landscapers - un crimine quasi perfetto (2021)

Parte molto bene con il primo episodio ma poi, complice una messinscena eccentrica, il mio entusiasmo è scemato così come è calata l'ironia che ha lasciato spazio ad approfondimenti psicologici.
La storia, ispirata alla reale vicenda, è abbastanza intrigante ed i personaggi ben analizzati (il loro rapporto ricorda i "nostrani" Rosa e Olindo) ma soprattutto ottimamente interpretati.
Come dicevo la regia è davvero particolare con tanto di metacinema, fotografia dai vari effetti cromatici e momenti grotteschi...cerca di farci entrare nella psiche alienata della protagonista.
Valido prodotto.

Tratto da una vicenda reale, Landscapers fa di tutto per non esserlo o almeno non è questo l'obiettivo di questa miniserie. Se siano colpevoli o innocenti dell'omicidio volontario dei genitori di lei passa in secondo piano, di fronte al rapporto di ferro che hanno reciprocamente, che resiste alle pressioni degli estenuanti interrogatori della polizia inglese. Forse il segreto è la capacità di estraniarsi dal mondo circostanze in maniera quasi assoluta, pescando a piene mani nell'universo cinematografico di Susan a cui Chrsi prende parte. Tutto è virato ad una resa non realistica della vicenda con questi giochi di bianco e nero e colori vividi della fotografia, figli di questa passione per i classici hollywoodiani ed i frequenti sfondamenti della quarta parete quando descrivono all'interno dei teatri di posa le dinamiche della loro ricostruzione e della polizia. Una miniserie con due attori straordinari: la Colman e Thewlis si integrano alla perfezione e formano una coppia inossidabile che oscura gli altri, persi grottescamente nella loro caccia all'uomo e nell'incastrare queste due persone. Da vedere.