Primogenita di due figli di una coppia di commercianti belgi, Natacha Régnier ha l'aspetto di una di quelle donne fragili e disarmate, gli occhi perennemente velati di emozione, il portamento rigido, l'aria un po' sbattuta come di una perennemente schiacciata dai colpi ricevuti.
Questo è almeno ciò che traspare dai suoi ruoli cinematografici, ruoli duri, acerbi, sorprendentemente distruttivi, amante immatura alla ricerca perenne di un po' di calore e di un attimo di felicità.
Nata a Ixelles, centralissimo quartiere municipalizzato di Bruxelles, centro palpitante della vita culturale della capitale belga, l'11 aprile 1974, Natacha comincia da bambina ad interessarsi alla recitazione e sogna di fare cinema vedendo Catherine Deneuve recitare nella commedia musicale 'La favolosa storia di Pelle d'asino', tratta dalla celebre favola per bambini di Perrault.
Al liceo sceglie di seguire dei corsi di recitazione drammatica, per poi iscriversi all'Académie d'UCCLE a Bruxelles e, ancora, all'Atelier del teatro dell'Equilibre.
Decide allora di tentare la fortuna in Francia e vi si trasferisce con destinazione Parigi.
Nel 1993 il primo ruolo glielo offre Stéphane Carpiaux nel suo cortometraggio in bianco e nero "THE MOTHORCYCLE GIRL".
Due anni più tardi ottiene un piccolo ruolo in "DIMMI DI SI", di Alexandre Arcady, e recita in vari telefilm come "LE NID TOMBÉ DELL'OISSEAU", "UN MONDO MIGLIORE", "PETITE SOEUR", affianco ad Annie Girardot.
Ma è grazie ad "ENCORE" (1996), di Pascale Bonitzer, nel quale interpreta il ruolo di una studentessa innamorata del suo professore di filosofia, che Natacha viene notata.
Ma la consacrazione vera e propria Natacha Régnier la ottiene nel 1998, a ventiquattro anni, interpretando il ruolo di Marie ne "LA VITA SOGNATA DAGLI ANGELI", primo lungometraggio di Erick Zonca, col quale vince la Palma d'oro come migliore attrice protagonista, ex aequo con Eloide Bouchet, sua parner nel film, al Festival di Cannes '98 e il César per la migliore promessa femminile.
Marie è una ragazza introversa, aggressiva, fragile; un giorno incontra Isa, nomade, altruista; diventano amiche, vanno ad abitare insieme, vivono alla giornata.
Poi Isa si affeziona ad una ragazzina in coma e Marie incontra il ragazzo sbagliato, ed è il crollo.
Due intensi ritratti femminili e due diversi modi di vivere i sentimenti affettivi, senza gli stereotipi adolescenziali e sociologici, ma autenticamente vivi, veri e coinvolgenti.
Dopo il lavoro con Zonca che la rivelò al mondo intero, Natacha lavora con François Ozon ne "LES AMANTS CRIMINELS - GLI AMANTI CRIMINALI", assieme al connazionale Jérémie Rénier.
Nel film, una sorta di rilettura in chiave noir ed erotico-grottesca della fiaba 'Hansel e Gretel' dei Fratelli Grimm, la Regniér è Alice, una ragazza sadica e violenta che convince il suo ingenuo fidanzato ad uccidere un loro compagno di scuola, come se questo costituisse una prova del suo amore per lei. Durante la fuga verranno fatti prigionieri da una specie di orco che vive che vive in un bosco e sevizia il ragazzo.
Terminate le riprese, qualche settimana dopo è in Italia per recitare nel film "IL TEMPO DELL'AMORE", di Giacomo Campiobbi, accanto all'italiano Ignazio Oliva, esperienza non proprio esaltante, a detta dell'attrice.
Tre storie d'amore in epoche e luoghi diversi, unite dall'immagine di un mare in tempesta che ricorre nei sogni e nei manifesti affissi sui muri.
L'episodio in cui recita la Regniér è ambientato nella Parigi occupata dai nazisti, dove nasce e muore, soffocato dalla gelosia, l'amore tra un violinista russo e una flautista francese.
Tra il 2000 e il 2001 Natacha interpreta ruoli di figlia accanto a grandi attori che incarnano figure paterne: Michel Piccoli in "TOUT VA BIEN, ON S'EN VA"; François Berléand in "LA FILLE DE SON PÈRE"; Michel Bouquet in "COMMENT J'AI TUÉ MON PÈRE", di Anne Fontaine.
Attrice sottile ed esigente, Natacha Régnier alterna opere prime a opere di registi affermati.
In cartellone con cinque film nel 2004, Natacha gira con registi singolari come la connazionale Eugène Green , "LE PONT DES ARTS", ma anche con giovani promesse del cinema d'autore come Emmanuelle Bourdieu in "VERT PARADIS"; e Orso Miret in "LE SILENCE".
Scegliendo con molta cura i vari generi, Natacha interpreta la sposa di Benoît Magimel in "TROUBLE", gelido thriller firmato Harry Cleven.
Per ogni lavoro Natacha cerca di entrare in simbiosi con la sceneggiatura e col regista e quando questo non succede non esita a rifiutare la parte.
Non si considera una star ma preferisce essere più un'attrice conosciuta per il suo lavoro.
Il suo sogno è di realizzare una carriera alla Sandrine Bonnaire, che ha alternato film d'autore a pellicole più popolari.
Va ricordata anche la sua collaborazione in qualità di cantante, col musicista francese Yann Tiersen, autore della colonna sonora de "La vie rêvée - La vita sognata dagli angeli", col quale ha interpretato, anche dal vivo, 'Le parapluie', poetica 'cover' di George Brassens.
Dopo una relazione, pare, con l'attore Jéremié Rénier, conosciuto sul set del film di Ozon, Natacha, si è legata sentimentalmente a un produttore suo connazionale dal quale ha avuto una figlia nel 2003.
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 02/08/2006
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