con qualche spruzzata di horror, prodotto da Charles Band è un prodottino divertente e senza pretese,da vedere senza stare troppo a pensare ad aspetto tecnico e recitazione,dai una sufficienza tutto sommato ci sta.

Per una volta la factory di Charles Band ne azzecca una: un fanta-horror molto povero e minimale ma che a parer mio funziona. E' proprio nell'ambientazione sporca e cupa di un vecchio laboratorio militare che si trova quell'atmosfera che fà la differenza; la storia riprende leggermente altri e più nobili film precedenti come "Alien" o "La cosa" ma nel suo piccolo riesce a non smorzare mai la tensione ed il senso di claustrofobia e pazienza se i mostri sono gommosi, anzi meglio perchè in un'epoca in cui non si usava ancora la CG ricordano le pellicole degli anni '50. Sarebbe stato meglio se fosse stato più splatter ma il sangue non si lascia comunque desiderare; il finale, poi, pare strizzare l'occhio a Lovecraft e nel cast ci sono nomi come Louise Fletcher e James Hong. Per me è stata una piacevole visione.

Strano mix tra fantascienza ed horror di serie B che ricorda davvero tanto il meraviglioso "La Cosa" di quel genio di Carpenter, ovviamente le somiglianze sono teoriche e sopratutto nella location.
A livello realizzativo la qualità è davvero mediocre ed in specie negli effetti speciali e nel trucco involontariamente comico.
Le location invece hanno un certo fascino...limitate, claustrofobiche, fotografate in modo inquietante (molto rosso ed oscurità) in questi laboratori scientifici segreti pieni di corridoi e stanze.
Stranamente il cast è tutt'altro che di basso livello, funziona bene e c'è pure la presenza della famosa Louise Fletcher.
Un paio di nudi ma non troppo splatter...
Peccato che la sceneggiatura sia confusa e pretenziosa mettendo sul piatto temi e teorie fantascientifiche che in mani più sapienti avrebbero forse fruttato meglio, qui invece tutto si perde in delirio ed una regia di Cardone mai incisiva e sopratutto poco capace di creare tensione.
Sicuramente migliore di quel che si potrebbe credere (dalla locandina ad esempio) ma comunque di bassa fattura, potrà piacere agli estimatori dei fanta-horror senza grandi pretese.