Altra questione della quale non se ne può fare a meno; rivedi un film che hai amato alla follia nella tua infanzia, ma non ti fa più lo stesso effetto. Perché allora eri puro e le sfrenate e fantastiche visioni erano allineate con la gaia spensieratezza della tua infanzia (infanzia = tutto ciò che precede la masturbazione), mentre adesso vedi quel dato oggetto d’amor perduto per quello che è, ovvero una merda, perché non sei più bambino. Ecco, a me ‘sta cosa non ha mai convinto fino in fondo. Poi ho capito perché: perché è un po’ una minchiata. Il proustismo applicato al cinema è una cosa che non si può sopportare, anzi, aiuta a diventar nazisti. Non posso negare che ci sia un lato emotivo congenito e naturale dal quale è difficile separarsi, ma permettere che adeschi lo spettatore sino a fargli tralasciare i meriti di un film in sé mi pare un tantino superficiale. Ciò accade perché non si sta valutando un film che abbiamo visto nel, poniamo, 1984, bensì come eravamo noi nel 1984 (i più furbi di voi avranno capito che mi sto riferendo agli ultratentenni). “Io sono cresciuto, il film no”. E grazie al cazzo, che deve fare il povero film, crescere ed evolversi? Questo vuol dire utilizzare l’oggetto film come contenitore per le proprie emozioni e tralasciare meriti estetici e registici che forse non si era in grado di comprendere - ovvio. Ma non va mica bene che non lo si possa comprendere ora; tutti i conti in sospeso s’hanno da saldare. “
Navigator”, “
Legend” e roba varia non sono risibili (ora) perché noi siamo maturati; fanno schifo perché fanno proprio schifo. Ecco. Opinione insindacabile mia personale che però è vera (classica asserzione soggettiva che ha la pretesa di essere oggettiva, ed oggettivamente lo è – soggettiva). “
Grosso guaio a Chinatown” ha segnato la mia infanzia facendomi venir voglia di lanciare coltelli a tutto spiano, ma era un gran film allora ed è un gran film adesso, al netto di quello che era il mio sguardo. “
La storia infinita”, forse il film che ho visto di più nella mia vita, era essenziale prima ed è necessario ora. Forse un pelo invecchiato a causa del make up da cartoleria, ma ci può stare. “
Explorer” sembrava un capolavoro, ma rivisto fa cacare perché fa cacare, adesso come prima. E, badensi, non è che da piccolini si accetta tutto passivamente per difetto di cultura e sintomatica sublimazione del fanciullo interiore di pascoliana memoria, che se Pascoli non avesse sdoganato questa terribile espressione io ero pure più contento; no, è che da piccolo uno è proprio scemo. Non ci si può far nulla, è una cosa correlata ai nostri geni; buttate un cucciolo di labrador in acqua e quello nuota, buttate un bebè e vi affoga. Ma non si può nascere direttamente a sedici anni?
Caricamento commenti in corso...